Giusto abbiamo visto come Dio abbia fatto una promessa ad Abramo, la promessa di fare di Lui un grande popolo. E’ la promessa di fertilità che Dio fa all’uomo, al cristiano che seguirà il cammino che Egli indica. Fertilità non nel limitato senso biologico ma nel vero significato esistenziale: fertilità intesa come il dono di dare la vita, il poter trasmettere la vita che Dio ha posto in noi ad altri.
Questa é la grande promessa che lega Dio al suo popolo e per questo la paternità é un elemento al quale il cristiano non può rinunciare. Senza essere padri non si può vivere la pienezza della vita cristiana “Tutti noi, per essere, per diventare pieni, per essere maturi, dobbiamo sentire la gioia della paternità: anche noi celibi.”
Certo anche i celibi perché la paternità di cui parla il Pontefice é nuovamente una paternità esistenziale “La paternità è dare vita agli altri, dare vita, dare vita… Per noi, sarà la paternità pastorale, la paternità spirituale: ma è dare vita, diventare padri”. Sono riflessioni queste volte a tutti i fedeli ma in primis ai membri della Chiesa. Il Papa infatti sottolinea più volte nel corso dell’omelia del 26 giugno a Santa Marta come le sue parole siano rivolte nello specifico ai preti i quali non sono burocrati, ma padri: sono pastori. E’ la paternità pastorale, la stessa paternità che Dio ha verso di noi e di cui Papa Francesco ci ha già parlato spiegandoci . “Un padre che sa cosa significa difendere i figli. E questa è una grazia che noi preti dobbiamo chiedere: essere padri, essere padri.”
Non essere padri, rifiutare il proprio ruolo di pastori diventa un peccato dunque. E’ come un padre che abbandonasse a se stessi i propri figli; é non permette alla vita di giungere alla fine, é non consente di creare le basi necessarie perché la promessa di Dio abbia modo di compiersi “Peccati ne avremo tanti, ma questo è di commune sanctorum: tutti abbiamo peccati. Ma non avere figli, non diventare padre, è come se la vita non arrivasse alla fine: si ferma a metà cammino. E perciò dobbiamo essere padri. Ma è una grazia che il Signore dà.”