Al centro della riflessione di Papa Francesco durante la , la relazione tra Misericordia ed Elemosina: il Santo Padre ha sottolineato come la elemosia sia un gesto di attenzione sincera verso chi ci chiede aiuto, e non una semplice dazione di denaro. Per questo bisogna sapersi coinvolgere con il povero, così come ha insegnato Gesù, tanto che, se non coinvolge con il povero non è vera elemosina.
La elemosina è un aspetto essenziale della misericordia – ha detto Papa Francesco sottolineando come tale termine sia “vecchio” tanto quanto l’Antico Testamento, nel quale è presente più volte. – Il termine “elemosina”, infatti, significa “misericordia” e ha molti modi per manifestarsi.
Nella Scrittura, Dio ci mostra la sua particolare attenzione per i poveri e ci chiede che non solo noi ci ricordiamo di loro, ma che li aiutiamo con gioia. Ciò significa che la elemosina richiede un atteggiamento di gioia interiore.
Un atto di elemosina non può essere un peso dal quale dobbiamo liberarci al più presto possibile. L’anziano Tobia, nel Vecchio Testamento, ci dà una lezione di saggezza sul valore dell’elemosina. Egli dice: “Non distogliere lo sguardo da ogni povero e Dio non distoglierà da te il suo” (Tb 4,8).
Ciò che conta è la capacità di guardare il volto della persona che ci chiede aiuto. La elemosina è un gesto sincero di amore e attenzione verso chi incontriamo, e come richiede lo stesso Gesù, deve essere fatta in modo tale che solo Dio la veda.
Manteniamo sempre presenta nella nostra vita la Parola del Signore: “Si è più beati nel dare che nel ricevere!” (At, 20:35). In questo Anno Giubilare – ha dunque concluso Papa Francesco – chiediamo la grazia di portare uno sguardo d’amore più attento alle persone che aiutiamo, di fermarci presso di loro, e scopriremo così che c’è più gioia nel dare che nel ricevere. Che Dio vi benedica!
Queridos hermanos y hermanas:
La limosna es un aspecto esencial de la misericordia. En efecto, el término “limosna” significa “misericordia” y tiene muchos modos de manifestarse.
En la Sagrada Escritura, Dios nos muestra su atención especial por los pobres y nos pide que no sólo nos acordemos de ellos sino que les ayudemos con alegría. Esto significa que la caridad requiere una actitud de gozo interior.
Un acto de misericordia no puede ser un peso del cual nos tenemos que liberar cuanto antes. El anciano Tobías, en el Antiguo Testamento, nos da una sabia lección sobre el valor de la limosna. Nos dice: «No apartes tu rostro de ningún pobre, porque así no apartará de ti su rostro el Señor» (Tb 4,8).
Lo que cuenta es la capacidad de mirar a la cara de la persona que nos pide auxilio. La limosna es un gesto sincero de amor y de atención ante quien nos encontramos, y, como nos exige el mismo Jesús, tiene que hacerse para que sólo Dios lo vea.
Tengamos siempre presentes en nuestra vida las palabras del Señor: «Mayor felicidad hay en dar que en recibir» (Hch 20,35).
***Grazie***Si…..farsi perdonare da chi chiede,il bisogno di doversi umiliare a chiedere…in ogni modo!E perche’chiedere, dover ricevere aiuto per bisogno,e’ una croce,enorme!…..****Notte di bellissimo ristoro per te,e ancora piu’ bello, piu’ bello il risveglio.Al Signore,questo,e molto di piu’…ti chiedo*
Isabella
Santo Padre, se ho ben capito “l’elemosina” e’ conoscere l’altro, guardarlo con amore, conoscerlo, aiutarlo a capire cosa si puo’ fare per aiutarlo a uscire dalla situazione indigente in cui si trova, dargli quanto si puo’ anche in moneta per un’aiuto concreto immediato.—–DIO ci aiuti a essere misericordiosi.—-Ivana Barbonetti.