“Quanti cristiani, quanti ce ne sono, pensano che saranno salvati soltanto per quello che loro fanno, per le loro opere” dice Papa Francesco nel corso delle consuete riflessioni mattutine in Santa Marta il 14 ottobre. E’ questo un errore dal quale nessuno di noi è immune: pensare che importano solo le nostre opere, solo quello che noi facciamo perché siamo migliori degli altri è una tentazione forte da vincere.
In parte è lo stesso errore in cui incorreva Marta, e del quale abbiamo parlato giusto alcuni , nel momento in cui rimproverava alla sorella di non fare, di perdere tempo nella contemplazione di Gesù: si tratta di un cristianesimo vissuto nei gesti ma non nel cuore. “Le opere sono necessarie, ma sono una conseguenza – precisa il Pontefice – una risposta a quell’amore misericordioso che ci salva”.
L’invettiva di Papa Francesco si rivolge dunque contro quei cristiani di facciata, “di tintoria” come li chiama il Vescovo di Roma, tutti perfetti e senza macchia, tutti benfatti, che compiono opere ma senza zero: questi sono cristiani malati, affetti quella che il Pontefice descrive come la “sindrome di Giona“.
Il profeta Giona infatti incarna quelli che Gesù definisce come gli ipocriti, come coloro che si ritengono migliori degli altri perché seguono tutti i comandamenti, si comportano come prescritto nel Vangelo, compiono le opere ma non mettono il cuore nelle cose che fanno.
Sono cristiani questi che non toccano la misericordia di Dio, come era nella parabola di Gesù dove il fariseo, sicuro del proprio rispetto letterale dei comandamenti, ringraziava Dio di non essere come il pubblicano che invece era solo capace di chiedere perdono riconoscendosi peccatore. L’atteggiamento di sufficienza verso l’altro, il sentirsi superiori, migliori sono espressioni di un cristianesimo vuoto, privo di quella misericordia di Dio che invece è la sola che salva l’uomo.
Gent.le Sig.Luigi ho letto il suo post e si comprenfe quanta profonda amarezza ci sia nel suo scritto.
Purtroppo non possiamo cambiare la mentalita’ dei nostri simili anche perche’ prima dobbiamo noi stessi di essere in sintonia con il Signore, pero’ possiamo pregare anche per loro affinche’ si
convertano.Dobbiamo stare attenti a non giudicare gli apostoli portavano la parola e se c’era
qualcosa che non andava ne parlavano se.non ascoltavano lo dicevano alla grande assemblea e’
pregare affinche’ ci pensi il Signore
se non ascoltavano lasciavano perdere .
Dunque vede sono sempre gli stessi i problemi purtroppo!
Anch’io a volte mi rammarico e molto ma.l’unica cosa che posso fare e’
Grazie Signora Mariafiorella condivido il suo concetto tuttavia non intendevo dare un giudizio sugli altri confratelli anche perchè il sottoscritto non è esente da peccati Tuttavia mi deve credere la nostra realtà eclesiale è veramente molto triste un fraterno saluto
Amatissimo Francesco Lei è una benedizione del Signore l’Uomo Santo di cui il mondo aveva bisogno per non sprofondare Soprattutto fra noi che ci diciamo Cristiani a parole c’era bisogno della sua RAMAZZA che spazzi via un bel po di incrostazione un impasto di esteriorità superficialità buonismo ipocrita perdita del senso dell’essere veramente Cristiani
CRISTIANI DI TINTORIA non poteva esserci descrizione migliore per dare una scossa in quelle Parrocchie dove tanti Praticanti attivisti si sentono degli UNTI DEL SIGNORE bravi solo a svolgere il loro compitino sempre all’interno ma si schifano per il lavoro umile di gomito sempre in prima fila nelle Processioni per mettersi in mostra con il Vescovo ma veri Desaparescidos quando si tratta di uscire dal tempio quando occorre impastare le mani con le miserie e il tritume del mondo GRAZIE GRANDE FRANCESCO
e che il SIGNORE le dia sempre la forza per avanzare come un BULDOZER assieme a tutti coloro che con la stessa determinazione vorranno seguirla per affermare che che quella CROCIFISSIONE SANTA è lqa stella polare di tutta l’UMANITA’
A volte mi domando cosa vogliono le persone se le tratti bene con rispetto educazione non ti aspetti nulla in cambio lo fai perche senti che e giusto cosi ma a volte non si sa proprio come fare
con chi del Signore non ne vuol sapere.Allora neanche ti salutano perche tu credi sei la loro pietra di inciampo …io prego perche si convertano quello che posso fare lo faccio li rispetto ma sinceramente mi addolorano con la loro ipocrisia e superficialita’.Ho sentito frasi a volte cosi’ ben
calcolate che mi domando come possano essere cosi freddi e malvagi nei confronti del loro prossimo.Ma poi penso alla scrittura che dice”si associano per tendere tranelli spiano di nascosto l’innocente per farlo precipitare nell’abisso…”e allora vado avanti .Dobbiamo rendere conto al Signore della mancanza di carita’ ma se loro non vogliono ci puo’pensare solo Lui
Ciao Ilario, vedi che qualcuno ti risponde, ho letto la tua lettera, e ho letto il tuo rammarico xchè nessuno ti risponde e subito dici che non c’è solidarietà, parla al singolare e guarda quello che fai tu per gli altri. Ciao e buona serata nel Signore.
Santo Padre, ha parole di verità e il coraggio di dirle. Lei sta smuovendo il mondo e ringraziamo lo Spirito Santo di avercelo donato. Tutto accade x un motivo. Il disegno Divino è in continuo compimento.
Santità,
mancano anche le opere!
Si è perso il senso dell’essere cristiano, cioè discepolo di Cristo. E, quindi, seguace del SS. Crocifisso.
Si pensa che offrendo qualche banconota che si possiede a qualche associazione si possa meritare la Grazia di Dio.
Purtroppo, si arriva a non parlare più al vicino di panerottolo che avrebbe bisogno di un sorriso, pensando che altri possano avere maggiore necessità.
Lo posso testimoniare con forza che molti preferiscono girare le spalle ai bisognosi che gli stanno accanto e dire che c’è gente più bisognosa di loro.
Si respinge lo straniero con odio quando gli stranieri potrebbero renderci ricchi. Odiamo il povero perchè magari proviamo nausea ad avvicinarci ad egli quando potrebbe renderci felici.
Maltrattiamo i nostri fratelli perchè non possono offrirci niente in cambio, preferendo a loro quelli più ricchi per egoistico tornaconto.
E per analogo motivo cisottomettiamo ai furbi.
A causa nostra e delle nostre debolezze Dio ha manifestato ancora il Suo Amore per i suoi figli attraverso il Suo Unico Figlio predestinato per la nostra salvezza.
Ho molto apprezzato le parole di Papa Francesco, e quelle parole mi insegnano che non è facile come crediamo di essere dei buoni cristiani, bisogna andare oltre, bisogna fare qualche sacrificio, sì, proprio quel tipo di sacrificio che la nostra pigrizia o indolenza, chiamiamola come vogliamo, ci impedisce di fare. Santo Padre, aiutaci a vincere quella pigrizia che abbiamo, anche il nostro egoismo personale nel tenere tutte le nostre cose, i nostri beni e denari, solo per noi! Buona giornata Papa Francesco. Presto Ti scriverò una lettera.
Che Dio ci conservi questo Papa.