Papa Francesco è rientrato dagli Esercizi Spirituali giusto ieri e l’attenzione del mondo cristiano è stata nuovamente risvegliata da un nuovo gesto del Papa: il Pontefice, infatti, incontrerà in Roma 700 familiari delle vittime delle mafie e presiederà una veglia di preghiera cui parteciperanno, oltre i familiari delle vittime di mafia, anche i referenti di alcune delle 1600 associazioni che si occupano di contrasto alle mafie e aiuto alle vittime di mafie.
È la prima volta che un pontefice incontra in modo ufficiale le vittime di una piaga sociale come quella della mafia. Nessuno, prima di Papa Francesco, si era spinto così in là da andare direttamente da coloro che hanno patito dolore e sofferenze a causa della violenza delle mafie cercando di portare loro conforto.
L’occasione è stato l’invito di don Luigi Ciotti, il quale ha organizzato un incontro nella Chiesa di San Gregorio VII a Roma cui parteciperanno 700 familiari delle vittime di mafia, in rappresentanza degli oltre 15.000 familiari di vittime di mafia a livello italiano e cui ha invitato anche Papa Francesco.
Papa Francesco, informato, ha aderito a presiedere una veglia scatenando, “grande la gioia di centinaia di familiari delle vittime innocenti di mafia – secondo le parole di don Ciotti – che, pur avendo, molti di loro, altri riferimenti o altri culti, hanno gradito questo pensiero“.
Tutte queste vittime “attendono una parola“, ha ribadito il sacerdote attivo nel supporto di queste vittime con l’associazione “Libera”, “che dica con chiarezza di nuovo che il Vangelo è incompatibile con l’illegalità, la corruzione e le mafie“.
Le vittime di mafia hanno bisogno di due cose: di giustizia e di verità. Ed è proprio questo che la Chiesa può dare loro grazie a scelte libere “da qualunque forma di potere economico e politico“, grazie al pregare comune affinché emerga la verità e si faccia giustizia.
“Non dobbiamo dimenticarci, infatti, – conclude don Ciotti – che il 70 per cento dei familiari delle vittime innocenti di mafia non conosce la verità“.
Di grande significato la presenza e la preghiera del Papa all’incontro con le famiglie delle vittime della mafia. Testimonianza di grande amore per l’umanità sofferente ed esempio per tutti noi perchè riusciamo a passare da una vita di tiepidezza ad impegno reale, totale e fattivo che ci accompagni in tutti gli affanni e vicissitudini della vita.
Papa Francesco, grazie per la tenerezza con la quale illumini i nostri passi. Prega per noi, io prego per le tue intenzioni.
Paolo Antonini, tu che sei programmatore di Genial s.r.l , dovrai sistemare per fare il modo di cancellare il mio mail in lascia un commento. Tu che sei del staff y creatore de papafrancesco.net. Grazie.
oggi viviamo in un mondo molto brutto dove c’è di mezzo la mafia e a me dispiace tanto se senti i telegiornali non fanno altro che parlare di cose brutte per fortuna c’è papa francesco che ci consola boffellistefania@infinito.it
“Porque tuve hambre y me disteis de comer, tuve sed y me disteis de beber, fui extranjero y me recibieron….” Las victimas inocentes de mafia, muchas veces se enfrentan a una sociedad que les da vuelta la espalda. Pero las pregunta de Jesùs, para algunas personas serà: Porque fui victima inocente de la mafia y no me diste la mano, me ignoraste y me dejaste solo.
La iglesia, a diferencia de los mafiosos que tambièn leen la biblia y van a misa, deben dar el ejemplo, y la actitud del Papa, demuestra una vez màs, que la palabra de Dios va actuada y no solo leida o proclamada.
Vorrei tanto incontrare Papa Francesco, oppure ricevere una sua email.
modlitby oběti za rodina máfia