Per aiutare le popolazioni africane colpite dall’insicurezza alimentare e dalla carestia, Papa Francesco ha donato la cifra simbolo di 25mila euro. Questo denaro, diretto alle casse della Fao (agenzia Onu che si occupa di lotta alla fame nel mondo), servirà a finanziare progetti che mirano a rendere più vivibili le zone dell’Africa più povera.
“Spinto dal desiderio di incoraggiare i governi, vorrei unirmi con un contributo al programma della Fao per fornire sementi alle famiglie rurali che vivono in aree dove si sono sommati gli effetti dei conflitti e della siccità”: queste le parole usate dal Santo Padre, qualche giorno fa, nel Messaggio per la sessione inaugurale della 40esima Conferenza generale Onu.
“Questo gesto – prosegue il messaggio – si aggiunge al lavoro che la Chiesa sta già portando avanti secondo la propria vocazione: quella che la spinge a stare al fianco dei più poveri e di accompagnare il fattivo impegno di tutti in loro favore”.
La Fao ricorda a questo proposito che in Sud Sudan sono circa 6 milioni le persone che ogni giorno si ritrovano a dover lottare per una quantità di cibo sufficiente.
Le persone che sono prive di assistenza umanitaria negli altri cinque paesi dell’Africa orientale, vale a dire Somalia, Etiopia, Kenya, Tanzania e Uganda, sono stimate, così come si legge nel comunicato della Fao, attorno alle 16 milioni di unità. Un incremento del 30% rispetto alla fine del 2016, quando la situazione non aveva ancora toccato tali livelli.
