All’Angelus del 6 ottobre 2024 Papa Francesco ha offerto una riflessione sul Vangelo della giornata (Mc 10,2-16), centrata sul tema dell’amore coniugale. Rievocando il dialogo tra Gesù e i farisei riguardo al ripudio della moglie da parte del marito, il Pontefice ha evidenziato come Gesù sfrutti questa occasione per sottolineare il significato profondo dell’amore tra uomo e donna, un amore che dovrebbe basarsi su uguaglianza, reciprocità e fedeltà.
Papa Francesco ha sottolineato il contesto storico in cui si muoveva Gesù, dove la donna viveva una condizione di svantaggio rispetto all’uomo: “il marito poteva cacciare, ripudiare la moglie, anche per motivi futili”. Questo atteggiamento, legittimato da interpretazioni legalistiche delle Scritture, viene rimesso in discussione da Gesù, che ribadisce la dignità eguale tra uomo e donna e il loro essere complementari. Come affermato dal Papa, Gesù ricorda che l’amore non deve essere fatto a metà, ma deve rappresentare un dono totale e coinvolgente, “senza ‘mezze misure’”, che possa essere l’inizio di una nuova vita destinata a durare per sempre.
L’amore coniugale, secondo Papa Francesco, richiede impegno e disponibilità al perdono: “marito e moglie, litigate quanto volete, a patto che si faccia la pace prima che finisca la giornata!”. Ha poi offerto un consiglio pratico, suggerendo che basta una semplice carezza per ristabilire la pace, affinché “la guerra fredda del giorno dopo” non si insinui nel rapporto.
L’attenzione del Pontefice si è poi spostata sull’importanza della procreazione come parte integrante dell’amore matrimoniale. Ha raccontato con gioia la visita di un gendarme con i suoi otto figli, dichiarando: “Fate figli!” e incoraggiando le famiglie ad aprirsi alla vita come dono di Dio.
Dopo l’Angelus, Papa Francesco ha espresso la sua solidarietà nei confronti delle popolazioni sofferenti a causa dei conflitti in Medio Oriente, soprattutto ricordando l’anniversario dell’attacco terroristico in Israele e le attuali sofferenze della popolazione palestinese. Il Papa ha chiesto “un cessate il fuoco immediato su tutti i fronti” e ha esortato la comunità internazionale a fermare la spirale di vendetta, ribadendo il diritto di tutte le nazioni di esistere in pace e sicurezza. Ha annunciato, inoltre, una giornata di preghiera e digiuno per la pace.
Infine, ha espresso la sua vicinanza alle popolazioni della Bosnia ed Erzegovina colpite dalle alluvioni e ha rivolto il suo saluto a diversi gruppi di pellegrini giunti a Roma da varie parti del mondo, tra cui una banda musicale di El Salvador e fedeli dalla Polonia e dalla Martinica.
Concludendo, Papa Francesco ha invitato i fedeli a unirsi nella preghiera per superare “le trame diaboliche della guerra”, sottolineando l’importanza della pace e della solidarietà in un mondo segnato dalla sofferenza e dalla divisione.