Riflessioni di Papa Francesco

Primi Vespri e Te Deum di ringraziamento per l’anno trascorso

Il 31 dicembre, nel contesto liturgico dei Primi Vespri della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio, si è celebrato anche il tradizionale Te Deum di ringraziamento, un momento di riflessione e gratitudine per l’anno appena trascorso.

L’omelia ha posto al centro il tema del ringraziamento, vissuto con gioia nel ricordo della Santa Madre di Dio. Maria, che custodisce nel suo cuore il mistero di Gesù, è stata indicata come guida per imparare a leggere i segni dei tempi alla luce del mistero divino.

Un anno di trasformazione per Roma

L’anno appena concluso è stato descritto come particolarmente impegnativo per Roma, città che si è trovata al centro di intensi lavori in vista del Giubileo. Pellegrini, turisti e cittadini hanno vissuto il fermento dei cantieri, piccoli e grandi, sparsi in tutta la città. Tuttavia, come sottolineato durante la celebrazione, questo intenso lavoro ha avuto un significato profondo: rispecchiare la vocazione universale di Roma, chiamata ad accogliere tutti, affinché ciascuno possa riconoscersi figlio di Dio e fratello degli altri.

La fraternità come via di speranza

Richiamando il motto del Giubileo, “Pellegrini di speranza”, si è riflettuto su come questo tema offra diverse prospettive. Tra queste, è stata evidenziata la fraternità, una strada essenziale e universale. La fraternità, come espresso anche nell’Enciclica Fratelli tutti, è stata indicata come la speranza del mondo.

Roma, in questi mesi, è diventata un vero e proprio “cantiere di fraternità”, preparandosi ad accogliere persone di ogni religione, cristiani di diverse confessioni e uomini e donne in cerca di verità, giustizia e pace. Questo impegno è stato presentato come un cammino concreto verso la speranza e la fraternità universale.

Gesù, fondamento della speranza

La riflessione ha portato a una domanda cruciale: la speranza di un’umanità fraterna ha un fondamento solido o è solo un’idea retorica? La risposta è stata trovata nel mistero di Gesù, mostrato dalla Santa Madre di Dio. Cristo è stato definito il fondamento roccioso su cui costruire una speranza duratura. Non ideologia, progresso tecnologico o sistemi economici, ma la presenza viva del Figlio di Dio che ci rende figli del Padre e fratelli tra noi.

Un cantiere interiore

Infine, è stata sottolineata l’importanza di un “cantiere decisivo”, che coinvolge ogni individuo. Questo cantiere è il luogo interiore dove ciascuno può permettere a Dio di trasformare ciò che non è degno di un figlio Suo, impegnandosi a vivere ogni giorno come fratello e sorella del prossimo.

Con l’aiuto della Santa Madre, si è invitati a camminare insieme come pellegrini di speranza sulla via della fraternità, guardando al nuovo anno come un’opportunità di rinnovamento e crescita spirituale.

La celebrazione si è conclusa con un richiamo alla benedizione del Signore, invocata affinché tutti possano proseguire il proprio pellegrinaggio terreno con fede, speranza e amore.

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