“Abbiamo visto quanto è potente la preghiera!“. Con queste parole Papa Francesco nel cuore dell’ del giorno di Natale aveva espresso la propria speranza per un futuro diverso in Siria: proprio oggi è giunta la prima risposta ufficiale dal Governo siriano con una lettera indirizzata a Papa Francesco.
Anche io ripeto a tutti voi, come gli angeli ai pastori: “non temete”!
“Anche io – ha detto Papa Francesco nel corso dell’omelia della notte di Natale – ripeto a tutti voi, come gli angeli ai pastori, ‘non temete’“. E’ bello ascoltare nuovamente a distanza di qualche giorno questo continuo invito del Pontefice a non temere: non temere la tenerezza, non temere le carezze, non temere la Misericordia.
L’immagine del Natale fiabesca e sdolcinata nel Vangelo non esiste!
“L’immagine fiabesca e sdolcinata del Natale nel Vangelo non esiste!” con queste parole, pronunciate durante l’Angelus in occasione della Festa di Santo Stefano Protomartire, Papa Francesco prende le distanze da quello che lo spirito del mondo ha costruito sul Natale.
Lasciamoci commuovere dalla bontà di Dio
La tenerezza di Dio è stata al centro di questi primi mesi di pontificato di Papa Francesco e anche nel messaggio , come nella messa di inaugurazione del pontificato, il Pontefice ha ribadito che non dobbiamo avere paura della tenerezza di Dio.
Maranatha, ripetiamo questa preghiera mentre accompagniamo la Madonna
Dobbiamo prendere esempio da Maria e fare posto a Gesù che viene: nella festa di Natale spesso rumorosa infatti la cosa più difficile è ormai riuscire a creare quello spazio di silenzio che è necessario per accogliere il Signore che viene per salvare l’uomo.
Che la nostra anima sia, in questi giorni, vigilante nell’attesa!
Ci sono tre momenti in cui il Signore viene sulla terra, spiega Papa Francesco nella consueta riflessione mattutina in Santa Marta: due di questi li conosciamo bene e sono il giorno della nascita di Gesù e il giorno del giudizio finale. Tuttavia vi è un altro momento nel quale il Signore viene sulla terra e che tendiamo a tralasciare.
Accettando il disegno di Dio ciascuno trova se stesso, al di là di sé.
Nell’ odierno Papa Francesco nuovamente ci invita a riflettere su come i progetti che il Signore traccia per noi possano essere differenti da quanto avremmo voluto per noi stessi tanto che a volte risulta difficile accettare questi cambiamenti come lo fu per Giuseppe, futuro sposto di Maria.
Dobbiamo custodire il silenzio per non perdere il mistero di Dio
Il silenzio custodisce il mistero del cammino dell’uomo con Dio. Questa stupenda verità è stata espressa ieri da Papa Francesco durante la consueta riflessione mattutina in Santa Marta.
Lo scandalo della Croce nasce dalla libertà dello Spirito Santo
Bisogna essere in grado di accettare che non sempre la volontà del Signore è come noi la vorremmo o come ce la immaginiamo: la storia ci dimostra anzi che il più delle volte il Popolo di Dio al mostrarsi della volontà del Signore ha reagito disconoscendola.
L’umiltà è necessaria per ricevere la grazia di dare frutto e vita
Come l’intervento di Dio può cambiare la nostra vita e come chiedere questo aiuto al Signore: questi i due temi conduttori della consueta riflessione mattutina che Papa Francesco ha svolto in Casa Santa Marta. Il Signore può cambiare le nostre vite ma perché avvenga questo dobbiamo essere umili: senza umiltà non riceveremo la grazia di dare frutto e dare vita.
Non si può amare Dio se prima non si ama chi ci sta accanto
Nell’, Papa Francesco ci invita a vedere il Natale come la massima espressione della fiducia che Dio ha nell’uomo tanto da farsi Egli stesso uomo, “abbassandosi” per divenire uno di noi. Questo esempio ci insegna che per seguire le orme di Dio dobbiamo anche noi abbassarci a servire i fratelli, particolarmente i più vulnerabili poiché non si può amare Dio…