Dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico Papa Francesco prosegue la su catechesi sulla preghiera, soffermandosi oggi sugli Atti degli Apostoli che insegnano le caratteristiche della Chiesa.
“ Scrive Luca nel Libro degli Atti (2,42) : -Erano perseveranti nell’insegnamento degli apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere-. ”
E queste sono, ricorda Francesco, le “ quattro caratteristiche essenziali della vita ecclesiale ” le quali indicano che “ l’esistenza della Chiesa ha senso se resta saldamente unita a Cristo, cioè nella comunità, nella sua Parola, nell’Eucaristia e nella preghiera.[…] La predicazione e la catechesi testimoniano le parole e i gesti del Maestro; la ricerca costante della comunione fraterna preserva da egoismi e particolarismi; la frazione del pane realizza il sacramento della presenza di Gesù in mezzo a noi[…] E infine la preghiera, che è lo spazio del dialogo con il Padre, mediante Cristo nello Spirito Santo. ”
E’ proprio lo Spirito Santo, prosegue, a lavorare nella Chiesa e renderla comunità, a farla crescere per attrazione e non per proselitismo.
E leggendo dei primi passi della Chiesa capiamo quanto “ il potente motore dell’evangelizzazione siano le riunioni di preghiera, dove chi partecipa sperimenta dal vivo la presenza di Gesù ed è toccato dallo Spirito. ”
La preghiera è importante perché “ nella preghiera il cristiano si immerge nel mistero di Dio, che ama ogni uomo, quel Dio che desidera che il Vangelo sia predicato a tutti. Dio è Dio per tutti, e in Gesù ogni muro di separazione è definitivamente crollato: come dice san Paolo, Lui è la nostra pace, cioè -colui che di due ha fatto una cosa sola-(Ef 2,14). ”
Tornare alla pura adorazione di quel Dio che è inizio e fine di tutto, comprendere questo mistero e dedicarci alla preghiera che “ è il fuoco vivo dello Spirito che dà forza alla testimonianza e alla missione. ”
E ricordare una cosa essenziale: “ Dio dona amore, Dio chiede amore. ”
Santo Padre,
Il Signore parla nella preghiera al cuore di chi lo ama, ed ha continuato a parlare. Rifiuta però di dare le pietre preziose ai porci, perché non le calpestino ed attacchino te che invece ne comprendi il significato. Continuerà così ancora a non svelarsi, per un po’…
Ma tu opera così: togli ogni prescrizione ai cibi del popolo di Dio. Quando è stato vietato agli Ebrei di mangiare l’agnello assieme al latte materno e suoi derivati, non era perché è dannoso alla salute o perché vi fosse un motivo nascosto: usava lo stesso rispetto che chiedi tu per il creato nei tuoi insegnamenti .
Quindi, per lo stesso criterio, da annoverare tra gli animali vietati devono essere anche quelli in via di estinzione, quelli che subiscono vessazioni da prigionia e cibo non adatto, quelli che non vivono e prolificano secondo la loro natura.
Costruisca invece l’uomo rifugi sicuri per animali, oasi per il verde, fonti di acque e cibi per ogni essere vivente, perché il rispetto per Dio e per l’uomo nasce dal rispetto per la natura, per gli animali e per gli altri tutti.
E, per favore, togli ai preti di indagare minuziosamente sul sesto/settimo comandamento. Esso dice in sostanza, parlando di fedeltà, di essere sempre onesti e di mantenere gli impegni presi fino alla fine. Non dice di non fare atti impuri?!
Come mangiamo, beviamo, dormiamo, viviamo anche nella morigeratezza, per essere irreprensibili. Non esistono cose buone o cattive di per se stesse tali da dividere gli uomini e porli in guerra. I nostri rapporti con Dio, con gli uomini e con tutti siano improntati alla sincerità e volontà di andare sempre avanti migliorandosi e ammettendo i propri errori. Ma siamo noi stessi a dirli, i nostri sbagli, senza che siano gli altri a farci osservazione. Così qualcuno non si arrabbierà per essere stato rimproverato.
Quanto all’Eucarestia, ossia alla Condivisione del cibo, ricordiamoci del Grande Sacerdote Melkisedec che adorava il Dio Unico con Pane e Vino, cibi che sono universali e che rimarranno tali IN ETERNO (quindi lo erano Prima e lo sono ora, base del Sacrificio perpetuo). Come può esserci una Chiesa Universale se non c’è un Rito comune. Non vedrei nulla di male se un seguace del Monoteismo si accostasse con cuore sincero al Pane ed al Vino benedetti dalla Preghiera di Benedizione di un altro seguace del Monoteismo. É un gesto d’amore verso Dio consumare il Suo Cibo, e ne avrà ricompensa.
Tuo nell’Amore di Dio
SS,
Silvano
Venezia, 25 novembre 2020.