“Vivere del sangue della gente“, sfruttando i propri lavoratori è “peccato mortale“, ha spiegato Papa Francesco durante l’omelia di oggi in Casa Santa Marta. Questo peccato è molto comune ai giorni nostri, sia nei paesi poveri che nei cosiddetti paesi ricchi: è infatti molto frequente trovare imprese che assumono i lavoratori solo pensando al proprio profitto, senza etica, senza pensare che un lavoratore non è solamente un bene da sfruttare ma è prima di tutto una persona.
Prendendo dalla Prima Lettura (Gc 5,1-6), il Vescovo di Roma ha sottolineato come il lavoro schiavo e lo sfruttamento siano una realtà dei giorni nostri particolarmente radicata nei paesi evoluti. Per lavoro schiavo, infatti, non facciamo solo riferimento ai “trafficanti di gente e non solo quelli che trafficano le prostitute e i bambini per il lavoro minorile” ma anche allo sfruttamento di tanta nostra gente: “pensiamo a oggi, pensiamo qui: ma in tutto il mondo accade lo stesso. ‘Voglio lavorare’ – ‘Bene: ti fanno un contratto. Da settembre a giugno’. Senza possibilità di pensione, senza assicurazione sanitaria … A giugno lo sospendono e luglio e agosto deve mangiare aria. E a settembre te lo ridanno. Questi che fanno questo sono vere sanguisughe e vivono dei salassi del sangue della gente che rendono schiavi del lavoro”.
Nella giornata di oggi, dunque, “pensiamo a questo dramma di oggi: lo sfruttamento della gente, il sangue di questa gente che diventa schiava” e prendiamo coscienza del fatto che “quando le ricchezze si fanno con lo sfruttamento della gente, quei ricchi che sfruttano, sfruttano il lavoro della gente e quella povera gente diviene schiava“.
“. Ma, questo ricco era nel suo mondo, non si accorgeva che dall’altra parte della porta della sua casa c’era qualcuno che aveva fame” – ha concluso Papa Francesco – “Ma questo è peggio. Quel ricco, almeno, non se ne accorgeva e lasciava che l’altro morisse di fame. Ma questo è peggio: questo è affamare la gente con il loro lavoro per il mio profitto! Vivere del sangue della gente. E questo è peccato mortale. È peccato mortale. E ci vuole tanta penitenza, tanta restituzione per convertirsi di questo peccato“.
Al termine della propria omelia, il Santo Padre ha invitato i fedeli presenti a pregare, affinché “il Signore ci faccia capire oggi quella semplicità che Gesù ci dice nel Vangelo di oggi: è più importante un bicchiere d’acqua in nome di Cristo che tutte le ricchezze accumulate con lo sfruttamento della gente“.
La realtà, purtroppo, sprofonda sempre di più nelle facili corruttele, che sono i derivati dell’avidità, bramosia di averi e poteri, meschinità morale.Tutto recondito dietro false narrative e propagande.
La verità non scalfisce e tutto continua nel consueto squallore, abbigliato di apparenze e chiacchiere stornanti e inconcludenti.
Se si aggiungono saccenterie tediosamente martellanti e ostentati, sterili personalismi…tutto diventa anche più monotono.
Di fronte ai vari limiti umani, voglia Dio creare impulsi di verità e correttezza, tutelando le vite in crescita e ponendo freni alle devastanti rovine che affliggono il mondo intero.
Lo sfruttamento verso altri esseri umani e’ un peccato da sempre, ma io rifletto sempre sulle cause del perché accadono certe cose. ( Quanto segue non giustifica ma amplia la conoscenza.)In Italia il lavoratore con contratto indeterminato, quasi sempre, si adagia, diventa pigro e si ammala spesso,negli uffici pubblici tutti abbiamo fatto la via crucis per impiegato inadempiente, non si poteva licenziare e ha fatto tanto danno alla societa’, lo fa ancora. L’autonomo pieno di tasse da pagare e lavoratore pigro ha cercato la scappatoia, dove come me ha venduto. Riflettiamo e responsabilizziamoci tutti ma alla luce di fatti vissuti direttamente o indirettamente, reali, allora si trova la via giusta per tutti. Avremo meno tentazioni di cadere in peccato e stare meglio tutti. Ivana Barbonetti.
LO SFRUTTAMENTO DEI LAVORATORI E’ UN COMPORTAMENTO SENZ GIUSTIFICAZIONE. PECCATORI IO PREGO IL SIGNORE PERCHE’ VI CAMBI IL CUORE
***GRAZIE!***Invece degli asterischi ci metterei le stelle vere.Per ora stanno li’ in cielo…a vegliare..e’tardi…allora ti regalo…un mazzo,no troppo piccolo,un cesto di pensieri belli che,quando spengo qui, diventeranno preghiere…*
Il massimo che possa permettermi di dirti,e’ che lo Spirito Santo ti abbracci,con le Sue braccia piene di amore e ogni bene*tutto il bene…e
Buon giorno!…*******************************
Isabella
Grande Papa Francesco !!!!
Buenas tardes, Padre.
Es verdad , el abuso es el problema, es la pescadilla que se muerde la cola. Son sanguijuelas, y todo, para acumular más y más.. Como si se lo fueran a llevar a la otra vida, vaya mentes;
Saludos