Riflessioni di Papa Francesco

Papa Francesco all’Udienza Generale: il Battesimo è una rinascita.

 

Papa Francesco all’Udienza Generale: I cinquanta giorni del tempo liturgico pasquale servono per riflettere sulla vita cristiana che è la vita che proviene da Cristo stesso. Siamo, infatti, cristiani nella misura in cui lasciamo vivere Gesù Cristo in noi. E dal Battesimo iniziamo a ravvivare questa coscienza che ha acceso in noi la vita cristiana. Questo è il Battesimo. La Pasqua di Cristo ci raggiunge attraverso il Battesimo per trasformarci a sua immagine. Il Battesimo è il «fondamento di tutta la vita cristiana».

“Battezzare” dal greco “immergere”, il bagno con l’acqua è un rito comune a varie credenze per esprimere il passaggio da una condizione a un’altra, segno di purificazione per un nuovo inizio. Il corpo è immerso nell’acqua, ma è l’anima ad essere immersa in Cristo per ricevere il perdono dal peccato e risplendere di luce divina. In virtù dello Spirito Santo, il Battesimo ci immerge nella morte e risurrezione del Signore, affogando nel fonte battesimale l’uomo vecchio, dominato dal peccato che divide da Dio. In Lui, tutti i figli di Adamo sono chiamati a vita nuova. Il Battesimo, cioè, è una rinascita.

Ricordiamo le ultime parole del Risorto agli Apostoli; sono un mandato preciso: «Andate e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo». Attraverso il lavacro battesimale, chi crede in Cristo viene immerso nella vita stessa della Trinità.

Non è infatti un’acqua qualsiasi quella del Battesimo, ma l’acqua su cui è invocato lo Spirito che «dà la vita». Pensiamo a ciò che Gesù disse a Nicodemo per spiegargli la nascita alla vita divina: «Se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è spirito». Perciò il Battesimo è chiamato anche “rigenerazione”: crediamo che Dio ci ha salvati «per la sua misericordia, con un’acqua che rigenera e rinnova nello Spirito».

Il Battesimo è perciò segno efficace di rinascita, per camminare in novità di vita. Lo ricorda san Paolo ai cristiani di Roma: «Non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte? Per mezzo del battesimo dunque siamo stati sepolti insieme a lui nella morte affinché, come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova».

Immergendoci in Cristo, il Battesimo ci rende anche membra del suo Corpo, che è la Chiesa, e partecipi della sua missione nel mondo. La vitalità che scaturisce dal fonte battesimale è illustrata da queste parole di Gesù: «Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto». Una stessa vita, quella dello Spirito Santo, scorre dal Cristo ai battezzati, unendoli in un solo Corpo, crismato dalla santa unzione e alimentato alla mensa eucaristica.

Il Battesimo permette a Cristo di vivere in noi e a noi di vivere uniti a Lui, per collaborare nella Chiesa, ciascuno secondo la propria condizione, alla trasformazione del mondo. Ricevuto una sola volta, il lavacro battesimale illumina tutta la nostra vita, guidando i nostri passi fino alla Gerusalemme del Cielo. C’è un prima e un dopo il Battesimo. Il Sacramento suppone un cammino di fede, che chiamiamo catecumenato, evidente quando è un adulto a chiedere il Battesimo. Ma anche i bambini, fin dall’antichità, sono battezzati nella fede dei genitori. Ma perché battezzare un bambino che non capisce? Speriamo che cresca, che capisca e sia lui stesso a chiedere il Battesimo. Questo significa non avere fiducia nello Spirito Santo, perché quando noi battezziamo un bambino, in quel bambino entra lo Spirito Santo, e lo Spirito Santo fa crescere in quel bambino, da bambino, delle virtù cristiane che poi fioriranno. Ma come accade per un seme pieno di vita, questo dono attecchisce e porta frutto in un terreno alimentato dalla fede. Le promesse battesimali che ogni anno rinnoviamo nella Veglia Pasquale devono essere ravvivate ogni giorno affinché il Battesimo “cristifichi”: non dobbiamo avere paura di questa parola; il Battesimo ci “cristifica”, chi ha ricevuto il Battesimo e va “cristificato”, assomiglia a Cristo, si trasforma in Cristo e lo rende davvero un altro Cristo.

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