Tema centrale nella visita di Papa Francesco in Albania è stato l’incontro “tra persone appartenenti a differenti etnie e a diverse confessioni religiose“: l’Albania da testimonianza che “le differenze non impediscono l’armonia, la gioia e la pace, anzi diventano occasione per una più profonda conoscenza e comprensione reciproca“.
Durante l’ il Pontefice ha fatto notare come in Albania “le diverse esperienze religiose si aprono all’amore rispettoso ed efficace verso il prossimo” questo significa che “ogni comunità religiosa si esprime con l’amore e non con la violenza, non ci si vergogna della bontà!“.
Certo questo non vuol dire dimenticarsi chi siamo o far finta di essere qualcun altro: in questo è stato molto chiaro il Santo Padre nel suo : “Ognuno di noi ha la propria identità religiosa, è fedele a quella” e questo è importante perché “non si può dialogare se non si parte dalla propria identità” anzi, “senza identità non può esistere dialogo“.
Sapere chi siamo, conoscere la propria identità, aver incontrato il Signore nella propria vita, è indispensabile perché è proprio “il Signore che sa come portare avanti la storia“: quello che noi possiamo vedere è che, nonostante le differenti confessioni religiose, “quello che ci accomuna è la strada della vita, è la buona volontà di partire dalla propria identità per fare il bene ai fratelli e alle sorelle. Fare del bene!“
Poiché è proprio fare il bene ciò che ci avvicina a Dio, ha concluso rivolgendosi ai presenti nel Centro Betania, “il bene è premio a sé stesso e ci avvicina a Dio, Sommo Bene. Ci fa pensare come Lui, ci fa vedere la nostra vita alla luce del suo disegno d’amore su ciascuno di noi, ci fa assaporare le piccole gioie di ogni giorno e ci sostiene nelle difficoltà e nelle prove. Il bene paga infinitamente di più del denaro, che invece delude, perché siamo stati generati per accogliere l’amore di Dio e donarlo a nostra volta, e non per misurare ogni cosa sulla base del denaro o del potere, che è il pericolo che ci uccide tutti“.
Io prego DIO che abbi pietà di noi e ci ascolti il nostro grido di aiuto. E vedo che siamo in diversi che notiamo e riconosciamo in papa Francesco la SUA presenza.
Mi fa venire in mente i tempi di Sodoma e Gomorra che il nostro Padre Abramo chiese a DIO di salvare se almeno avesse trovato il minimo di persone disposte per cambiare e così non avvenne .
Forse, ancora oggi non siamo a quel livelli, ci si può ancora salvare. Certo c’è da stare vigili e credo che papa Francesco che sia un ottimo strumento ,per darci una via d’ uscita, non solo noi , ma anche al clero stesso, solo che dobbiamo cambiare atteggiamento.
Incominciando dal eliminare il potere, che non è dovuto necessariamente al denaro, il dominare sull’altro. Si può benissimo essere dei punti di riferimento che non è il potere.
Il potere lo potrebbe usare solo DIO e non lo usa nemmeno Lui sul uomo, perchè ci ha lasciato libero arbitrio .
L’ uomo non ha ancora capito che ci guadagna più con la libertà e nella libertà c’è il rispetto dell’altro è ovvio.
Come è anche vero che nella libertà l’uomo può andare alla deriva da solo, non perchè è DIO che ci manda a catafascio. Anzi LUI ci vuole tutti salvi, c’è un punto del Vangelo che dice” che pur salvare un anima, creerebbe un nuovo mondo”, Ma DIO è esigente, per la nostra libertà vuole che chiediamo, come? Attraverso i mezzi che Lui ci ha lasciato e continua a lasciarci, cioè attraverso i profeti, santi e sopratutto attraverso Gesù Cristo il Vangelo.
Cedeteci , l’ ho vissuta in prima persona, LUI si farà vivo in modo molto chiaro , non ci si può confondere con qualche immaginazione. E sta a te di accettarlo nella tua vita o meno o almeno essere pronto di accettarlo.
Anche se apparentemente sembrava che non cercassi nulla, è probabile nel inconscio o inconsapevolmente cercassi.
Infondo, a parte nella mia giovinezza cercavo un indirizzo , mi ero imbattuto a una catechesi che poi con il tempo avevo perso, pur dando il meglio nella mia vita, Grazie a DIO nelle mie intenzione non c’era il voler fare del male. Era già tanto se andavo a messa a Pasqua e a Natale e qualche volta quando mi passava per la testa andavo a Padova per farmi dare una benedizione, per cui mi rasserenava perchè sapevo di aver fatto qualcosa di buono.
Ma EGLI il perchè mi ci sia presentato a me ,non mi è del tutto chiaro, non avrei mai potuto immaginarlo che tutto ciò fosse possibile.
Avevo sentito delle storie del genere, si, pensavo persone fortunate, ma non mi fermavo a domandare cosa potesse essere.
Per me è stato così , per cui non è uguale per tutti, al inizio si è manifestato in tre fasi in maniera forte e decisivo che perfino non avevo controllo della ragione e sinceramente nello stesso tempo mi spaventava. Poi per 2 mesi feci silenzio salvo nel dire buon giorno e buona sera è tutto apposto, con la paura di dire cose incomprensibile, c’era chi mi diceva che mi vedevano strana con la faccia da innamorata. E in quei 2 mesi cercavo di capire di chi potevo fidarmi che mi facessero capire cosa mi sia capitato.
Invece in qualche modo ho intuito di come avrei potuto espormi e notavo con chiunque dal più grande al più piccolo , c’era un contributo alla risposta ed avevo bisogno una necessità di conferme di ciò che mi stava arrivando e tante volte mi sono e tutt’oggi mi scontro con le parole del S.Padre. Fino a quando il SIGNORE mi ha fatto incontrare da sola papa Francesco senza aver prenotato o tanta burocrazia ed era la prima volta che ci andavo al Vaticano per sentire udienza, quel giorno era brutto tempo, era stato dato l’ordine che i malati andassero in sala aula Paolo VI una poliziotta mi ha vista con girello e mi domandò se ero sola, con quello mi fece passare.
Ed erano passati 6 mesi da quando mi capitò questa cosa, non nego che la situazione era schokante nel senso buono.
Dal incontro con il papa Francesco le cose sono cambiate ancora non ho avuto più il bisogno di avere conferme,ma di trovarmi in sintonia.
Diciamo che adesso sento che lo Spirito del Signore mi sta accompagnando in modo silenzioso ed è esigente pretende che continui a cercarlo e le risposte non mi viene a mancare.
Ecco perchè credo in questo papa e Lui farà quello che potrà fare , non compete a noi di come si deve comportare.
Penso che Lui sappia bene cosa debba fare, anche se a nostri alcune cose sono incomprensibile.
Dico solo questo che pure Gesù si portò fino alla fine Giuda Iscariota .
Quello che posso riconfermare , io credo in questo papa, non perchè i papi precedenti sono da meno , diciamo che sono succedute a un percorso.
Oggi il papa ci sta dicendo che Gesù si identifica sia nel musulmano, nel ebreo e tanti altri religioni e entità in chiunque LO accoglie, come nei tempi di Gesù su questa terra che i scribi e farisei si scandalizzavano, perchè Gesù parlava al di fuori della stirpe ebraica.
Questo che ci ha detto il papa è una Grande e meravigliosa Verità, che nessun papa prima l’avesse detto.
Bene questa volta mi sono dilungata più del solito!
Buona serata!Sara
corege”anche se ai nostri occhi sono incomprensibile…”
Grazie Santità delle sue belle ed Edificate Insegnamenti per noi piccoli . grazie per gli stimoli che ci invia ; ma purtroppo quando manca la CARITA’ come dice S: Paolo siamo come vasi vuoti . Prego per Lei perchè lo Spirito Santo gli doni la FORZA per svolgere sempre al meglio il suo ministero Petrino . Dio lo Benedica e l’Accompagni sempre!
une qe po te shkruaj jam nje shqiptar i thjesht lindur ne Shkoder .
Dua te te falenderoj qe zgjodhe vendin tim te bukur, te parin per ta vizituar. Faleminderit qe shkele ne token e shqiponjave, sepse prania jote ketu, e detyroi gjithe boten te ktheje syte nga Shqiperia, e te shikoje se si nje vend i varfer ben gjithçka per te pritur miqte e vertete. Faleminderit qe mblodhe ne ate shesh katolike, myslimane, ortodoks, bektashi, te gjithe bashke si shqiptare te mire, jo per thirrje kahjesh politike, por si bashkim zerash qe drejtohen atje lart ne forme lutjesh per familjet tona, per vendin tone. Faleminderit qe erdhe edhe per faktin e thjesht, qe u rregulluan ca rruge, u mbollen ca peme dhe u pastruan ca godina.
E pe sa mire te pritem. U zgjuam heret, te duartrokitem, qeshem, qame, brohoritem, vrapuam, mbajtem fjalime, te falenderuam, te beme dhurata, pra e shikon sa te mire jemi…!?!? Kot na shajne.
I nderuar Papa Françesku, perpara se te ikesh kam nje kerkese te vogel. Kur te shkosh ne Vatikan, lutu per ne. Lutu qe keta njerez te mire te jetojne si njerez, te jene te shendetshem. Lutu qe Shqiperia te mos jete me nje “ishull” ne mes te Europes, por te jete pjese e saj. Lutu per paqe ne kete vend te bukur. Lutu njehere se ku i dihet, mbase ty te degjon me shume AI lart.
I nderuar Papa Françesku, ndoshta ti nuk do ta lexosh kurre letren time, e si mund ta lexosh, ti je Papa kurse une jam nje i panjohur per ty, por kjo nuk ma zbeh besimin ne Zot se ketu do vije nje jete me e mire. Kam besim te shqiptaret se ata do dine ta çojne kete vend perpara e te zere vendin qe i takon ne historine europiane si nje nga popujt me te vjeter te ketij kontinenti.
Ja pra i nderuar Papa Françesku, ky ishte vendi i Gjergj Kastriotit dhe i Nene Terezes, vendi i shqiptareve. Se fundi dua te te them, mire se erdhe, rruge te mbare dhe mire se te vish perseri. Te pershendes..!
“e non per misurare ogni cosa sulla base del denaro o del potere, che è il pericolo che ci uccide tutti“.
Difatti, denaro e potere chiudono la porta al dialogo, alla solidarietà cristiana e alla VERITA’, spesso facendo dimenticare il vero senso del proprio ruolo.
Papa Francesco prega per chi patisce i soprusi e l’indifferenza del potere, qualunque sia l’abito che indossa.
Amen
Sempre profonde e toccanti le Sue dichiarazioni Papa Francesco. Anch’io vedo nelle differenze…. siano esse di religioni, di pensiero, di Idee, ecc la buona occasione di una maggiore conoscenza reciproca.le radici infatti sono diverse di identità, ma giusto per
Questo c’è lo scambio e la condivisione di modi diversi di protendere ad un unico Bene!
Che è …dopo un lungo cammino pellegrino ritornare da Lui … possibilmente illuminati dalle tante esperienze e scoperte fatte per una
migliore evoluzione in tutti i sensi.
importante è usare sempre dialogo diplomazia condivisione senza volenze in nome di Dio che in ogni paese cambia solo nome.
Bello l’ultima parte dell’omelia del papa Francesco, “il pensare come DIO…” è ciò che mi capita di fare ed è in ciò che trovo le risposte e poi la cosa bella e meravigliosa, come ho già detto da un altra parte,che le cose che penso ne trovo riscontro con papa Francesco e altri. In questo aleggia lo Spirito Santo, che funziona meglio dei cellulari, battuta a parte, è la forza del pensiero, che è illuminato dallo Spirito Santo.
Di questa giornata c’è ne sarebbe cose da dire,ma visto l’ora vorrà dire che ne parlerò in un altro momento! So ti ripetermi, gli altri papi saranno pure stati santi, ma questo papa Francesco è molto particolare e più vado avanti più me ne rendo conto.
E se c’è chi non lo riconosce è perchè è ancora condizionato dai pregiudizio, per cui crea una maschera e impedisce di vedere.
L’attenzione va dato alle sue parole e per come lo espone, non c’è imposizione, sei tu che lo senti che c’è un incontro con i tuoi pensieri,più reale di così non si può essere, ma se si lascia prendere dai pregiudizio, la paura è di avere una delusione, allora si preferisce chiudersi.
Poi tutto dipende dal punto di vista, a cosa è interessato, se si vuole capire cosa si debba fare per cambiare la propria condizione di vita. Allora non si dà peso al male che ci sta intorno, se non che di cercare di stare bene nonostante il male.
Tutto parte dal pensiero dipende dove si vuole indirizzarlo.
Buonanotte
Binele absolut al naturii omeneşti este cuprins în pacea corpului şi a sufletului.
Omul trebuie ajutat să se maturizeze. Şi pentru aceasta este necesar să retrezim în oameni dorinţa de a fi mai buni, de a se gîndi la binele celorlalţi. Este mult mai important ceea ce eşti decît ceea ce ai. Este mult mai important să ai bogăţii sufleteşti decît bunuri materiale. Şi aceasta nu mai este în opinia mea doar o problemă de opţiune personală, ci o chestiune globală care trebuie tratată cu toată atenţia. A venit timpul să se realizeze investiţii masive în educarea oamenilor pentru a-i ajuta să-şi regăsească valorile vieţii interioare.
Este adevărat că marea masă de oameni a fost mereu preocupată de îmbunătăţirea condiţiilor materiale de trai, însă în alte epoci, cinstea, omenia erau totodată valori la fel de importante ca şi aurul şi mai ales erau aducătoare de venit, şi de aceea mulţi oameni şi le doreau. Astăzi nu ştiu dacă mai există oameni care să asocieze prosperitatea materială şi sufletească cu cinstea, respectul, într-ajutorarea. Mă gîndesc că, dacă s-ar restabili legătura directă dintre aceste lucruri, atunci ar exista o cale de îndreptare.
Cînd Dumnezeu este cu tine, toată lumea este a ta, şi nu doar o sumă periodică de bani sau un cont frumuşel în bancă.
“Căutaţi mai întîi Împăraţia lui Dumnezeu şi dreptatea Lui, şi toate aceste (mijloace materiale – n.n.) se vor adăuga vouă” (Matei 6:33)
Din cauza lipsurilor, mijloacele materiale capătă dintr-odată o importanţă, care nu le-a fost destinată de Creator. Sărăcia este înjositoare, cred eu si voi la fel…, nu atît prin faptul că ne lipseşte … minimele mijloace materiale, cît prin aceea că, dacă ne menţinem în egoism, Ne lipseşte bucuria de a Dărui. Aceasta este cea mai grea încercare la care Dumnezeu supune acum acest UNIVERS (Oamenii care mai suntem inca pe acest PAMANT).Iubiti-va si acceptativa asa cum sunteti ,si ceea ce este fiecare…..construcator,gradinar,preot, patron de magazine….etc. Doamne Ajuta,, Laudat sa fie Isus Sfantul Papa,,