Libertà e capacità di amare sono strettamente correlate tra di loro, tanto è che quando non si è liberi non si riesce ad amare: è questo il cuore dell’omelia del mattino di Papa Francesco di oggi 9 gennaio 2015.
Il Pontefice, prendendo spunto dalla Prima Lettura del giorno (1 Gv 4, 11-18) ha sottolineato come tutti ci troviamo a fronteggiare la tentazione di “fare un mondo in se stesso, chiuso. In se stesso, nella sua comunità o nella sua parrocchia, ma sempre chiusura“.
Questa tentazione non nasce da un solo fattore ma può scaturire da “tante cose: ma pensiamo all’orgoglio, alla sufficienza, pensare che io sono meglio degli altri, anche alla vanità, no? – ha detto Francesco – Ci sono l’uomo e la donna-specchio, che sono chiusi in se stessi per guardare se stessi continuamente, no?“
Si tratta, ha precisato il Santo Padre, di un atteggiamento di “narcisimo religioso“, segno che queste persone “hanno il cuore duro, perché sono chiusi, non sono aperti. E cercano di difendersi con questi muri che fanno intorno a sé“.
Il cristiano deve invece cercare di superare questa insicurezza, al posto di costruire barriere deve costruire ponti e aprirsi agli altri, poiché “il cuore, quando si indurisce, non è libero e se non è libero è perché non ama: così finiva Giovanni apostolo nella prima Lettura. – ha commentato il Vescovo di Roma – L’amore perfetto scaccia il timore: nell’amore non c’è timore, perché il timore suppone un castigo e chi teme non è perfetto nell’amore. Non è libero“.
Per spiegare questo passaggio, pensiamo all’atteggiamento di chi ha “sempre ha il timore che succeda qualcosa di doloroso, di triste, che mi faccia andare male nella vita o rischiare la salvezza eterna… Ma tante immaginazioni, perché non ama. Chi non ama non è libero“.
Chi ci insegna ad amare? – si è quindi chiesto il Pontefice: è lo Spirito Santo, “soltanto lo Spirito Santo è capace di scacciare, di rompere questa durezza del cuore e fare un cuore…“Docile”. Docile al Signore. Docile alla libertà dell’amore“.
“Tu puoi fare mille corsi di catechesi, mille corsi di spiritualità, mille corsi di yoga, zen e tutte queste cose – ha quindi concluso Bergoglio sottolinendo l’importanza di essere docili allo Spirito Santo e lasciarsi guidare da Lui – Ma tutto questo non sarà mai capace di darti la libertà di figlio. Soltanto è lo Spirito Santo che muove il tuo cuore per dire ‘Padre’“.
PAPA FRANCESCO CI PREPARA DAVVERO ALL’ ARRIVO NUOVAMENTE DELLO SPIRITO DI DIO DIVENTATO ” IL CRISTO “…..SEGUIAMOLO E PREGHIAMO LO SPIRITO SANTO CHE CI AIUTI …, AMEN.
Visto ciò che sta accadendo troppo spesso e ovunque, contro la durezza dei cuori di tutti, non solo dei cristiani, Voi Primi Ministri delle Chiese diverse (mussulmana compresa) potreste incontrarVi di nuovo per stilare un documento congiunto che stili le Regole base del convivere civile prendendo spunto dai vari Libri Sacri questi avranno pure qualcosa di simile, “in comune”, o almeno diversamente scritto? Per quanto non è così, le leggi giuste per tutti si possono fare. E ogni fanatico religioso di qualunque confessione capirà, non si adeguerà ma le farà sue leggi di vita. Buon 2015 di Pace.
AMEN ALLE TUE SAGGE PAROLE DI AMORE LUCA…
Caro papa Francesco, le tue parole sono le parole dettate dallo Spirito Santo, egli sprona con la sua dolcezza il popolo di Dio, ”aprite i vostri cuori non abbiate timore”, il timore e quando uno rinnega o usa il nome di Dio e qui sei responsabile delle tue azioni e pensieri involontari ma quando ti accorgi di aver sbagliato, in quell’istante qualcuno bussa al tuo cuore, e la misericordia di Gesù, lì devi attingere l’acqua e il sangue che scaturisce dal suo cuore per la tua salvezza perché Lui ti ama infinitamente.
è vero quelo che di il Papa.forse Papa Francesco è il procursone del Cristo.