In una toccante celebrazione nella storica piazza San Marco di Venezia, Papa Francesco ha richiamato i fedeli alla profonda simbologia della Santa Messa, focalizzando l’attenzione sul legame vitale con Gesù Cristo. Nel suo discorso, il Pontefice ha enfatizzato il concetto di permanenza in Cristo come fondamentale per la vita spirituale e la fecondità dei credenti.
Il Papa ha citato le parole di Gesù nell’Ultima Cena, in cui il Salvatore esorta i suoi discepoli a “rimanere” in Lui, paragonando tale stretta unione alla relazione tra tralci e vite. Questa metafora biblica, nota al popolo già dai tempi antichi, richiama l’immagine della vigna curata da Dio, in cui il legame con il Divino produce frutti di amore e giustizia. Tuttavia, Papa Francesco ha anche messo in guardia dal pericolo di spezzare questo legame, poiché ciò potrebbe portare all’aridità spirituale e alla mancanza di fruttuosità nella vita dei credenti.
La scelta di Venezia come luogo per questa messa ha un significato particolare, considerando la lunga storia della città legata alla coltivazione delle vigne e alla produzione del vino. Papa Francesco ha sottolineato che, proprio come Venezia è intimamente connessa alle sue acque, così i credenti sono immersi nell’amore di Dio, rigenerati nel Battesimo e rinati a una nuova vita spirituale.
Il Pontefice ha richiamato l’attenzione sulle sfide che affronta la città lagunare, dall’instabilità causata dai cambiamenti climatici alle questioni legate al turismo e alla fragilità delle relazioni sociali. Tuttavia, ha esortato i cristiani a rispondere a queste sfide rimanendo uniti a Cristo e portando i frutti del Vangelo nella società: frutti di giustizia, pace, solidarietà e cura per l’ambiente e per l’umanità.
Concludendo il suo messaggio, Papa Francesco ha invitato i presenti a trasformare le loro comunità in luoghi di accoglienza e inclusione, ispirandosi al modello di Venezia come terra di incontro e scambio culturale, ma anche come simbolo di fratellanza e cura per la casa comune.