Nell’Udienza Generale del 12 giugno Papa Francesco inizia la sua riflessione parlando della Legge del Popolo di Dio. “Qual è la legge del Popolo di Dio? E’ la legge dell’amore, amore a Dio e amore al prossimo”. Ma attenzione, ci dice Papa Francesco, l’amore a Dio e l’amore al prossimo vanno insieme. Non si può amare Dio senza amare il prossimo e viceversa. Non si può lodare Dio se non si accoglie “l’altro come vero fratello, superando divisioni, rivalità, incomprensioni, egoismi; le due cose vanno insieme.”
Però nella realtà del mondo che ci circonda non é così. Infatti riflette il Papa, “quando noi guardiamo sui giornali o alla tv… tante guerre fra cristiani. Come può capitare questo?” Come può il Popolo di Dio, che professa di amare il Signore poi non amare il prossimo. Ma il prossimo non é quello lontano che vediamo alla tv quando un esercito combatte con un altro, le guerre non sono solo quelle che vediamo combattute con gli eserciti; le guerre sono nella nostra vita quotidiana “nei quartieri, nei posti di lavoro, quante guerre per invidia, gelosia… anche nella stessa famiglia quante guerre interne.” Per questo il Papa ci dice che “forse tutti abbiamo simpatie e antipatie, e forse tutti noi siamo un po’ arrabbiati con qualcuno. Ma almeno diciamo al Signore: “Signore io sono arrabbiato con questo e con questa…io ti prego per lui e per lei!”, pregare per quelli con cui siamo arrabbiati é un bel passo avanti in questa legge dell’amore”
La preghiera verso le persone con cui siamo in guerra é dunque il primo passo, la prima luce accesa nel buio delle guerre. Certamente é un gesto piccolo, quasi insignificante eppure proprio Papa Francesco ci fa notare come “Se in uno stadio, in una notte buia una persona accende una luce, si intravede appena, ma se gli oltre settantamila spettatori accendono ognuno la propria luce, lo stadio si illumina.”
Per questo Papa Francesco ci dice che “La realtà a volte buia segnata dal male può cambiare, se noi per primi vi portiamo la luce del Vangelo con la nostra vita…Facciamo che la nostra vita sia una luce di Cristo, insieme porteremo la luce del Vangelo all’intera umanità”
Ecco dunque che il piccolo gesto insignificante di dire una preghiera per la persona con cui siamo arrabbiati é un primo passo verso la Legge del Popolo di Dio, che sommato a un uguale passo compiuto da tutto il popolo potrà diventare parte di quel cambiamento che la Legge dell’Amore ci impone: perché, ricorda sempre Papa Francesco, non si può amare Dio senza amare il prossimo.
L’amore si lega in modo indissolubile con le virtù caratteriali Cristiane, qual’è l’altruismo, che sfocia nel desiderio di far star bene gli altri, anche in relazione a noi stessi proprio per aumentare l’amore in comunità..Grazie Santo Padre per i tuoi infiniti spunti di riflessione.
Anch’io sono stato molto deluso da persone che mi hanno usato per guadagnare bene, ma poi mi sono chiesto: dopo avermi fatto tutto questo come si sentiranno? Un giorno ho raccontato questi fatti ad un’amica di CL e mi ha risposto che la più grande punizione che Dio dà agli uomini è il senso di colpa e devo dire che secondo me aveva ragione la mia amica. Che potevo fare? Non potendo fare niente ho pregato per loro, è stato difficile perché pregare per i miei nemici mi faceva arrabbiare e mi pesava tanto, ma siccome ho insistito a lungo alla fine ce l’ho fatta e adesso riesco a pregare per tutti loro ma senza arrabbiarmi. Non so se li ho perdonati, perché non sono in grado di dire se li ho perdonati veramente ma questo risultato appena raccolto è già qualcosa.
mi ritrovo arrabbiata,delusa,amareggiata,disgustata,per la cattiveria subita dalle persone che credevo oneste ,sincere credenti in dio,non è giusto far soffrire me per essere felici loro,il sudario non ha tasche,il denaro lo dobbiamo lasciare, aiutami signore a superare questa mia sofferenza,e aiutami a perdonare loro,tu sai leggere nei nostri cuori, aiutami ad avere un po di serenita interiore,fai capire loro cosa hanno fatto a me…..
Anche io mi ritrovo a pregare per una donna che mi ha tradita, umiliata e presa in giro e fatto soffrire. Ha un grave problema di salute, e spero, dato che ha 2 bambine, che tutto si risolva. La vita ci mette sempre alla prova. Non avrei mai creduto di dover pregare per la mia peggior nemica; questa e` la volonta` di Dio.
Sta sera mi sono arrabbiata e mi sono sentita delusa per la mancata riconoscenza da parte di amiche a cui credevo di aver dimostrato la mia amicizia con la mia disponibilità,rincasando rimuginavo analizzando la mia delusione per questo a mio parere tradimento,ho trovato la risposta nelle riflessioni del nostro grande Papa Francesco,io taccio di egoismo loro,ma mio è l’egoismo,mia è la gelosia per il loro riconoscimento a quale anch’io vorrei ambire,dicono che le amicizie si riconoscono nel bisogno,ma io ho dato e non ho ricevuto?anch’io non sono veramente loro amica,l’amore per il prossimo tuo è incondizionato(ama il prossimo tuo come te stesso)all’ora sono io che non amo e sopratutto no amo me stessa.
Papa Francesco pregherò per loro e spero che qualcuno preghi per me.
Ci sono i buoni propositi nel farlo , avvolte però basta un niente per fare tre passi indietro.L’uomo e troppo debole…! Ma forse di tutto ciò non bisogna chiedersi il perché il Signore vuole così questa e una grande strategia per non staccar si da Lui. Buona giornata da Rosa