Al Regina Caeli di questa mattina, Papa Francesco ha ricordato il suo pellegrinaggio a Fatima e sottolineato che oggi “c’è bisogno di preghiera e penitenza” per porre fine alle guerre. Nella prima mattina di oggi, come dopo ogni viaggio, il Papa si è recato alla Basilica di Santa Maria Maggiore con un mazzo di rose bianche che è poi stato destinato all’icona di Maria Salus Populi Romani. Lì è rimasto in preghiera per più di 20 minuti.
Nel Regina Caeli, il Santo Padre ha voluto ricordare la santità di Francisco e Giacinta. Una santità che, ha detto, “non è conseguenza delle apparizioni, ma della fedeltà e dell’ardore con cui questi pastorelli hanno corrisposto al privilegio ricevuto di poter vedere la Vergine Maria”. Con la loro canonizzazione il Papa ha voluto dare un messaggio molto chiaro a tutta la Chiesa: far sì che ci sia più attenzione e maggiore cura nei confronti dei bambini.
“Anche oggi – ha aggiunto il Papa – c’è bisogno di preghiera e di penitenza per implorare la grazia della conversione, per implorare la fine delle guerre che sono nel mondo e per implorare la fine dei conflitti e delle violenze che affliggono l’umanità”. Il Papa ha così affidato a Maria, Regina di pace, “il destino delle popolazioni afflitte dalle guerre e dai conflitti, in special modo in Medio Oriente”.
E’ in queste aree del mondo, infatti, che “tante persone innocenti sono provate, sia cristiane, sia musulmane, sia appartenenti a minoranze come gli yazidi, i quali subiscono violenze e discriminazioni all’ordine del giorno”. “Alla mia solidarietà si accompagna la preghiera, mentre dico grazie a quanti si impegnano nel prestare soccorsi umanitari. Incoraggio le comunità a percorrere la via del dialogo e della riconciliazione per far sì che si possa costruire un futuro di rispetto, di sicurezza e di pace, al riparo da ogni possibile vento di guerra”.
Dopo di che Francesco ha concesso un saluto ai fedeli dell’iniziativa “Passeggini vuoti” giunti in Piazza San Pietro in occasione della Festa della Mamma: “Il futuro della società richiede da parte di tutti noi, istituzioni comprese, un’attenzione concreta alla vita e alla maternità. Questo appello è significativo soprattutto oggi, che si celebra, in tanti paesi, la festa della mamma”.
Domenica desideravo venire a Roma, in S. Maria Maggiore, la mia “parrocchia”, non sentendomi bene ho soprasseduto, ma’ il mio cuore era li’ accanto a Te, Santo Padre.—-
Preghiera e penitenza, per chi si giustifica che non ha tempo, la preghiera e’ anche rivolgere UN pensiero di amore, gratitudine a Maria, superando il nostro egoismo chiederGLI intercessione per i poveri, i malati, gli abbandonati, i senza lavoro, dedicare una telefonata a chi sappiamo solo, pochi minuti.—–
Penitenza, non abbiamo l’onore di grandi penitenze, piccole, rinunciare a un caffe’ al bar, rinunciare a uscire TUTTE le sere, quanto risparmiato DONARLO a chi non ha neanche il pane.——
Piccoli importanti gesti di amore e carita’ fraterna, una goccia nel mare, ricordiamo che IL MARE E’ FORMATO DA TANTE GOCCE.