Papa Francesco, durante l’Angelus della Solennità di Tutti i Santi, ha riflettuto sulle Beatitudini come “la carta d’identità del cristiano”, definendole la via per la santità e un cammino di amore e dono di Dio. Ha ricordato come Gesù abbia tracciato questo sentiero, percorrendolo per primo per offrire agli uomini un modello di vita che è sia “dono di Dio e nostra risposta”. La santità, secondo il Papa, è un dono del Signore che, come affermava San Paolo, “è Lui che santifica”, e noi dobbiamo chiedere la grazia di un cuore simile al suo.
Rivolgendosi ai fedeli, Papa Francesco ha sottolineato l’importanza della nostra risposta personale a questa chiamata alla santità: Dio offre questa possibilità, ma non la impone. “Lascia a noi la libertà di seguire le sue buone ispirazioni”, ha detto, esortando tutti a prendere esempio dai santi, sia quelli canonizzati che “i santi ‘della porta accanto’”, persone che vivono in modo nascosto, ma plasmate dalle Beatitudini.
Papa Francesco ha chiesto ai fedeli di interrogarsi su come rispondano a questa chiamata: “Io chiedo a Dio, nella preghiera, il dono di una vita santa? Mi lascio guidare dai buoni impulsi che il suo Spirito suscita in me?”. Ha affidato questa ricerca di santità a Maria, Regina di tutti i Santi, affinché guidi ogni cristiano lungo questo cammino.
Dopo l’Angelus, il Papa ha espresso solidarietà al popolo del Ciad, colpito da attentati e alluvioni, e ha pregato per le vittime della tempesta DANA in Spagna. Ha quindi rivolto un pensiero alla “Corsa dei Santi”, sottolineando come “la vita cristiana è una corsa, ma non come corre il mondo”, bensì “la corsa di un cuore che ama”. Papa Francesco ha rinnovato il suo appello per la pace, condannando la guerra come “una sconfitta, sempre!”, definendola “il trionfo della menzogna, della falsità”, e ha ricordato il massacro di donne e bambini a Gaza.
Infine, in vista della Commemorazione dei defunti, ha esortato i presenti a recarsi sulle tombe dei loro cari, ricordando che “l’Eucaristia è la più grande e la più efficace preghiera per le anime dei defunti”. Il Pontefice ha chiuso con un saluto e un invito alla preghiera per lui, augurando a tutti una buona festa e un buon pranzo.