Nell’udienza generale del primo maggio 2024, Papa Francesco ha posto al centro della riflessione la virtù della fede, un pilastro insostituibile insieme alla speranza e alla carità. Definendole “teologali”, ha sottolineato che queste virtù sono possibili solo grazie al dono divino, fondamentale per la nostra vita morale.
La fede, secondo il Catechismo della Chiesa Cattolica, è descritta come l’atto di abbandono libero dell’essere umano a Dio. Bergohlio ha evocato esempi biblici come Abramo, Mosè e la Vergine Maria per illustrare come la fede abbia guidato le loro vite, facendo emergere una fiducia incrollabile anche nelle situazioni più difficili e incerte.
Nel suo discorso, il pontefice ha anche richiamato un passo del Vangelo in cui Gesù rimprovera i suoi discepoli per la mancanza di fede durante una tempesta. Ha sottolineato che la paura è la grande nemica della fede e che la fede stessa è un dono essenziale da accogliere e chiedere quotidianamente, poiché rinnova la nostra relazione con Dio.
Il Papa ha enfatizzato come la fede non sia una virtù universale e come sia comune sentirsi “uomini di poca fede“. Tuttavia, ha sottolineato che la fede è il dono più prezioso, capace di innescare la grazia divina in noi e di aprirci alla comprensione del mistero di Dio.
Papa Francesco ha invitato poi i fedeli a unirsi nella preghiera chiedendo a Dio di aumentare la loro fede, riconoscendo la sua importanza nella vita spirituale.
Il Papa ha concluso il suo discorso rivolgendo un pensiero speciale ai giovani, ai malati, agli anziani e agli sposi novelli. In occasione del primo maggio, giornata dedicata a san Giuseppe Lavoratore e inizio del mese mariano, ha proposto la santa Famiglia di Nazaret come modello di comunità domestica, caratterizzata dalla vita, dal lavoro e dall’amore condivisi.
Ha quindi invitato tutti a pregare per la pace, ricordando i popoli vittime della guerra come l’Ucraina, la Palestina e Israele, i Rohingya in Myanmar e chiedendo la pace per tutto il mondo. Ha espresso preoccupazione per il fatto che gli investimenti più redditizi siano le fabbriche di armi, definendo terribile guadagnare con la morte, e ha esortato alla ricerca e al sostegno della pace.