Quando prendiamo coscienza di essere deboli, vulnerabili e peccatori, ci accorgiamo ad un certo punto che solo la potenza di Dio può salvarci e guarirci. Questa la riflessione avanzata da Papa Francesco nella messa mattutina a Casa Santa Marta.
Nessuno di noi può salvare se stesso: tutti abbiamo bisogno della potenza del Signore per essere salvati. “Tutti noi – ha detto Francesco – siamo vulnerabili, fragili, deboli e sentiamo il bisogno di essere guariti. Siamo tribolati, spesso sconvolti e perseguitati, colpiti nella nostra debolezza. E’ proprio questa la nostra vulnerabilità. A volte cerchiamo di coprire la vulnerabilità in modo tale che non si veda. Ma non va bene: lo stesso Paolo disse che le dissimulazioni sono vergognose, ipocrite”.
Ma l’ipocrisia verso gli altri è brutta tanto quanto lo è quella che proviamo verso noi stessi, specie quando riteniamo di non aver bisogno di guarigione e di sostegno. Ecco, questa sì che è la strada verso la vanità e la superbia, “verso l’autoreferenzialità di quelli che non sentendosi creta cercano la salvezza, la pienezza da se stessi. Ma è la potenza di Dio quella che ci salva, perché la nostra vulnerabilità Lui può vederla. Siamo perseguitati, ma non abbandonati; colpiti, ma non uccisi. Noi abbiamo un tesoro in vasi di creta. Ma la tentazione è sempre la stessa: coprire, dissimulare, non credere di essere creta. Quella ipocrisia che riponiamo nei nostri stessi confronti”.
Per diventare altro dobbiamo imparare a provare vergogna, perché è la vergogna quel sentimento che allarga il cuore e fa entrare Dio. “La vergogna di essere creta – ha detto il Papa – ci riporta alla lavanda dei piedi, quando Gesù, avvicinandosi a Pietro, si sente rispondere: ‘No, Signore, a me no!’. Pietro non aveva capito che era creta e che necessitava della potenza del Signore per essere salvato”.
Alla luce di tutto questo, sta nella generosità il saper riconoscere di essere vulnerabili, fragili, deboli e peccatori. Soltanto se accettiamo la realtà, cioè di essere creta, “la straordinaria potenza di Dio ci verrà incontro e ci darà pienezza, salvezza, felicità e gioia di essere salvati”. Solo con questo rinnovato spirito riceveremo il “tesoro” di Dio.
Salve,
ci sono peccati anche gravi che abbiamo potuto commettere di cui noi non abbiamo piena coscienza per ignoranza, negligenza nello studio, o tentazione vittoriosa di chi spinge coloro che insegnano a non insegnare tutto quanto potrebbero per salvarci da cadute e peccati.
Nel periodo nostro, stracolmo di nuove eresie, bestemmie velate, mascalzonate esoteriche, cialtroni maldestri che deviano dalla retta dottrina, chissà quanti passi falsi abbiamo commesso e non lo sappiamo.