La piccola comunità cattolica che vive nella striscia di Gaza è accompagnata dalle preghiere del Vescovo di Roma in questi difficili momenti: è stato Papa Francesco stesso a comunicarlo al parroco di Gaza, Jorge Hernandez, in una telefonata poco prima che l’esercito israeliano iniziasse l’offensiva via terra.
Il messaggio che il Pontefice ha inviato alla piccola comunità cattolica, per mezzo del loro parroco, è stato molto breve ma estremamente eloquente: «Caro Fratello, ho ricevuto notizie attraverso il padre Mario Cornioli. – ha detto Papa Francesco al telefono – Sono vicino a voi, alle suore e a tutta la comunità cattolica».
La parrocchia della Sacra Famiglia di Gaza, infatti, oltre ai fedeli si compone di alcune suore di Madre Teresa che seguono 28 bambini disabili e nove anziane, da loro accuditi, e che si sono trasferite a vivere dall’inizio delle operazioni militari israeliane nella parrocchia stessa.
«Vi accompagno con la mia preghiera e con la mia vicinanza – ha quindi continuato il Santo Padre nel suo messaggio telefonico – Che Gesù vi benedica e la Vergine Santa vi custodisca. Un abbraccio. Fraternamente. Francesco».
A Gaza vivono circa duecento cattolici, i quali neanche a dirlo stanno vivendo questi momenti in una condizione angosciosa, come tutti gli altri abitanti della Striscia, del resto.
Proprio l’altro giorno, inoltre, esattamente mercoledì pomeriggio, tre razzi hanno distrutto una casa di fronte alla parrocchia della Sacra Famiglia: questo per rendere l’idea di quanto la guerra sia vicina a questi nostri fratelli nella fede.
La situazione di Gaza è molto particolare: a Gaza non ci sono rifugi e non suona la sirena di allarme prima che arrivino le bombe, fanno sapere Padre Jorge e le suore di Madre Teresa, motivo per il quale anche il campo estivo che doveva iniziare questi giorni e cui dovevano partecipare i bambini della comunità cristiana di Gaza era stato annullato preferendo lasciare i ragazzi nelle proprie case anche se – precisano i religiosi – quelle stesse case potrebbero essere da un momento all’altro le loro tombe.
«Tutti i bambini sono terrorizzati, si fanno addosso i vari bisogni e piangono quasi tutto il giorno – ha scritto Mario Cornioli, sacerdote a Beit Jala – Non oso pensare se questo pianto arriverà alle orecchie di Dio cosa potrà succedere».
Uniamoci in perenne preghiera affinché questo massacro termini al più presto. O DIO aiuta questi innocenti….ed aiuta a ritrovare la capacità di chi può a terminare la guerra. EVVIVA LA PACE.
Sia tutto il mondo con Papa Francesco ……….proprio come due mani giunte in preghiera……
La Mamma Celeste estenda il suo manto
Me uno a todos vós que clamam a Misericórdia e Proteção de Deus e de
Nossa Mãe, valei em socorrer os Filhos teus, quanta dor medo e terror
que os perseguem,com a força e o poder Deus lançai sobe os malfeitores
uma chaga de dor e através do Espirito Santo,os Anjos do Senhor acampe
ao redor dos que sofrem livrando de toda maldade.
Meu Senhor e Meu Deus eu sei que tudo podes através da vossa misericórdia,Ouve este meu clamor em favor dos meus e nossos irmãos
que sofrem dai fim a esta guerra monstruosa,velai, cuidai deles pois são teus Filhos amados,Mãe por Favor vá adiante com seu Exercito de Anjos dai calma e Paz acredito Obrigada Amo-vós.Amém Papa Francisco
me uno a todos vós sem cansaço para que a paz reine sobre todos nós,sua benção. amém
Tutti siamo uniti in preghiera per questi cristiani e i piccoli puri di cuore agli occhi di Dio.. Unità a Papa Francesco affidiamoli alla madonna di medjugorie …. Veni sante spiritus veni per maria
Caro Papa Francesco,anche noi offriamo preghiere.Tutti uniti in un grido Universale che sale dritto dritto al Signore,affinché converta i cuori di chi non ha pace e difenda l’innocenza dei bambini e la fragilità degli anziani.
Davide abbattè il gigante Golia,correggo il mio post precedente…lapsus? Scusate 🙂
è chiaro il fatto che più si avvicina al Signore con la preghiera il demonio si incattivisce sempre di più. Se osservate bene in tutte le volte ci si propone in buone propositi , c’è sempre la parte opposto che si contra oppone e fa resistenza e noi come trulli ci cadiamo nella tentazione.
pensateci un attimo così succede pure con noi stessi,quando si decide di fare una cosa buona pare in un amen si presentano tutti ostacoli, ma ho sperimentato se si tiene fermo l’obbiettivo i ostacoli non possono fare niente, anzi per quello che so’ io il Signore ci viene incontro in un modo che tanto meno ci si aspetti e la cosa diventa più facile di quanto si pensi.
L’ho già detto da qualche parte se la preghiera è preso nel modo giusto con la sua importanza nel vero senso della parola, può tutto. perchè non crederci?
Papa Francesco mi unisco a te con la preghiera per la pace. Che DIO illumini questi fratelli mussulmani e ebrei , che stanno perdendo i momenti preziosi, che si portano dietro discordie oramai da millenni e non sanno che è proprio l’ uomo ad immagine di Dio può dare fine a tutto ciò . Dov’ è andato finire quel commando? che tutto potrebbe essere così semplice che sulla terra c’è posto per tutti e non ci dovrebbero essere i padroni. Perchè non siamo nemmeno padroni della nostra vita e si vuole essere padroni di questa terra?!…..
A mo di lezione di vita ho imparato una cosa , quando uno voglia padroneggiare qualcuno ,se si esamina ha fondo si scoprirà che c’è una laguna nella propria vita che non riesce colmare, cioè insicurezza. Buonanotte che DIO ci lascia la sua benedizione! Sara
Santo Padre, possiamo farcela? Dimmi di sì, Ti prego. Credevo non dovesse più succedere dopo la giornata di preghiera congiunta in cui Israele si è impegnato a lavorare per la pace. Come possiamo accettare questa dolorosissima situazione? E poi non c’è proporzione tra le azioni delle parti. Sono decenni che tutto questo si ripete. Credo nella forza della preghiera e invoco lo Spirito Santo x far cessare questo massacro, come Golia riuscì ad abbattere il gigante. A volte mi scoraggio, ma restiamo uniti nella preghiera.Grazie 🙂 Vincenza