In occasione della Giornata internazionale dedicata alle popolazioni native Papa Francesco, dopo aver dedicato a questi le proprie , ha voluto nuovamente porre la questione al centro dell’interesse del mondo, invitando a pregare per mezzo del proprio account Twitter affinché “vengano rispettati i popoli indigeni, minacciati nella loro identità e nella loro stessa esistenza“.
La cultura dello scarto, ricorda Papa Francesco, minaccia le popolazioni indigene nella loro stessa esistenza. Al pari delle persone con disabilità, degli anziani e dei bambini, anche le popolazioni indigene sono viste come un peso di cui disfarsi piuttosto che di un elemento da valorizzare e ascoltare.
Eppure, in un pianeta gravemente malato come la Terra, proprio le popolazioni indigene, che più hanno conservato il rapporto di rispetto e simbiosi con la natura, sono quelle che meglio possono insegnarsi come curare il pianeta.
È per questo che tutelare il modo di vita delle popolazioni indigene, le loro tradizioni e farsi portatori dei loro diritti significa tutelare il mondo, per poter dare un pianeta vivibile ai nostri figli.
Accogliamo dunque l’invito di Papa Francesco a farci “eco e portavoce dei desideri più profondi dei popoli indigeni“, facciamo nostra la lotta contro coloro che, ammaliati dal potere, dal denaro e dalle leggi del mercato, hanno spogliato queste popolazioni delle loro terre o hanno realizzato in queste opere che le inquinano.
Nella totale indifferenza, “purtroppo, in tutto il mondo i popoli indigeni vengono molto spesso sottoposti a violenza genocida, schiavitù e razzismo nel nome del progresso e della civilizzazione“, ha dichiarato Alice Farano di “Survival Italia”, “il fine è quello di poterli derubare di terre, risorse e forza lavoro. Sono popoli, in realtà, estremamente contemporanei: hanno stili di vita […] straordinariamente diversi, ingegnosi, ricchi di conoscenze, tradizioni e visioni del mondo alle quali sono molto legati. Hanno un profondo legame con la loro terra, che hanno vissuto e gestito per millenni, e le prove dimostrano che sanno anche prendersi cura dei loro ambienti meglio di chiunque altro“.
Buon giorno molto benedetto caro Papa Francesco & fraternale amici:
Debiamo ringraziare a Dio per habere creato l’esseri tribale,perche si sonno lei che hanno primo habitato il nostro planeta .Grazie al popolo indegini l’humanità a posso trovare una strada per si rende conto che tutti noi debiamo rispetare nostra Terra, & la sua Biodiversità.
Grazie al popoli indegini per la belleza de la loro cultura,per la forma d’essere, per habere lasciato a l’humanità un bello testimonio de tutte le cose positive che anno fato per contribuire al benessere de tutti noi.
Dio per favore che Tu poi pardonare la nostre atittude svagliata verso le popolazione indigeni. Amén!
Per salvare la Terra bisogna rispettare la Natura.
Ma in questo Mondo purtroppo, non viene rispettata.
Ecco il Grande Male che ci affligge, ma la colpa è solo dell’uomo.
L’uomo è una bestia indefinibile, gli animali sono esseri che fanno solo il bene della natura. La Natura si difende, non attacca.
Impossibile la soluzione, certo potremmo provarci.
Buona giornata
Gabriele