La famiglia è stata al centro dell’omelia di Papa Francesco, durante la : il Santo Padre ha invitato a mantenere le porte aperte non solo per accogliere le coppie ferite ma anche per cercarle e curarle, vivendo così la sua missione nella carità.La Chiesa deve “essere ‘ospedale da campo’, con le porte aperte ad accogliere chiunque bussa chiedendo aiuto e sostegno – ha commentato Bergoglio – deve uscire dal proprio recinto verso gli altri con amore vero, per camminare con l’umanità ferita, per includerla e condurla alla sorgente della salvezza”.
Così come Dio sempre costruisce ponti, anche la Chiesa deve sempre farlo: “una Chiesa che di fronte a queste situazioni tiene le porte chiuse tradisce sé stessa e la sua missione, e invece di essere un ponte diventa una barriera”.
Guardando al mondo civilizzato di oggi, il Vescovo di Roma ha denunciato come nonostante ci siano tante case lussuose, queste siano vuote di sentimento, prive del “calore della casa e della famiglia”: questo è un vero e proprio paradosso, che apre al dramma della solitudine, che affligge tanti uomini e tante donne. “Penso agli anziani abbandonati perfino dai loro cari e dai propri figli; ai vedovi e alle vedove; ai tanti uomini e donne lasciati dalla propria moglie e dal proprio marito; – ha aggiunto Papa Francesco – a tante persone che di fatto si sentono sole, non capite e non ascoltate; ai migranti e ai profughi che scappano da guerre e persecuzioni; e ai tanti giovani vittime della cultura del consumismo, dell’usa e getta e della cultura dello scarto“.
La famiglia è l’antidoto, che Dio stesso a creato, e che permette di non sentirsi soli, di non chiudersi “nell’egoismo, nella malinconia, nella violenza distruttiva e nello schiavismo del piacere e del dio denaro”: “per Dio – ha concluso il Pontefice – il matrimonio non è utopia adolescenziale, ma un sogno senza il quale la sua creatura sarà destinata alla solitudine! Infatti la paura di aderire a questo progetto paralizza il cuore umano”.
Dio onnipotente e onnisciente, Ti chiedo di ridimensionare la presunzione di chi ostenta di sapere tutto, emettendo ritornellanti giudizi su parole ed azioni.
Si fa (parlo per me personalmente) – e si continua a fare – tutto ciò che si può, per la pace e l’aiuto reciproco, ma quando ogni impegno si rivela inutile, è umano e ragionevole che ci si rivolga a chi può risolvere determinate situazioni.
L’ronia sulle incongruenze non risolve. Dio lascia il gregge per andare a cercare la pecorella dispersa: parole di Papa Francesco. Altro che tacciare d’indegnità chi “fa male, perché dice la verità”.
Caro Papa Francesco, preghiamo univocamente per debellare tali pensieri, che di cristiano non hanno proprio nulla, ma manifestano unicamente un’animosa visione dispersiva del gregge.
Purtroppo, i problemi sono di chi li vive e non di chi passa e guarda…permettendosi anche licenziosità di pensiero e d’espressione.
LA PRESUNZIONE E’ UNA GRAN BRUTTA COSA E NON AIUTA MAI LA VERITA’ E LA PACE! Conduce solo a sentenze, o addirittura condanne, travisanti d’ogni realtà
Altro è esprimere schiettamente e correttamente il proprio pensiero su quanto in discussione.
CARO PAPA FRANCESCO, Dio ci dia forza di coerenza e di congruente attuazione.
Non si neghi l’aiuto che personalmente si può concretare e si dia il proprio contributo per l’affermazione della verità e coerenza d’azione.
CARO ANTONIO, la Chiesa è l’intera umanità, non è né mia, né tua, nè di alcun assoluto proprietario terreno.
La verità fa male? Io la dico e chi profitta del falso, è libero di dire, fare quanto e come gli pare e perché farlo.. Dio sa, osserva e valuta.
Buon lavoro e buona giornata a TUTTI.
Se “non si è degni della SUA (di chi?) Chiesa e del Santo Padre” perché “la verità fa male” ed io dico e dirò la verità, SIA FATTA LA VOLONTA’ DI DIO.
Prego sempre perché Dio illumini tutti, in particolare il Papa, affinchè non si pratichino profitti, persecuzioni e violenze e, per quanto Gli è possibile, si attivi per l’affermazione della verità, guidato dalla Luce di Dio.
Caro Antonio, buon lavoro e buona giornata anche a te.
La solitudine e l’abbandono fanno male e creano problemi.
Oggi, putroppo, si amplificano sempre di più.
L’egoismo prevale e mistifica tutto con l’ipocrisia.
Che Dio ponga freno.
Salve , le parole del Sommo Padre sono chiare ed é impossibile non capire il messaggio, ora mi chiedo perché cosi’ poco rispetto per la mia ? Le parole non sono sufficienti , servono chiari esempi per capire cosa significa rispetto e onestà .
Distinti saluti
Eliana Morrone
Eliana, non solo non c’e’ rispetto per la tua, anche per la mia non trovo rispetto, al mio perche’ la risposta che ho trovato e’ perche’ noi del centro sud non rispettiamo la persona, ma’ la figura che socialmente si e’, poi la maggior parte e’ un’incompetente messo li perche’ un’accozzato, e’ una realta’ che viviamo nello sfacelo del centro sud. Ringraziamo DIO che Papa Francesco e’ coerente al vangelo,con le parole e le azioni, che abbiamo un presidente della repubblica di scuola Gesuita—-guardiamo questi “segni” andiamo avanti fiduciosi nelle misericordia di DIO.—-ivana Barbonetti.
Belle parole,anche se a volte si fa il possibile per tenere unità la famiglia con l’aiuto del Signore grazie papa Francesco per le belle parole che Dio gli dai sempre la salute e vita per darci sempre dei buoni conigli
Santo Padre DIO benedica quanto TU ci stai spiegando, mandi tanto SANTO SPIRITO su tutti gli umani che a PAROLE sono disponibili, solo a VUOTE FALSE PAROLE——–E ci siano veri figli di DIO che,concretamente con azioni, si aiutano l’uno all’altro——–non aspettando che lo faccia QUALCUN’ALTRO——Ivana Barbonetti