“Cosa succede al mondo di oggi che, quando avviene la bancarotta di una banca, immediatamente appaiono somme scandalose per salvarla, ma quando avviene questa bancarotta dell’umanità non c’è quasi una millesima parte per salvare quei fratelli che soffrono tanto?” È la domanda che Papa Francesco ha rivolto ai partecipanti al terzo incontro dei Movimenti Popolari, in corso in questi giorni a Roma.
È una domanda che ci fa riflettere su uno scandalo al quale assistiamo quotidianamente: è lo scandalo dei profughi e dei migranti, per i quali, si ribadisce da più parti, non ci sono soldi per aiutarli. Eppure poi appaiono “somme scandalose” per ammontare quando poi si deve salvare una banca.
Dobbiamo riconoscere che l’umanità è finita in bancarotta, che lo sviluppo sociale basato sul dio denario è fallito e la prova è sotto i nostri occhi: “il Mediterraneo è diventato un cimitero, e non solo il Mediterraneo… molti cimiteri vicino ai muri, muri macchiati di sangue innocente“.
È urgente ricostruire un nuovo ordine sociale, partendo da tre elementi che forniscono dignità all’uomo e che devono essergli garantiti: “terra, casa e lavoro per tutti“. Serve contrapporre “un progetto-ponte dei popoli di fronte al progetto-muro del denaro. Un progetto che mira allo sviluppo umano integrale“.
Per fare questo è anche necessario svegliarsi dal torpore in cui ci ha portati un progresso basato su “alcune “protesi” cosmetiche che non sono vero sviluppo: crescita economica, progressi tecnologici, maggiore “efficienza” per produrre cose che si comprano, si usano e si buttano inglobandoci tutti in una vertiginosa dinamica dello scarto… – ha commentato il Pontefice – Ma questo mondo non consente lo sviluppo dell’essere umano nella sua integralità, lo sviluppo che non si riduce al consumo, che non si riduce al benessere di pochi, che include tutti i popoli e le persone nella pienezza della loro dignità, godendo fraternamente la meraviglia del creato. Questo è lo sviluppo di cui abbiamo bisogno: umano, integrale, rispettoso del creato, di questa casa comune“.
Caro papa Francesco,
purtroppo siamo in un periodo tecnologico , politico, scientifico finaziario , economico salariale e sociale sulla produzione di massa per il consumo di massa sul mercato di massa dove già dal 1929 sul crollo del mercato azionario e obbligazionario ? la terra a chi la lavora divenne un bene rifugio di eccellenza per i piccoli proprietari a mantenerci la famiglia e ai medi e alti proprietari a pagare i salariati con il prestito delle banche sulla garanzia della terra e della produzione agricola già dal 1774 ADAM SMiTH che per primo individuò il PIL SULLA RICCHEZZA DELLE NAZIONI –
Ma oggi dopo tanti secoli le nazioni sono chiuse nei loro confini ECONOMICI -POLITICI ecc. dove affiorano problemi mai avuti dalla storia del immigrazione oggi di un popolo d’Africa che si riversa sul popolo d’italia dove si associa il degrado a lavorare per un giusto salario e mntenersi decorosamente sul inflazione pure il rischio della bancarotta del governo e del Inps sullo sviluppo economico della Italia pure BOMBARDATA DAI PRODOTTI D’ IMPORTAZIONE DI ALTRI PAESI a regole e prezzi Inferitori / sed lex dura lex/ molto prima del tempo di Gesù anche a mare per la spartizione del pane ai pesci
Leggendo nel passato le biografie di grandi “rivoluzionari”, cambiare quanto non rendeva giustizia e equita’ tra gli esseri umani, sulla carta tutto bello tutto giusto, nel concreto?—–ci ho riflettuto e continuato a studiare e pregare di piu’,—–siamo poveri piccoli umani, tutti, ci lasciamo condizionare dalle emozioni, dal sentirci inferiori se non abbiamo i beni materiali come chi frequentiamo o mas media ci pongono come modello, corriamo a metterci in pari, e’ umano e questo non deve farci sentire miserabili peccatori, ma’ riconoscerci per tali e chiedere aiuto a chi puo’ renderci un poco meno vulnerabili, a DIO, Gesu’ e’ la roccia dove appoggiandoci responsabilmente riusciamo, non bigottismo, reale concreta coerenza con il Vangelo.