All’Angelus del 13 ottobre 2024, Papa Francesco rifletté sul Vangelo del giorno, tratto da Marco 10,17-30, che narra l’incontro tra Gesù e un giovane ricco. Quest’ultimo, desideroso di ereditare la vita eterna, chiese a Gesù cosa dovesse fare per ottenerla. Quando il Signore gli suggerì di rinunciare alle sue ricchezze e seguirlo, l’uomo, triste, si allontanò, poiché possedeva molti beni.
Papa Francesco sottolineò i due movimenti del giovane: “Prima corre incontro, e poi se ne va triste”, simboli di un’anima inquieta, spinta da un sincero desiderio di felicità, ma anche frenata dall’attaccamento ai beni materiali.
Il Papa spiegò che il giovane ricco era alla ricerca di una vita più appagante e piena di significato. Sebbene il suo desiderio fosse sincero, non ebbe il coraggio di accogliere l’invito di Gesù: “rischiare l’amore”, ovvero rinunciare a ciò che possedeva per condividerlo con i poveri. Questo rischio implica “spogliarci di noi stessi e delle nostre false sicurezze”, affinché possiamo riscoprire il vero tesoro della vita: l’amore di Dio.
Il Pontefice invitò tutti a chiedersi a cosa sia realmente attaccato il proprio cuore e a condividere con i più bisognosi. Proseguì con un appello a favore della pace in Medio Oriente, preoccupato per la situazione in Palestina, Israele, e Libano. “La guerra è un’illusione, è una sconfitta”, disse, chiedendo un immediato cessate il fuoco e sollecitando il dialogo per risolvere i conflitti.
Infine, il Papa invitò a pregare per altre regioni in crisi, tra cui Haiti, l’Ucraina e il Myanmar, chiedendo un impegno globale per la pace.