Si conclude il viaggio Apostolico del Pontefice che oggi ha celebrato la Santa Messa a Šaštin, in Slovacchia, e le ultime parole sono tutte rivolte alla Vergine Maria.
Maria come modello di fede, che ci accoglie e ci ha donato suo Figlio, ed in lei troviamo “tre caratteristiche della fede: il cammino, la profezia e la compassione.”
Il cammino della fede è quello intrapreso già all’inizio, appena saputo che diventerà madre del Salvatore. Va ad aiutare sua cugina Elisabetta, in montagna, non resta a casa come una privilegiata. E tutta la sua vita è un cammino dietro suo Figlio, come il pellegrinaggio del popolo slovacco verso il Santuario della Basilica dei Sette Dolori della Vergine, ogni anno in questo giorno. E a loro si rivolge il Papa nella similitudine con il cammino di Maria: “una fede che si mette in cammino, sempre animata da una devozione semplice e sincera, sempre in pellegrinaggio alla ricerca del Signore. E, camminando, voi vincete la tentazione di una fede statica, che si accontenta di qualche rito o vecchia tradizione, e invece uscite da voi stessi, portate nello zaino le gioie e i dolori, e fate della vita un pellegrinaggio d’amore verso Dio e i fratelli.”
Vi è poi la fede profetica di Maria, “la profezia di Israele culmina in Maria, perché Ella porta in grembo la Parola di Dio fattasi carne, Gesù. Egli realizza pienamente e definitivamente il disegno di Dio.” Un disegno chiaro, che porta “la luce dove ci sono le tenebre, facendo uscire le tenebre allo scoperto e costringendole alla resa.”
Infine “Maria è la Madre della compassione”; ella stessa si è definita “la serva del Signore” […] Maria, lacerata nell’anima, Madre compassionevole che raccoglie le nostre lacrime e nello stesso tempo ci consola, indicandoci in Cristo la vittoria definitiva.” Guardandola, sofferente ma ferma ai piedi della Croce, dobbiamo aprirci ad una fede non astratta ma “che si fa compassione, che diventa condivisione di vita verso chi è ferito, chi soffre e chi è costretto a portare croci pesanti sulle spalle.”