Papa Francesco durante l’omelia di oggi, 12 aprile 2016, ha sottolinato come la persecuzione sia il pane quotidiano della Chiesa. Del resto, ha indicato il Santo Padre, è stato Gesù stesso ad anticipare agli Apostoli questa realtà che tocca tanti nostri fratelli nella fede che sono cacciati dai luoghi dove hanno sempre vissuto, ma anche tanti nostri fratelli che non possono vivere e operare secondo i valori cristiani perché, magari, sono minacciati di licenziamento.
“La persecuzione, io direi, è il pane quotidiano della Chiesa. Gesù lo ha detto“, ha commentato Bergoglio prendendo spunto dalla Prima Lettura (At 7,51 – 8,1a) che narra il martirio di Stefano. “Noi, quando facciamo un po’ di turismo per Roma e andiamo al Colosseo, pensiamo che i martiri erano quelli uccisi con i leoni. Ma i martiri non sono stati solo quelli lì o quegli altri“, ha ulteriormente sottolineato il Papa.
I martiri “sono uomini e donne di tutti i giorni: oggi, il giorno di Pasqua, appena tre settimane fa… Quei cristiani che festeggiavano la Pasqua nel Pakistan sono stati martirizzati proprio perché festeggiavano il Cristo Risorto“, ha detto ricordando quelle settantadue persone, per lo più donne e bambini della minoranza cristiana, che sono state uccise in un attentato terroristico rivendicato dai talebani compiuto nel parco pubblico Gulshan-e-Iqbal Park di Lahore.
Martiri, però, sono anche le vittime di quella “persecuzione – io direi un po’ ironicamente – ‘educata’. È quando viene perseguitato l’uomo non per confessare il nome di Cristo, ma per voler avere e manifestare i valori di Figlio di Dio. – ha aggiunto Francesco – È una persecuzione contro Dio Creatore nella persona dei suoi figli! E così vediamo tutti i giorni che le potenze fanno leggi che obbligano ad andare su questa strada e una nazione che non segue queste leggi moderne, colte, o almeno che non vuole averle nella sua legislazione, viene accusata, viene perseguitata educatamente. È la persecuzione che toglie all’uomo la libertà, anche della obiezione di coscienza!”.
“E quando le potenze vogliono imporre atteggiamenti, leggi contro la dignità del Figlio di Dio, perseguitano questi e vanno contro il Dio Creatore. – ha dunque concluso Papa Francesco invitando i fedeli presenti a stare attenti a non “cadere nello spirito del mondo“, come ha detto lo stesso Gesù, “State attenti! Ma andate avanti, Io sarò con voi”.
Le persecuzioni “educate” che abbiamo noi, sono avvalorate dal silenzio di chi vede, non condivide ma ha paura a prendere posizione, quello o quella che “parla” e’ sempre in minoranza, aggredibile e perseguibile. Anche Pietro ebbe paura e rinnego Gesu’ per tre volte, ma quando capii l’amore di Gesu’ per lui, anche se “traditore”, divenne quello che tutti conosciamo, un’umano come noi.—-Allora io mi dico; se lo ha fatto lui e’ possibile anche a me, nell’affrontare situazioni pesanti per migliorarle, no sterile critica, alla reazione di paura o panico, prego e chiedo intercessione da quelli umani come me che si sono fidati dell’amore di DIO per tutti noi. Mi sento piu’ coraggiosa a non mollare, lottare per me, i miei figli, i miei nipoti, e tutti quelli che cercano veramente di vivere, con amore no sterili regole, secondo il Vangelo, camminare dietro Gesu’, insieme no soli, allora saremo “una forza”.——Ivana Barbonetti.