Papa Francesco durante l’omelia di oggi, nella Santa Messa celebrata in Casa Santa Marta, ha spiegato il mistero della misericordia di Dio, utilizzando quale esempio quello di un padre con i propri figli: ragionando da adulti è difficile, se non impossibile comprendere come Dio possa perdonare un peccatore ma, osservando quanto accade quando un bambino sbaglia, tutto ci risulta chiaro.
“Tutti noi conosciamo le carezze dei papà e delle mamme, quando i bambini sono inquieti per lo spavento: ‘Non temere, io sono qui; Io sono innamorato della tua piccolezza; mi sono innamorato della tua piccolezza, del tuo niente’ – ha detto il Vescovo di Roma commentando la Prima Lettura del giorno (Is 41, 13-20) – Anche: ‘Non temere i tuoi peccati, Io ti voglio tanto bene; Io sono qui per perdonarti’”.
“Questa è la misericordia di Dio“, ha quindi spiegato il Papa: anche Dio si comporta con noi allo stesso modo in cui noi ci comporterenno con un nostro figlio che sbaglia. Anzi, possiamo dire di più: Dio è innamorato della nostra piccolezza: “il Signore ha voglia di prendere su di sé le nostre debolezze, i nostri peccati, le nostre stanchezze. – ha aggiunto Bergoglio – Gesù quante volte faceva sentire questo“!
Ripensiamo a quando Gesù diceva ‘Venite a me, tutti voi che siete affaticati, stanchi e io vi darò ristoro‘: in queste parole ascoltiamo la voce di Dio che ci dice “Io sono il Signore tuo Dio che ti tengo per la destra, non temere piccolino, non temere. Io ti darò forza. Dammi tutto ed io ti perdonerò, ti darò pace“.
“Questo è quello che significa quando abbiamo ripetuto nel Salmo: ‘Il Signore è misericordioso e grande nell’amore’. – ha dunque concluso Papa Francesco – Noi siamo piccoli. Lui ci ha dato tutto. Ci chiede soltanto le nostre miserie, le nostre piccolezze, i nostri peccati, per abbracciarci, per accarezzarci“.
Preghiamo tutti per questo Papa fantastico.. grazie di aver rinnovato la fede di molti rinnovando la Chiesa come nessuno ha mai fatto. Un abbraccio.
È per questo che amo Gesù, Lui chiede solo amore ed io offro le mie piccolezze il mio non essere umile,offro le mie paure, I miei peccati,e Lui mi da perdona e mi offre solo amore:io misera e dura di cervice,cosa offro? La mia vita nelle tue mani,sia fatta la tua volontà non la mia,e perdona i miei peccati amen.Papa Francesco Dio ti protegga dai tuoi nemici, con stima ed affetto.
Stupenda riflessione ! Grazie , Francesco !
Un bellissimo e significativo riferimento … sempre di più questo papa mi affascina e mi indica una strada con molti interrogativi , ma aperta nella speranza … aldilà delle miserie materiali ed umane si intravede una luce sempre più misteriosa ma attraente.
Credo che questo amore di DIO un poco lo possiamo comprendere noi mamme; quante volte vedendo stare male i nostri figli abbiamo desiderato avere noi la loro sofferenza per vederli stare bene?– Quando ci siamo messe da parte per non urtare la suscettibilita’ della nuora o del genero per amore del figlio o figlia?–Le notti passate in bianco quando da piccoli non dormivano e aspettandone il rientro da una serata passata fuori con gli amici da adoloscenti?—Se noi che siamo “cattivi” siamo stati capaci di fare tutto questo, cosa non e’ CAPACE DI FARE IL NOSTRO CREATORE? Diamo lode responsabilmente all’immenso AMORE DI DIO, ALLA SUA PAZIENTE MISERICORDIA, FACCIAMO CIRCOLARE CON PAROLE+OPERE+AZIONI=COERENZA NELLA RISPOSTA D’AMORE.—
Ivana Barbonetti.
Mamma mia, quanta dolcezza trasmette, caro Papa Francesco!Ho la sensazione che questo anno giubilare, sia il preludio di un’interminabile distribuzione di misericordia…anche reciprocamente…perchè, se l’umanità. dovesse riuscire ad esprimersi come Lei, si realizzerebbe davvero un mondo d’Amore e di comprensione, capace di ostacolare qualsiasi frutto della prepotenza e dell’egoismo umano. Io ci credo!!! Ci voglio credere, Papa caro! Il segreto sta proprio qui: ritornare alle emozioni che provavamo da piccoli, ci fa diventare forti e grandi nell’amore! E la tenerezza con la quale Lei si rivolge a noi….ci fa rivivere, con gioia, quando il papà o la mamma ci accarezzavano, ci stringevano al loro cuore, per poi, con pazienza, insegnarci cosa fosse buono e cosa cattivo…Le marachelle? Certo, le combinavamo…ma sapevamo anche di poter contare sul perdono e la comprensione di chi ci amava…e sulla presenza del quale sapevamo di poter sempre contare…Ecco, ho capito che così deve essere il nostro rapporto con il Signore! Lui non è un tiranno, che ci impone le cose…ma è una fonte inesauribile di acqua pura, alla quale abbeverarsi per poterci purificare dalle tristi, a volte inevitabili, esperienze amare della vita. Buona giornata, adorabile papà…sì, mi perdoni…ma a volte La sento proprio come un bravo papà, al quale è cara la mia vita…questo mi è di grande consolazione. Grazie Gesù!