Riflessioni di Papa Francesco

Le guerre incominciano nel cuore, con incomprensioni e invidie

Continuando il ciclo di Catechesi sulla Chiesa, Papa Francesco, nel corso dell’Udienza Generale del Mercoledì 22 ottobre 2014 ha spiegato cosa significhi che la Chiesa è il Corpo di Cristo: prendendo spunto dal Libro di Ezechiele il Pontefice da definito la Chiesa quale “il capolavoro dello Spirito Santo che infonde in ciascuno la vita nuova” e al tempo stesso ha messo in guardia dalle “invidie, dalle incomprensioni e dall’emarginazione che non aiutano ad edificare la Chiesa ma la frantumano“.

Nella catechesi di oggi – ha detto il Santo Padre – ci chiediamo in che senso e perché diciamo che la Chiesa è il Corpo di Cristo.

Non è semplicemente un modo di dire, ma una espressione ricca di contenuto. La Chiesa è il capolavoro dello Spirito Santo, il quale infondendo in ognuno di noi la vita nuova del Signore Risorto, ci porta all’unità, al punto da trasformarci in un solo corpo, edificato sulla comunione d’amore. È nel battesimo dove noi ci uniamo realmente a Cristo quale testa e ai fratelli quali membra del medesimo corpo.

L’apostolo Paolo scopre un riflesso della profondità di questo legame nel matrimonio cristiano, che egli paragona a l’unione di Cristo con la sua Chiesa. Il vero amore, che crea comunione, non giudica né è orgoglioso, non tiene in considerazione le cose sgradite e si realizza nel fare il bene, non porta invidia, mentre considera gli altri migliori, soffre con gli ultimi e i bisognosi, e valorizza ed è riconoscente con coloro che compiono i servizi più umili e nascosti.

Queridos hermanos y hermanas:

En la catequesis de hoy, nos preguntamos en qué sentido y por qué decimos que la Iglesia es el Cuerpo de Cristo.

No se trata simplemente de un modo de hablar, sino de una expresión llena de contenido. La Iglesia es una obra maestra del Espíritu Santo que, infundiendo en cada uno de nosotros la vida nueva del Señor Resucitado, nos congrega en la unidad, hasta el punto de convertirnos en un solo Cuerpo, edificado sobre la comunión del amor. Es en el Bautismo donde nos unimos realmente a Cristo Cabeza y a los hermanos como miembros del mismo cuerpo.

El Apóstol San Pablo descubre un reflejo de la profundidad de este vínculo en el matrimonio cristiano, al que compara con la unión de Cristo con su Iglesia. El auténtico amor, que crea comunión, no presume ni se engríe, no lleva cuentas del mal recibido y goza haciendo el bien, no tiene envidia, sino que considera a los demás mejores que sí mismo, sufre con los últimos y necesitados, y valora y reconoce a quienes hacen los servicios más humildes y escondidos.

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8 pensieri su “Le guerre incominciano nel cuore, con incomprensioni e invidie

  1. Sei stata chiara Sara. Che lo Spirito Santo illumini tutti noi. Per te auguri di buona salute, pregherò il Signore. Buonanotte, Patrizia

  2. Gesù Cristo non chiedeva remunerazioni pecuniarie quando celebrava i sacramenti. La Chiesa rivendica soldi anche per la messa ad un defunto. Chi non ce l’ha, non può sostenere la salvezza dei propri defunti?

  3. Le guerre nascono sempre da interessi personali, dall’egoismo e dall’indifferenza e si camuffano dietro ogni sorta d’ipocrisia, in ogni ambito e a tutti i livelli.
    Che Dio ci preservi da tali soggetti.

  4. caro Papa ti prego continua e non fermarti mai, manda messaggi per la purificazione e la speranza che come dice il nostro Amato Signore non di solo pane vive l’uomo, e io quando posso ascoltare o leggere le Tue Sante Sollecitazioni sento rinvigorirsi dentro il cuore e i pensieri la forza della Fede.con rispetto e devozione – Fedele – a-

  5. Io t’invoco, mio Dio: dammi risposta,
    rivolgi a me l’orecchio e ascolta la mia preghiera.
    Custodiscimi, o Signore, come la pupilla degli occhi,
    proteggimi all’ombra delle tue ali.

  6. C’è una frase di papa Francesco che mi colpisce”..il capolavoro dello Spirito Santo,il quale infondendo in ognuno di noi…”,che vuol dire questo? Che lo Spirito Santo è per tutti chi lo accoglie,cioè di doni c’è ne per tutti,uno può avere una cosa e un’ altro può avere altro, cioè quello che posso avere io non può avere un altro, che ognuno di noi abbiamo una funzione davanti a DIO. E già qua la dice tutta il fatto che non esiste il superiore se non DIO.
    Ora se ognuno di noi possiamo avere una funzione,cioè doni dello Spirito Santo che si differenza tra i uni e i altri, che motivo c’è il avere l’invidia, la gelosia e l’incomprensione, se nonchè tutto ciò significhi ignoranza cioè che ignoriamo qualcosa di nostro di quello che ci aspetta,perchè siamo distratti dall’invidia e gelosia. E l’incomprensione non è altro una mancanza di fiducia, il non capire, che fa parte sempre dell’ignorare, quando nel DIO tutto sta nel capire cioè avere fiducia.
    è vero che per la nostra miseria non riusciamo a decifrare i segni del Signore, non per questo siamo invitati di continuare a chiedere , umiltà di riconoscere la nostra miseria e insistere a cercare la verità.
    Il nemico non è altro il non sapere, ecco cos’è l’invidia e la gelosia.
    Invece il sapere è il avere come tutti i altri, solo che c’è da scoprire quale sia il proprio dono, basterebbe chiederlo a DIO!
    Spero di essere chiara su ciò che ho scritto, altrimenti mi scuso, per me è una costatazione che vivo.
    Per domani pregate per me per chi ne avrà voglia che devo fare la terapia e vi ringrazio per l’attenzione. Vi auguro ogni bene che la benedizione del Signore vi accompagni. Buonanotte!Sara

  7. La Catechesi di Papa Francesco e’ molto bella. Ho vissuto io stesso un periodo della mia vita in cui non ho compreso le sofferenze che provocavo con il mio comportamento alle persone che avevo più vicino. Questo peccato ci divideva, stava dividendo la mia famiglia. Grazie a Dio a Gesù che ho capito e adesso sto migliorando.

  8. La Catechesi di Papa Francesco e’ molto bella. Ho vissuto io stesso un periodo della mia vita in cui non ho compreso le sofferenze che provocavo con il mio comportamento provocavo alle persone che avevo più vicino. Questo peccato ci divideva, stava dividendo la mia famiglia. Grazie a Dio a Gesù che ho capito e adesso sto migliorando.

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