Nel giorno di Ferragosto si ricorda l’Assunzione della Beata Vergine Maria in Cielo e il punto focale della meditazione di Papa Francesco è l’umiltà, caratteristica che l’ha fatta notare da Dio.
“L’occhio umano ricerca sempre la grandezza e si lascia abbagliare da ciò che è appariscente. Dio, invece, non guarda l’apparenza, Dio guarda il cuore ed è incantato dall’umiltà: l’umiltà del cuore incanta Dio.” La stessa parola, che significa terra, sta ad indicare che per arrivare a Dio dobbiamo volare basso, e questo è anche un insegnamento di Gesù. “Dio non ci esalta per le nostre doti, per le ricchezze, per la bravura, ma per l’umiltà; Dio è innamorato dell’umiltà. Dio innalza chi si abbassa, chi serve. Maria, infatti, a se stessa non attribuisce altro che il ‘titolo’ di serva: è ‘la serva del Signore’.”
Anche noi per essere buoni cristiani dobbiamo essere umili, è importante dunque chiedere a se stessi “cerco di essere riconosciuto dagli altri, di affermarmi ed esser lodato oppure penso a servire? So ascoltare, come Maria, oppure voglio solo parlare e ricevere attenzioni? So fare silenzio, come Maria, oppure chiacchiero sempre? So fare un passo indietro, disinnescare litigi e discussioni oppure cerco sempre solo di primeggiare?” Se riconosciamo di avere bisogno di Dio, di avere un vuoto dentro, sarà Lui a riempirlo con la Sua bontà. “È fondamentale essere poveri in spirito, cioè bisognosi di Dio. Chi è pieno di sé non dà spazio a Dio – e tante volte siamo pieni di noi – ma chi si mantiene umile permette al Signore di compiere grandi cose.”
La vita di Maria è un messaggio per noi, una donna che ha vissuto nella più normale quotidianità ha raggiunto il Cielo, anche noi dunque che pensiamo di vivere vite ordinarie abbiamo tanto da dare a Dio, “il segreto del percorso è racchiuso nella parola umiltà.”
Santità Rev.ma, la Sua riflessione all’Angelus spero entri nel cuore delle persone e specialmente in coloro che nel Clero dovrebbero essere da esempio, umili nel servire e non nell’essere serviti. Ho anche apprezzato le sue parole sulla guerra in Afghanistan, in un momento di pandemia globale e di crisi climatica si dovrebbe pensare alla pace, al dialogo e non alla guerra che provoca morti e distrugge ciò che attraverso gli anni è stato costruito. La ringrazio a nome del Popolo di Dio ed io farò tutto il possibile per replicare, anche attraverso le lingue straniere, i Suoi insegnamenti che sono quelli di Gesù. Con somma stima Giovanni Gavini.