Papa Francesco, durante l’omelia di oggi nella cappella di Casa Santa Marta prendendo spunto dalla Lettura del Vangelo (Mt 5,1-12) ha ricordato ai fedeli come le Beatitudini siano la “nuova legge” che Gesù ci ha dato: questa nuova legge non si sostituisce ai dieci comandamenti, che Dio diede a Mosé, ma li complementa e ci indica il cammino per giungere al Padre.
In un certo qual modo, ha infatti spiegato Francesco facendo un paragone con la vita moderna, questa “legge nuova, che noi chiamiamo “le Beatitudini”…sono la guida di rotta, di itinerario, sono i navigatori della vita cristiana“. Così come un navigatore satellitare ci indica quale direzione prendere e quale strada imboccare, il cristiano nei momenti di dubbio deve fare riferimento alle Beatitudini per “andare avanti nella nostra vita cristiana“.
Facendo questo, ha aggiunto il Santo Padre, ci rendiamo conto come, contrapposta alla scala che ci porta verso il cielo, e composta dalle Beatitudini, ci sia anche una scala che ci porta dritto alla perdizione. Tale scala si compone di “tre scalini“, che sono l’attaccamento alle ricchezze, la vanità e l’orgoglio.
La vanità ci fa attaccare alle cose di questo mondo, ci fa dipendere da queste, quando invece la verità è che “non ho bisogno di nulla“; la vanità, ci porta a cercare “che tutti dicano bene di me: tutti parlano bene, mi sento importante, troppo incenso… e io credo di essere giusto – non come quello, come quello… Pensiamo alla parabola del fariseo e il pubblicano: ‘Ti ringrazio perché non sono come questo…’. ‘Ma grazie, Signore, che sono tanto un buon cattolico, non come il vicino, la vicina…’. Tutti i giorni succede questo…“. Infine l’orgoglio, che è “la sazietà“, il bastare a se stessi che ci porta infine a pensare di essere autosufficienti e di poter fare tranquillamente senza Dio.
A questo punto, come fare per seguire Gesù nel cammino delle Beatitudini? Anche qui a darci la risposta è Gesù stesso il quale “dice di se stesso: ‘Imparate da me che sono mite di cuore’, che sono umile e mite di cuore. La mitezza è un modo di essere che ci avvicina tanto a Gesù. – ha dunque concluso Papa Francesco – la mitezza di cuore… è la profondità nel capire la grandezza di Dio, e adorazione”.
*****Non lascio un commento…****Lascio il cuore,e ne ho solo 1
Gioia a te
Isabella
Spirito Santo di Dio fondici, plasmaci, riempici, usaci, benedici Dio di Misericordia.——————–Ivana Barbonetti.
Buenos días, Padre.
Leo su reflexión de hoy y pienso : Que Dios me libre de todo apego que no sea el servirle a Dios.
Servirle a Dios llena de alegría el corazón; muchas personas no son conscientes de la dedicación de Dios a su creación.
Estoy leyendo un fragmento de Nicolás de Cusa sobre La visión de Dios y dice: ! Eres admirable, Dios mío ¡
Y lo es. Quién no ve esto, no puede llevar buen camino. Es admirable, su belleza escandila , su amor deslumbra hasta los corazones más oscuro.
Así es Dios, una maravilla divina.
Saludos.
***Grazie!!…Prima di studiare(un giorno ti diro’ che cosa!)e non posso farlo in un orario diverso se no mi ammazzano(!),ho bisogno di fare questo,di darti il mio piccolo ciao! E’ cosi’ piccolo…e’ come le rondini che vedo a frotte dalla finestra,e’uno fra centomila.Ecco, la metafora e’ adatta e ci rimango. Ti dico che,sopra ad uno di quel paio di ali,ci metto quello che non posso scrivere qui.Tu li sai alzare gli occhi al cielo.
Lo Spirito Santo,che e’ anche tutto il creato,ti riempia della sua meravigliosa vita e liberta’ .
Ciao.
Isabella
***!!!!***resto sveglia moribonda,ma voglio caricare l’orologio per il tuo Buon giorno**sara’ bellissimo*gioia e gioia*gioia e gioia*gioia e gioia*come fossi quella lancetta ,invece di tic tac…
***Buon giorno! Pieno di giorno e di buon*
Isabella