Il Santo Padre, in occasione del suo viaggio in Iraq, nella sua Omelia durante la Santa Messa parla di “sapienza, testimonianza e promesse. ”
La sapienza, esordisce, di cui è ricca questa terra, è spesso una problematica per chi ha meno, la diseguaglianza è evidente ” per il mondo, chi ha di meno è scartato e chi ha di più è privilegiato ” ma non per Dio, e lo vediamo nelle Beatitudini, dove Gesù che rappresenta la sapienza ha ribaltato i concetti che noi conosciamo: ” non è più grande chi ha, ma chi è povero in spirito; non chi può tutto sugli altri, ma chi è mite con tutti; non chi è acclamato dalle folle, ma chi è misericordioso col fratello.”
E solo l’amore rende possibile ciò, ” l’amore, che è il cuore delle Beatitudini, anche se pare debole agli occhi del mondo, in realtà vince. […] L’amore è la nostra forza, la forza di tanti fratelli e sorelle che anche qui hanno subito pregiudizi e offese, maltrattamenti e persecuzioni per il nome di Gesù. Ma mentre la potenza, la gloria e la vanità del mondo passano, l’amore rimane.”
Ed ecco la testimonianza delle Beatitudini, ” per diventare beati non bisogna essere eroi ogni tanto, ma testimoni ogni giorno. La testimonianza è la via per incarnare la sapienza di Gesù. È così che si cambia il mondo: non con il potere o con la forza, ma con le Beatitudini. ”
E la ricompensa per i nostri comportamenti è ” contenuta nelle promesse divine. Vediamo infatti che a ogni Beatitudine segue una promessa: chi le vive avrà il regno dei cieli, sarà consolato, saziato, vedrà Dio… (cfr Mt 5,3-12). Le promesse di Dio assicurano una gioia senza eguali e non deludono. […] Attraverso le nostre debolezze. Dio fa beati coloro che percorrono fino in fondo la via della loro povertà interiore. ”
Infine Papa Francesco rassicura chi si sente sfiduciato, ” le Beatitudini sono per te, per te che sei afflitto, affamato e assetato di giustizia, perseguitato. Il Signore ti promette che il tuo nome è scritto nel suo cuore, nei Cieli! ”