Papa Francesco durante la consueta riflessione in occasione dell’Udienza Generale del Mercoledì in Piazza San Pietro ha invitato i fedeli presenti a riscoprire nel perdono un vero e proprio tesoro, un dono che Dio ci ha donato: “ogni gesto di perdono ripara la casa dalle crepe e rinsalda le sue mura” – ha sottolineato Bergoglio – “Non si può vivere senza perdonarsi … o almeno non si può vivere bene, specialmente in famiglia”.
Premettendo che il Santo Padre sta ancora meditando sul testo finale che il Sinodo dei Vescovi sulla Famiglia tenutosi a Roma nel mese passato, il Vescovo di Roma ha voluto oggi concentrare la propria catechesi sulla famiglia come luogo nel quale imparare a vivere il dono e il perdono reciproco, senza il quale nessun amore può essere duraturo.
Questo è quanto preghiamo sempre nel Padre Nostro: “Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori.” Non si può vivere senza perdonare, o almeno non può vivere bene, soprattutto in famiglia. Ogni giorno in un modo o nell’altro ci facciamo del male. Ma quello che ci viene chiesto è guarire immediatamente le ferite che abbiamo causato e ripristinare i legami che sono stati danneggiati. Se aspettiamo troppo a lungo, tutto è più difficile. E c’è un semplice rimedio: non lasciare che il giornata termini senza scusarsi, senza fare la pace, tra i genitori, tra genitori e figli, e anche tra fratelli. E questo non richiede un grande discorso, basta una carezza ed è fatto. In questo modo il matrimonio e la famiglia si trasformano in una casa più forte, resistente ai nostri piccoli e grandi misfatti.
Il Sinodo ha visto nella capacità di perdonare e perdonarsi non solo un modo per evitare divisioni nella famiglia, ma anche un contributo alla società, affinché sia meno cattiva e meno crudele. Certo, le famiglie cristiane possono fare molto per la società e la Chiesa. Per questo spero che durante il Giubileo Straordinario della Misericordia, le famiglie riscoprano il tesoro del perdono reciproco.
Queridos hermanos y hermanas:
La Asamblea del Sínodo de los Obispos ha terminado hace poco y me ha entregado un texto, que aún debo meditar. Pero, entretanto, la vida continúa, sobre todo la vida de las familias.
Hoy quisiera centrarme en la familia como ámbito para aprender a vivir el don y el perdón recíproco, sin el cual ningún amor puede ser duradero. Lo rezamos siempre en el Padre Nuestro: «Perdona nuestras ofensas, como también nosotros perdonamos a los que nos ofenden». No se puede vivir sin perdonarse, o al menos no se puede vivir bien, especialmente en familia. Todos los días de una u otra manera nos hacemos daño. Pero lo que se nos pide es curar inmediatamente las heridas que nos causamos y restaurar los vínculos que se han dañado. Si esperamos demasiado, todo es más difícil. Y hay un remedio muy simple: no dejar que termine el día sin pedir disculpas, sin hacer las paces, de los padres entre sí y de los padres con los hijos, también entre los hermanos. Y para esto no hace falta un gran discurso, basta una palmada y ya está. De esta manera el matrimonio y la familia se hacen una casa más sólida, resistente a nuestras pequeñas y grandes fechorías.
El Sínodo ha visto en la capacidad de perdonar y perdonarse no sólo una manera de evitar las divisiones en familia, sino también una aportación a la sociedad, para que sea menos mala y menos cruel. Ciertamente, las familias cristianas pueden hacer mucho por la sociedad y por la Iglesia. Por eso deseo que en el Jubileo Extraordinario de la Misericordia las familias descubran de nuevo el tesoro del perdón recíproco.
i nemici della chiesa possono fare quello che vogliono,ma dietro c’è Gesù, nessuno può illudersi di lottare o sconfiggere DIO. solo satana e i suoi servi schifosi,bavosi e sottomessi come cani al guinzaglio ,si possono illudere di vincere.se sapessero solo l’1% della potenza di Dio,questi scemi-demoniaci, si butterebbero imediatamente a mare con appeso al collo una pietra pesantissima. perciò caro Papa dormi sonni tranquili e nello stesso momento come dice Gesù “siate puri come una colomba e astuti come il serpente.”
E tutto deve lievitare nel silenzio, per non disturbare sodalizi opportunistici ed iniqui, anche se tutto si svolge sotto gli occhi e la disapprovazione di chiunque (siamo proprio di fronte alla parrocchia e tutto è spettacolarmente visibile!).
Il Perdono? E’ un elemento di disturbo per chi vuole nascondere la realtà rivelatrice dei propri egoismi ed incoerenze.
Papa Francesco sa usare il PC. Legga personalmente e intervenga sui pastori smarriti che fanno deviare il gregge.
“il perdono ripara la casa dalle crepe e rinsalda le sue mura”
Io ci sto morendo tra crepe gocciolanti e strutture fatiscienti, nell’indifferenza di responsabili e di chi è preposto ad intevnire con provvedimenti di tutela per i soccombenti e d’ingiunzione nei confronti di chi cagiona tanto, pur istituzionalmente “certificato”, sfacelo
Chi è in preda al Male, non vuole il perdono, che addirittura lo infastidisce, ma ambisce a rimanere saldo nel proprio, avido egoismo e ciò fa tanto più male in quanto radicato e irrisolvibile proprio in chi, fruisce di lauti compensi. predicando ufficialmente il contrario, in perenne strumentaizzazione della parola di Dio.
Poteri e opulenze accecano e disdegnano ogni valore umano e morale, inducendo a distruggere ed annietare chi opera per giustizia e verità e tali moventi non conoscono limiti.
Questi ostentati “monsignori” impastati nella più spicciola e vistosa “politica”, si rivoltano contro tutti, pur di convalidare i propri profitti e non risparmiano nessuno, NEMMENO IL PAPA.
Se Dio non interviene è la fine.
GESU’ disse alla Maddalena; ti sono rimessi i tuoi peccati, vai e non peccare piu’.—ovviamente GESU’ si riferiva a quelli rimessi, almeno quelli di cui si e’ presa consapevolezza, non ripeterli, cosi si riesce a perdonare e a non allontanarci per non continuare a essere feriti dalle cause ripetitive che feriscono e creano dolore.——Una donna mi disse che lei non sbagliava mai!? con questa convinzione e’ stata una zizzania per tante persone, con la lingua ha fatto odiare tante belle persone che si impegnavano a fare del bene, e l’ha lasciata in eredita’ alla figlia che l’ha assistita fino alla morte, anche lei e’ convinta di non sbagliare mai.–Perdonare si, ma’ stando lontano e pregando che comprenda che GESU’ disse che siamo tutti peccatori, se lo neghiamo il peccato grande che facciamo e far passare per bugiardo GESU’.—-Ivana Barbonetti.
Papa Francesco continua a insegnarci la Verita’ della vita e cio’
che rende la vita un dono di cui provar Gratitudine… di cio’ che
Egli afferma non si puo’ farne a meno, ne’ tantameno fare come
se non fosse stato detto… sovente piu’ di 2000 anni fa!
La strada del perdono!!