Si incomincia a costruire la pace e la giustizia partendo dalle proprie case: è questo uno dei passaggi più emozionanti del primo Angelus Domini del 2014 di Papa Francesco nel quale ha toccato i temi della pace e della fratellanza.
Te Deum 2013: Come abbiamo vissuto il tempo che Lui ci ha donato?
L’ultima riflessione dell’anno 2013 di Papa Francesco è stata quella espressa in occasione dei Vespri per la Solennità di Maria Santissima Madre di Dio e il Te Deum: il Pontefice ha focalizzato l’attenzione su come trascorra il tempo nell’ottica biblica nonché in un emozionante parallelo tra Roma e il mondo.
“Permesso, Grazie, Scusa” sono parole necessarie perché regni pace e gioia
Torniamo a parlare dell’ultimo Angelus di Papa Francesco, focalizzando oggi la nostra attenzione nella seconda parte di questo: la santa Famiglia come modello per le famiglie del nostro secolo, all’insegna delle tre parole chiave per vivere appieno la famiglia “permesso, grazie, scusa“.
Pensiamo al dramma dei migranti e rifugiati rifiutati e sfruttati
Nell’ Papa Francesco ha voluto porre l’accento sulla condizione di migranti della famiglia di Gesù, ricordando come Gesù stesso, San Giuseppe e la Madonna furono costretti a fuggire in Egitto per salvare il figlio dalle persecuzioni di Erode, esattamente come “milioni di famiglie oggi sperimentano la condizione drammatica dei profughi. Anche Gesù e la sua famiglia hanno sperimentato questa difficoltà“.
Siria: Assad scrive a Papa Francesco! Abbiamo visto quanto è potente la preghiera!
“Abbiamo visto quanto è potente la preghiera!“. Con queste parole Papa Francesco nel cuore dell’ del giorno di Natale aveva espresso la propria speranza per un futuro diverso in Siria: proprio oggi è giunta la prima risposta ufficiale dal Governo siriano con una lettera indirizzata a Papa Francesco.
Anche io ripeto a tutti voi, come gli angeli ai pastori: “non temete”!
“Anche io – ha detto Papa Francesco nel corso dell’omelia della notte di Natale – ripeto a tutti voi, come gli angeli ai pastori, ‘non temete’“. E’ bello ascoltare nuovamente a distanza di qualche giorno questo continuo invito del Pontefice a non temere: non temere la tenerezza, non temere le carezze, non temere la Misericordia.
L’immagine del Natale fiabesca e sdolcinata nel Vangelo non esiste!
“L’immagine fiabesca e sdolcinata del Natale nel Vangelo non esiste!” con queste parole, pronunciate durante l’Angelus in occasione della Festa di Santo Stefano Protomartire, Papa Francesco prende le distanze da quello che lo spirito del mondo ha costruito sul Natale.
Lasciamoci commuovere dalla bontà di Dio
La tenerezza di Dio è stata al centro di questi primi mesi di pontificato di Papa Francesco e anche nel messaggio , come nella messa di inaugurazione del pontificato, il Pontefice ha ribadito che non dobbiamo avere paura della tenerezza di Dio.
Maranatha, ripetiamo questa preghiera mentre accompagniamo la Madonna
Dobbiamo prendere esempio da Maria e fare posto a Gesù che viene: nella festa di Natale spesso rumorosa infatti la cosa più difficile è ormai riuscire a creare quello spazio di silenzio che è necessario per accogliere il Signore che viene per salvare l’uomo.
Che la nostra anima sia, in questi giorni, vigilante nell’attesa!
Ci sono tre momenti in cui il Signore viene sulla terra, spiega Papa Francesco nella consueta riflessione mattutina in Santa Marta: due di questi li conosciamo bene e sono il giorno della nascita di Gesù e il giorno del giudizio finale. Tuttavia vi è un altro momento nel quale il Signore viene sulla terra e che tendiamo a tralasciare.
Accettando il disegno di Dio ciascuno trova se stesso, al di là di sé.
Nell’ odierno Papa Francesco nuovamente ci invita a riflettere su come i progetti che il Signore traccia per noi possano essere differenti da quanto avremmo voluto per noi stessi tanto che a volte risulta difficile accettare questi cambiamenti come lo fu per Giuseppe, futuro sposto di Maria.