Pace, ecumenismo, globalizzazione sono alcuni dei temi toccati da Papa Francesco durante il primo giorno di Viaggio Apostolico in Georgia: il Santo Padre, nel recarsi in visita “come pellegrino e amico” presso la comunità cristiana fondata dall’Apostolo Andrea, fratello di Pietro, ha sottolineato come il cammino per l’unione, seppur nelle difficoltà, continui e proprio l’abbraccio tra con il Catholicos e Patriarca di tutta la Georgia Ilia II è suggello di ciò.
Al suo arrivo il Papa, dopo la cerimonia di benvenuto ha incontrato, nel Cortile del Palazzo Presidenziale a Tbilisi, le autorità civili e il corpo diplomatico. A questi il Vescovo di Roma ha rivolto un discorso nel quale ha indicato la Georgia come un ponte naturale tra Europa ed Asia, una cerniera di comunicazione tra popoli, esempio di come la cultura del rispetto reciproco possa fare convivere tra di loro differenti anime religiose.
La Georgia, dunque, ci insegna, ha detto il Santo Padre, che “qualsiasi distinzione di carattere etnico, linguistico, politico o religioso, lungi dall’essere usata come pretesto per trasformare le divergenze in conflitti e i conflitti in interminabili tragedie, può e deve essere per tutti sorgente di arricchimento reciproco a vantaggio del bene comune“.
Così anche nel successivo incontro con il Catholicos e Patriarca di tutta la Georgia Ilia II, Francesco ha sottolineato come negli ultimi anni “si sono potuti rinforzare i significativi legami, presenti tra noi fin dai primi secoli del cristianesimo“. Tuttavia i passi profusi in tal senso non sono ancora sufficienti e “di fronte a un mondo assetato di misericordia, di unità e di pace, ci chiede che quei vincoli tra noi ricevano nuovo slancio, rinnovato fervore, di cui il bacio della pace e il nostro abbraccio fraterno sono già un segno eloquente“.
“La Chiesa Ortodossa di Georgia, radicata nella predicazione apostolica, in particolare nella figura dell’Apostolo Andrea, e la Chiesa di Roma, fondata sul martirio dell’Apostolo Pietro, hanno così la grazia di rinnovare oggi, in nome di Cristo e a sua gloria, la bellezza della fraternità apostolica. – ha espresso il Vescovo di Roma – Pietro e Andrea erano infatti fratelli: Gesù li chiamò a lasciare le reti e a diventare, insieme, pescatori di uomini. Carissimo Fratello, lasciamoci guardare nuovamente dal Signore Gesù, lasciamoci attirare ancora dal suo invito a lasciare ciò che ci trattiene dall’essere insieme annunciatori della sua presenza“.
La prima giornata di Viaggio Apostolico in Georgia si è conclusa con la visita della Chiesa Cattolica Caldea di S. Simone Bar Sabbae, sempre a Tbilisi, dove il Santo Padre ha recitato la bellissima preghiera, che vi proponiamo in seguito.