Al termine della preghiera mariana dell’Angelus di ieri, Papa Francesco ha comunicato che chiamerà ad aiutarlo nello svolgimento della propria missione apostolica, 20 nuovi collaboratori, che verranno pertanto insigniti del titolo di cardinale: a guidare la scelta del Papa notiamo l’attenzione alle periferie e alla universalità della Chiesa.
Così, a differenza dei precedenti pontefici, Francesco ha deciso di non nominare cardinale membri della Curia romana quanto piuttosto vescovi e arcivescovi di tutti i continenti e che operano in condizioni di particolare attenzione per le periferie.
Come ha più volte precisato il Santo Padre, infatti, la nomina cardinalizia non è un avanzamento di carriera ma si tratta di una nuova missione di servizio all’interno della Chiesa universale.
Di questi venti nuovi cardinali, ben 15 saranno elettori, ovvero avranno diritto ad eleggere il Romano Pontefice, mentre 5 sono non elettori e si tratta di vescovi che si sono particolarmente “distinti per la loro carità pastorale nel servizio alla Santa Sede e alla Chiesa”.
Con queste nomine, il numero dei cardinali elettori sale oltre i canonici 120, anche se nel corso dell’anno 2015 tornerà nuovamente sotto tale tetto che per tradizione si considera massimo per effetto del superamento dei limiti di età da parte di alcuni cardinali.
Altro segno di rottura di Papa Francesco rispetto tradizioni passate è la scelta di ignorare le “sedi cardinalizie”: solitamente alcune sedi arcivescovili erano considerate “cardinalizie”, ovvero si considerava che chi ne fosse titolare avesse anche in automatico il titolo di cardinale. Con Papa Francesco non si conferma questa tradizione, mentre il Papa ha parlato espressamente di incarichi affidati per il sostegno nel servizio apostolico.
Tra i 20 cardinali, spiccano ben tre italiani: due elettori, ovvero Mons. Edoardo Menichelli, Arcivescovo di Ancona-Osimo e Mons. Francesco Montenegro, Arcivescovo di Agrigento, e un emerito, Mons. Luigi De Magistris, Arcivescovo titolare di Nova, Pro-Penitenziere Maggiore emerito.
Meraviglioso papa, umile, autentico, credibile in ogni cosa che fa! Prego sempre per te, caro Papa e che Dio perdoni chi e’ contro di te. Ma tu rallegrati perche’ anche in questo somigli a Gesu’. Ti voglio bene
Abbiamo bisogno di autentici pastori perché il gregge deve moltiplicarsi e crescere nella fede. Con veri pastori non solo parolai , che parlano bene: e non danno esempio con la loro vita di consacrati. L’esempio vale più di qualsiasi parola per far crescere il gregge affidato.” Papa Francesco ti voglio bene vero autentico pastore di tutto il gregge”.
C’è bisogno d’innovazione positiva per scuotere il torpore incallito di determinate “armonie” di potere. La globalizzazione va intesa come equilibrio di correttezza e non di convenienze personalizzate.
Grazie Papa Francesco per la Tua iniziativa. Che Dio Ti sostenga per il bene e la pace dell’umanità intera..
Anche la chiesa ha bisogno di riforme.
Papa francesco si comporta come si sarebbe comportato Gesù, se fosse apparso ai nostri giorni.
Il suo coraggio e la sua apertura verso tutti è d’esempio ai cristiani credenti e a quelli non-credenti che vedono in lui finalmente una persona che viene incontro alle difficoltà ed ai problemi dell’Uomo contemporaneo.
Come avrebbe fatto Gesù!
Una meravigliosa decisione Papa Francesco, da cui tanti tanti esseri umani potranno ricevere del bene. La sento come se fosse stata tolta una forza implacabile di ostruzionismo alla vicinanza a Dio, a Gesù, alla Madonnina, per tanti esseri umani. E ora viene data a ogni cristiano la possibilità di crescere nella sua umanità e nella sua spiritualità con umiltà, come sua scelta responsabile Sapendo che se tende concretamente una mano c’è qualcuno,a prescindere da Mons.Vesc.Arci.Card., pronto ad aiutarlo con la misericordia e l’Amore celeste, ad accoglierlo nell’abbraccio di Dio. Che grande grazie ancora a Lei Papa Francesco !
E’ sempre una gioia apprendere le innovazioni, apportate da Papa Francesco e che sono segno di rottura ai tradizionali incarichi nell’organico della nostra Chiesa…perchè questo “profumo di novità” ci fa sentire partecipi del forte pulsare dell’amore di Dio, nel cuore di questo Pontefice. E’ una presenza viva, generosa, che ricalca i sentimenti evangelici e che apre tutti i cuori ad una speranza, che rende più facilmente recettibile, agli esseri umani, il bussare paziente di Gesù, alla porta di ogni cuore. La fiducia, l’umiltà e la fede…nell’accettare con gioia queste novità, ispirate dallo Spirito Santo, renderanno sempre più unito e gioioso il popolo di Dio, alla luce di un Vangelo che si rivela sempre più, medicina per ogni anima.
Novità apprezzabile…….questo Papa fa quello che dice e che pensa giusto!