“Non avere paura della croce”, non una croce “senza Gesù ma con Gesù inchiodato”, soffrendo “per amore di Dio e dei fratelli” queste sono le parole del Santo Padre all’Angelus perché tale sofferenza è feconda di risurrezione. “Spendere i propri talenti, le proprie energie e il proprio tempo – sottolinea – solo per salvare, custodire e realizzare sé stessi, conduce in realtà a perdersi, ossia a un’esistenza triste e sterile. Se invece viviamo per il Signore e impostiamo la nostra vita sull’amore, come ha fatto Gesù, potremo assaporare la gioia autentica. E la nostra vita non sarà sterile, sarà feconda”. Bergoglio così che “solo l’amore dà senso e felicità alla vita”.
La riflessione nasce dal brano evangelico domenicale, in cui Matteo spiega come Pietro – saputo che Gesù “a Gerusalemme dovrà patire, essere ucciso e risorgere” – rimproveri il Maestro dicendogli che tale sorte “non può accadere a Lui”. Cristo allora lo rimprovera “a sua volta”, parlando di “scandalo”, perché Pietro non pensa “secondo Dio, ma secondo gli uomini”. Da “‘pietra’ solida perché Gesù potesse costruirvi sopra la sua comunità”, l’apostolo diventa dunque “un ostacolo, una pietra, ma non per costruire, una pietra d’inciampo sulla strada del Messia”: Gesù – aggiunge il Papa – sa che Pietro e gli altri discepoli “hanno ancora molta strada da fare per diventare suoi apostoli”.
L’unica via da sguire, spiega il pontefice, per raggiungere la salvezza è prendere la Sua croce e seguirlo: “Sempre, anche oggi, la tentazione è quella di voler seguire un Cristo senza croce, anzi, di insegnare a Dio la strada giusta. Ma Gesù ci ricorda che la sua via è la via dell’amore, e non c’è vero amore senza il sacrificio di sé. Siamo chiamati a non lasciarci assorbire dalla visione di questo mondo, ma ad essere sempre più consapevoli della necessità e della fatica per noi cristiani di camminare contro-corrente e in salita”.
Gesù pronuncia poi parole che esprimono “una grande sapienza sempre valida”, perché “sfidano la mentalità e i comportamenti egocentrici”: “chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà”. Nella celebrazione dell’Eucaristia riviviamo il mistero della croce, compiendo il memoriale del Sacrificio redentore, “in cui il Figlio di Dio perde completamente Sé stesso per riceversi di nuovo dal Padre” e così ritrovare tutti noi, “che eravamo perduti”. Partecipando alla Santa Messa, conclude, “l’amore di Cristo crocifisso e risorto” diventa per noi “cibo e bevanda, perché possiamo seguire Lui nel cammino di ogni giorno, nel concreto servizio dei fratelli”.
Grazie Santo Padre per la Sua catechesi. Grazie Gesù per essere stato crocifisso anche per me! Fa che non abbia mai a distogliere gli occhi dalla tua croce affinché possa meglio sopportare la mia.
sembra che il terrorismo is può trovare dei collegamenti a locri e mi pare che la pensione facoltativa porterà all’assunzione dei giovani specializzati a rotazione continua. i giovani avranno più speranza di vita e metteranno al mondo dei figli.
ciao
Non so se la distanza pyongyang santa monica è uguale alla distanza pyongyang roma, ma a sembra che il vaticano è una sodoma giornalistica, quindi non può essere attaccata da pyongyang;
la città di lanciano è sodoma a tutti gli effetti; mi sembra che non è l’unica città d’italia ad essere stata sodoma con i miei coetanei (ho 49 anni); mi sembra che ci sia stato un massone che ha chiesto spazio alla Chiesa di Roma (si dice che GPII lo sapeva ma ha taciuto) facendo sodomizzare i bambini cattolici; mi pare che il massone del quale parlo è stato presidente del consiglio e ha odiato siena e il simbolo dei gesuiti per “colpa” della famiglia chigi (di siena) e perciò ha calunniato mps facendo rischiare il sitema bancario; ho messo “a fuoco” la mia vita parlandone apertamente: la spazzatura in prima pagina ostacola il turismo dall’estero ma c’è stato il boom dei turisti italiani che hanno riscoperto l’italia “credo” nei PELLEGRINAGGI; mi pare che trump sia più abile della merkel che a loro volta sono più abili di renzi mentre gentiloni è proprio bravo. quanto a me sono già stato crocifisso dalla retorica massonica
PER CHE DIO NOI A AMATO MOLTO, LEÍ A DATO IL SUO FIGLIO PER PERDONARÉ IL NOS TTRI PECATI, PER ESSERE CONVINTO D’HABERE LA CERTITUDINE D’HABERE UNA VITA PIENA DI SPERANZA, ETERNA VICINO A LEÍ.
BONJOUR:
DANS NOTRE BUT DE SUIVRE LE CHRIST, IL NOUS FAUT QUE LE SACRIFICE LEQUEL IL A ACCOMPLIT SUR LA CROIX, DEVIENT UNE RÉALITÉ DANS NOS VIES. “CAR DIEU NOUS A TANT AIMÉ QU’IL A DONNÉ SON FILS POUR LE PARDON DE NOS PÉCHÉS, AFIN QUE NOUS AYONS LA VIE ETERNELLE”. AMEN.