Papa Francesco ha dedicato le intenzioni di preghiera di gennaio 2024 al tema dell’educazione, con particolare attenzione ai migranti, ai rifugiati e ai minori colpiti da guerre, migrazioni e povertà.
Il Pontefice ha lanciato un forte appello, sottolineando che “oggi si vive una catastrofe educativa. E non è un’esagerazione.” Ha evidenziato come circa 250 milioni di bambini e bambine nel mondo non abbiano accesso all’istruzione, una situazione aggravata da conflitti armati, migrazioni forzate e condizioni economiche difficili.
Secondo Papa Francesco, “tutti i bambini e i giovani hanno diritto a frequentare la scuola, indipendentemente dalla loro situazione migratoria.” L’educazione non è solo un diritto fondamentale, ma anche una speranza che può trasformare la vita di molti. Il Santo Padre ha spiegato che “l’educazione è una speranza per tutti: può salvare migranti e rifugiati dalla discriminazione, dalle reti criminali e dallo sfruttamento… Tanti minori sfruttati! E può aiutarli a integrarsi nelle comunità che li stanno accogliendo.”
Ha inoltre sottolineato come l’educazione non si limiti a un’opportunità individuale, ma rappresenti un beneficio per l’intera società: “l’educazione ci apre le porte a un futuro migliore. E così, i migranti e i rifugiati possono contribuire alla società sia nel loro nuovo Paese sia nel Paese d’origine, se decidono di tornare.”
Il messaggio si conclude con un richiamo evangelico, ricordando che “chi accoglie lo straniero accoglie Gesù Cristo.” Papa Francesco invita quindi a pregare affinché “i migranti, i rifugiati e le persone colpite dalla guerra vedano sempre rispettato il proprio diritto all’educazione, educazione necessaria per costruire un mondo più umano.”
Questo appello rappresenta una chiamata all’azione globale, invitando tutti a riconoscere e sostenere l’importanza dell’istruzione come strumento di inclusione, giustizia e pace.
