Non va bene vivere “come se mai si dovesse morire” e per questo la Chiesa, in questo periodo dell’anno liturgico ci porta proprio a meditare sulla morte, che non deve essere vista con timore: riflettere sul momento della nostra morte ci aiuta a compiere le scelte giuste durante la nostra vita.
Commentando il Vangelo di Luca, il Santo Padre ha spiegato che ogni cristiano, nella sua vita, lascia una traccia nel mondo. Una traccia, però, che è tanto più leggera quanto meno è attaccata agli insegnamenti di Gesù.
Di questo ne abbiamo una prova nelle vite dei Santi, i quali, rimangono presenti nel ricordo, nonostante siano passati secoli o millenni dalla loro morte. A differenza, invece, di tante persone che vivendo in modo superficiale, quasi non lasciano traccia nel mondo e vengono dimenticati.
Questa realtà, che è la morte, e la riflessione sulla traccia che stiamo lasciando nel mondo, ci porta diretti ad una seconda riflessione: “come sarà quel giorno in cui io sarò davanti a Gesù? Quando Lui mi domanderà sui talenti che mi ha dato, che ne ho fatto – ha detto il Vescovo di Roma – quando Lui mi chiederà come è stato il mio cuore quando è caduto il seme, come un cammino o come le spine: quelle Parabole del Regno di Dio. Come ho ricevuto la Parola? Con cuore aperto? L’ho fatta germogliare per il bene di tutti o di nascosto?”
Queste sono le domande che la Chiesa ci invita a porci in questo momento dell’anno antecedente l’Avvento: tutti saremo giudicati un giorno e questo ci deve portare a fare le scelte giuste oggi, in vista di quel giorno, “perché se tu non curi il cuore, perché il Signore sia con te e tu vivi allontanato dal Signore sempre – ha ulteriormente spiegato Bergoglio – forse c’è il pericolo, il pericolo di continuare così allontanato per l’eternità dal Signore’. È bruttissimo questo!”.
Noi cristiani, però, abbiamo una certezza: il Signore non delude mai! “Se ognuno di noi è fedele al Signore – ha concluso Papa Francesco – quando verrà la morte, diremo come Francesco ‘sorella morte, vieni’…Non ci spaventa. E quando sarà il giorno del giudizio, guarderemo il Signore: ‘Signore ho tanti peccati, ma ha cercato di essere fedele’. E il Signore è buono”.
SIN DA PICCOLA HO SEMPRE AVUTO PAURA DI MORIRE .TI AFFIDO SIGNORE QUESTA MIA PAURA TRASFORMALA CAMBIALA GUARISCIMI SIGNORE
Chi sta’ vivendo consapevolmente nel peccato fidando sul perdono ultimo di DIO, SAPPIA E RICORDI, DIO LEGGE NEL NOSTRO CUORE, NON SI FA’ INGANNARE DALLA “DIALETTICA”, PERDONA UN CUORE VERAMENTE CONTRITO DAL VEDERE, CAPIRE IL PROPRIO PECCATO, SENTE DOLORE PER QUESTO CHIEDE PERDONO E SI RAVVEDE, CONCRETAMENTE CON PAROLE E AZIONI.