Durante questo Anno Santo della Misericordia, Papa Francesco invita a porre al centro della vita del cristiano il sacramento della Riconciliazione: è questo il sacramento grazie al quale ognuno di noi può “toccare con mano la grandezza della misericordia” di Dio, una misericordia che “sempre sarà più grande di ogni peccato“, come ha ricordato nel tweet di ieri.
L’invito a riscoprire il Sacramento della Riconciliazione è, del resto, contenuto nella stessa Bolla Misericordiae Vultus, con la quale il Pontefice ha indetto l’anno giubilare e nella quale ha spiegato le motivazioni che lo hanno convinto a dichiarare l’anno santo.
Riscoprire il Sacramento della Riconciliazione, confessare i propri peccati significa portare alla luce le proprie debolezze e così permettere alla misericordia di Dio di operare. Rivolgendosi ai partecipanti al Corso della Penitenzieria Apostolica, Francesco ha detto infatti “non esiste alcun peccato che Dio non possa perdonare! Nessuno! Solo ciò che è sottratto alla divina misericordia non può essere perdonato, come chi si sottrae al sole non può essere illuminato né riscaldato”.
Presentare a Dio le proprie debolezze e i propri peccati, per mezzo della Confessione, permette alla luce di Dio di rischiarare le tenebre che sempre ci tentano, forti di una grande certezza: “Dio ci comprende anche nei nostri limiti, ci comprende anche nelle nostre contraddizioni. – come ha ricordato Francesco nell’Udienza Generale del 16 dicembre 2015 – Egli con il suo amore ci dice che proprio quando riconosciamo i nostri peccati ci è ancora più vicino e ci sprona a guardare avanti. Dice di più: che quando riconosciamo i nostri peccati e chiediamo perdono, c’è festa nel Cielo. Gesù fa festa: questa è la Sua misericordia”.
Perché non si può usare il “fai da te”, auto confessando i propri peccati a Dio? Perché il perdono dei peccati non è “frutto dei nostri sforzi”, ma – ha spiegato più volte il Papa – è un “dono dello Spirito Santo” che ci guarisce. Il perdono dei peccati “non è qualcosa che possiamo darci noi. Io non posso dire: mi perdono i peccati. – ha ulteriormente chiarito il Vescovo di Roma – Il perdono si chiede, si chiede a un altro e nella Confessione chiediamo il perdono a Gesù”.
Perché è necessario dire i propri peccati al sacerdote? Quando pecchiamo, non solo pecchiamo contro Dio ma anche contro i nostri fratelli. Per questo “uno può dire: io mi confesso soltanto con Dio. – ha chiarito Francesco nell’Udienza Generale del 19 febbraio 2015 – tu puoi dire a Dio ‘perdonami’, e dire i tuoi peccati, ma i nostri peccati sono anche contro i fratelli, contro la Chiesa. Per questo è necessario chiedere perdono alla Chiesa, ai fratelli, nella persona del sacerdote“. E non facciamoci spaventare dal fatto che un poco ci vergognamo dei nostri errori, “anche la vergogna è buona, è salutare avere un po’ di vergogna – ha detto nel corso della medesima udienza – La vergogna fa bene, perché ci fa più umili” .
Nel sacerdote, infatti, troviamo un fratello che si prende carico di noi e ci aiuta a camminare e non un giudice: “anche il più grande peccatore che viene davanti a Dio a chiedere perdono è ‘terra sacra’ … da “coltivare” con dedizione, cura e attenzione pastorale. – ha concluso Francesco – “Tutti dovrebbero uscire dal confessionale con la felicità nel cuore, con il volto raggiante di speranza”.
Vi ricordiamo che potete trovare tutte le riflessioni di Papa Francesco nella nostra rivista Papa Francesco News che trovate già disponibile dal 23 dicembre in tutte le edicole italiane.
Gesù adorabilissimo, con quanto tenero AMORE ci guardi.Siamo piccoli e bisognosi e Tu sei il DONO sempre , Tu sei la VITA per sempre,Grazie Signore Gesù!
Gesù Adorabilissimo, Tu sai quanto siamo piccoli e bisognosi.
Tu sei il DONO ed in Te solo è la VITA:GRAZIE SIGNORE GESU’
Nella giornata mondiale per la PACE, va ricordato che il “fai da te (peranche evidenziato in grassetto)”, in dissonanza all’esempio di Gesù, è da evitare prioritariamente nel proprio ambito. L’indirizzo di Gesù va innanzitutto osservato, praticato e, di fatto, dimostrato, nel settore che si antepone a “guidare”, per rinsaldare le basi della pace e della fiducia. Vestire gli abiti della pace e operare soggettiva avversione, non edifica ma demolisce.
E, quando il soggettivismo, murato nell’altezzosità, incede in più direzioni, incrementando dilatato disorientamento, di quale pace o riconciliazione si sta parlando; di quale fratellanza; di quale benignità…?!
Dio vede…ma l’uomo lascia stagnare e… degenerare.
Provveda Dio. Sia fatta la Sua volontà.
In questo anno santo della misericordia chiedo al Padre di donarci la grazia e il dono del suo santo spirito per poter perdonare chi ci a ferito ma sopratutto saperci perdonare per essere liberi
NOI TI LODIAMO, DIO/ Il TE DEUM che abbiamo pregato il 31/12/2015.—-Io ti ringrazio DIO per i tre figli che mi hai donato, io ti ringrazio DIO per le famiglie che loro hanno ,io ti ringrazio per mia nuora, ama mio figlio e gli ha donato un figlio,io ti ringrazio DIO per i 2 generi che amano e rispettano le mie 2 figlie, io ti ringrazio DIO perché hanno lavoro,io ti ringrazio DIO dell’amore misericordioso che hai per me e i miei figli, nuora generi e nipote Rocco,grazie per il dono di MARIA, a LEI chiedo la grazia di intercedere per noi, di coprirci con il SUO manto per proteggerci dal male che ci invidia e vuole dividercici.—Grazie DIO, IL TUO VOLTO SPLENDA SU DI NOI.——Ivana Barbonetti
oggi giornata mondiale per la pace, vorrei ricordare tutte le persecuzioni nel mondo, recentemente Papa Francesco ha richiamato la stampa, perchè non parla abbastanza delle persecuzioni in atto contro i cristiani nel mondo
dal 10 al 12 Dicembre 2015 si è tenuto a Roma, la Conferenza Mondiale per la Libertà Religiosa in occasione dell’Anniversario della DIGNITATIS HUMANAE,
invitata dagli Americani, ho scritto per la stampa cinese,
cosa hanno scritto i giornalisti vaticani, ascoltano il Papa?
“dedizione, cura e attenzione pastorale” sono le basi.
Se le basi sono scardinate da egocentrica alterigia e noncuranza, e nessuno si cura di ricomporle, la struttura crolla, sbaragliandone i prefissati itinerari e traguardi, che nessuna mera parola può ricostituire.
Santità, Dio vede…….
Penso che il peccato ci rende schiavi delle nostre debolezze, confessandoci e nutrendoci del corpo e sangue di Cristo ci fa liberi e in fraterna comunione con tutti gli uomini di buona volontà amati dal Padre Nostro. se ci aiutassimo insieme e capissimo che Gesù attraverso il perdono apre le porte del suo cuore Misericordioso, le chiese e i confessionali sarebbe stracolme di fedeli. Non solo nelle festività ma ogni giorno prostiamoci davanti a Dio per ricevere la Sua grazia attraverso la riconciliazione e i Sacramenti, questo è un augurio che faccio per il nuovo anno. Dio sempre ci accoglie e perdona spalanchiamo il nostro cuore a Gesù e saremo ricolmi del suo infinito amore che lenisce e guarisce,la nostra Mamma Maria ci accompagni sempre e guidi i nostri passi verso il Divin figlio suo. che il nuovo anno sia gioioso e pieno di speranza. buona giornata.
Vicario di Cristo, in alcuni momenti le cicatrici si sono fatte sentire con dolore. La misericordia è grande, lo Spirito consola e cura le ferite. Prego che questo giubileo riporti un equilibrio stabile e perdurante tra la sacra famiglia ed i peccatori. Prego che in futuro non ci siano più crisi come quella degli ultimi anni affinché la nuova generazione del mondo possa vivere serenamente ed in pace. Cantiamo e camminiamo! Prego che i figli conoscano fin dall’infanzia il valore ed il significato della fede perché senza di essa il diavolo si fa forte con le sue tentazioni. Buon anno nuovo