“I problemi non si risolvono facendo finta che non esistano” ma affrontandoli attraverso un “confronto schietto“. Così Papa Francesco nel Regina Coeli di oggi, domenica 18 maggio 2014, commentando le letture del giorno che narrano quelli che sono “le primi tensioni e i primi dissensi ” che la Chiesa delle origini ha dovuto affrontare.
Finché la “comunità cristiana era” composta da una “unica etnia” e da “un’unica cultura, quella giudaica” erano insorti pochi problemi poiché la comune base culturale limitava l’insorgenza di timori di favoritismi.
I primi problemi, però, nascono “quando il cristianesimo, che per volere di Gesù è destinato a tutti i popoli, si apre all’ambito culturale greco“: diventano più forti le chiacchiere e “ci sono lamentele, corrono voci di favoritismi e disparità di trattamento” fatto che – fa notare il Santo Padre – non è poi molto diverso da quanto “succede anche nelle nostre parrocchie“.
“Nella vita, i conflitti ci sono, il problema è come si affrontano” precisa Bergoglio, indicando come esempio per la soluzione dei problemi proprio la strada intrapresa dai primi apostoli: essi instaurarono un “confronto schietto tra i pastori e gli altri fedeli” e da questo nacque “una proposta che viene accolta da tutti“.
“E così da quel malcontento, da quella lamentela, da quelle voci di favoritismo e disparità di trattamento, si arriva ad una soluzione” commenta il Pontefice: “confrontandoci, discutendo e pregando, così si risolvono i conflitti nella Chiesa“.
Non dobbiamo tuttavia pensare alla Chiesa come all’insieme dei sacerdoti: la Chiesa è composta da tutti i cristiani. Le parole di Papa Francesco si rivolgono dunque a ognuno di noi e ci indicano la via da percorrere: “le chiacchiere, le invidie, le gelosie non potranno mai portarci alla concordia, all’armonia o alla pace“.
“La Vergine Maria ci aiuti ad essere docili allo Spirito Santo, perché sappiamo stimarci a vicenda – ha quindi concluso il Santo Padre – e convergere sempre più profondamente nella fede e nella carità, tenendo il cuore aperto alle necessità dei fratelli“.
Non riuscivo a spiegarmi perché sono stato allontanato da una parrocchia e sono stato invitato a frequentarne un’altra. Mi sono chiesto perché è successo ma non sono riuscito a darmi una spiegazione che potrebbe essere arrivata dal Santo Padre: sono stato vittima delle gelosie e delle invidie degli altri parrocchiani? Non lo so e anche se il motivo fosse questo che importa a me?