Torna l’Angelus in una soleggiata Piazza San Pietro in occasione della Solennità della Santissima Trinità, ed è sul mistero della Santa Trinità che ci si sofferma, assieme al Pontefice che cerca di spiegarlo alla folla.
“Tre persone, ma Dio è uno! Il Padre è Dio, il Figlio è Dio, lo Spirito è Dio. Ma non sono tre dei: è un solo Dio in tre Persone. È un mistero che ci ha rivelato Gesù Cristo: la Santa Trinità– esordisce, e spiega per l’appunto– sono Persone reali, diverse, differenti; non sono – come diceva quel filosofo – “emanazioni di Dio”, no, no! Sono Persone. C’è il Padre, che io prego con il Padre Nostro; c’è il Figlio, che mi ha dato la redenzione, la giustificazione; c’è lo Spirito Santo, che abita in noi e abita la Chiesa.”
E ognuna di queste persone è fatta solo di amore, e cos’è l’amore se non “dono di sé, e nella sua realtà originaria e infinita è Padre che si dona generando il Figlio, il quale si dona a sua volta al Padre e il loro reciproco amore è lo Spirito Santo, vincolo della loro unità.” Difficile comprendere, per questo è mistero, e il primo a parlarne è stato Gesù.
“Egli ci ha fatto conoscere il volto di Dio come Padre misericordioso; ha presentato Sé stesso, vero uomo, come Figlio di Dio e Verbo del Padre, Salvatore che dà la sua vita per noi; e ha parlato dello Spirito Santo che procede dal Padre e dal Figlio, Spirito di Verità– questo si festeggia oggi, il –mistero di amore e di luce da cui proveniamo e a cui è orientato il nostro cammino terreno.” Una unità che dovrebbe caratterizzare il cristiano: “è l’unità che nasce dall’amore, dalla misericordia di Dio, dalla giustificazione di Gesù Cristo e dalla presenza dello Spirito Santo nei nostri cuori.”