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Caro Papa Francesco, le tue biografie informano che sei nato il 17 dicembre 1936, in Flores, Buenos Aires, Argentina.
Auguri vivissimi per il tuo prossimo compleanno.
Purtroppo nella storia dei tuoi predecessori c’è un Papa che, se pure dimissionario, non ha potuto, né potrà godere la celebrazione dei suoi compleanni, né di poter far conoscere al mondo la località dove è nato.
Il dimissionario Papa Celestino, al secolo Pietro di Angelerio, dopo la morte avvenuta nell’anno 1296, ha dovuto subire, a partire dall’anno 1479, i “capricci” di alcuni suoi biografi che, ignorando le biografie più antiche, la geografia e la storia dell’Italia nel XIII secolo, di volta in volta, lo hanno fatto nascere in località diverse fino ad inventare una “tradizione storico-liturgica locale, convergente con le informazioni degli storiografi dell’Ordine celestiniano” per favorire la città di Isernia che, a sua volta, ha inventato 9 testimonianze FALSE.
Tra gli anni 2009 e 2010 le diocesi dell’Abruzzo e del Molise, all’unanimità, hanno celebrato un Anno Giubilare Celestiniano per ricordare gli 800 anni della sua nascita, ma allo stesso tempo, chiamando in causa gli storici, l’hanno ipotizzata tra il 1209 ed il 1215.
Celebrato l’anniversario e trascorsi gli anni 2011, 2012 ed il 2013, nell’anno 2014 e per l’intero anno 2015, solo la diocesi di Isernia-Venafro, che nel 2009 aveva aderito all’Anno Giubilare, “strumentalizzando” la tua presenza del giorno 5 luglio u. s. nella città di Isernia, ha iniziato a celebrare un altro anno giubilare celestiniano per ricordare (ancora una volta!) gli 800 anni della nascita di Celestino V.
Tu solo puoi risolvere la , invitando i vescovi dell’Abruzzo e del Molise a discutere l’argomento, visto che hanno dichiarato il loro interesse solo per la vita religiosa e spirituale di Celestino V, delegando gli storici a restituire a Pietro di Angelerio la sua vera identità.
Oreste Gentile.
Caro papa Francesco, la Chiesa per quanti anni ancora celebrerà gli 800 anni della nascita di papa Celestino V, al secolo Pietro di Angelerio?
La Sua presenza nella città di Isernia il 4 luglio u. s. è servita per farLe indire un altro Anno Giubilare Celestiniano per celebrare gli 800 anni della nascita del papa molisano.
Qualcuno ha ignorato che tra gli anni 2009 e 2010 la Conferenza Episcopale Abruzzese Molisana indisse l’Anno Giubilare Celestiniano per celebrare gli 800 anni della nascita di papa Celestino V: 1209/10-2009/10.
Non risulta che la diocesi di Isernia-Venafro si sia opposta alla celebrazione che coinvolse tutte le diocesi dell’Abruzzo e del Molise con la presenza delle sacre spoglie di papa Celestino V.
Qualcuno ignora che il 4 luglio 2010 il papa emerito Benedetto XVI, nella omelia pronunciata a Sulmona, disse: “La mia visita avviene in occasione dello speciale Anno Giubilare indetto dai Vescovi dell’Abruzzo e del Molise per celebrare gli ottocento anni della nascita di san Pietro Celestino. […]. Sono passati ben ottocento anni dalla nascita di san Pietro Celestino V, ma egli rimane nella storia per le note vicende del suo tempo e del suo pontificato e, soprattutto, per la sua santità”.
Mi benedica.
Oreste Gentile
Caro Papa Francesco da quando ci sei tu è ritornata la speranza in una vita migliore, il 5 hai donato con le tue parole e i tuoi gesti che non mancano mai l’amore a tutte le persone che erano venute a vederti io ti ringrazio umilmente per aver preso in braccio mio figlio Francesco e so che grazie alla tua benedizione crescerà nell’amore e nella fede verso dio, l’abbiamo chiamato Francesco come te, come quella potenza d’amore che esprimi ad ogni tuo sorriso, io pregherò per te sempre ne hai bisogno, lo vediamo, uno di noi non riuscirebbe a fare quello che fai, inoltre chiedo se è possibile di farti incontrare tutte quelle persone che hanno il cancro in particolare mamme con bimbi piccoli, bambini che nascono con malattie in curabili, papà che non riescono a vedere crescere i propri figli io vivo nella terra dei fuochi, una tua carezza aiuterebbe tanto. GRAZIE . Antimo.
Caro Papa Francesco, mi rivolgo a te, affinché da questo importante pulpito, tu possa, con voce ferma ed autorevole, intervenire sulla importanza di scuotere le coscienze dei responsabili delle televisioni, affinché finisca lo scempio di trasmettere programmi con scenari di morte sofferenza e crudeltà di ogni tipo che ci propinano ogni giorno.
Questo modo di fare televisione, non fa parte dell’informazione ma ci offende,amareggia, allontanando i buoni sentimenti per una corretta e naturale socializzazione tra le persone ed oltretutto non ci insegna nulla di buono, rendendoci succubi di un sistema pubblico malsano che fa paura al mondo. Proviamo a colpevolizzare i media, affinché rivedano le loro strategie di comunicazione per ritrovare anche un giusto dialogo con i nostri figli, disorientati, privati del loro futuro, incapaci di comprendere il senso della vita senza riferimenti senza mete e senza lavoro. Glielo chiedo da padre di famiglia e da cittadino che ormai avanti con gli anni, nel guardare la tv non trovo più un momento di serenità andando la sera a riposare per la paura di quello che ci aspetta il domani. Grazie della collaborazione che potrà accordarmi ma confido che ci proverà anche questo è un modo di riaccostarci a Dio che ci ha data una vita ed un paradiso terrestre per goderne i frutti migliori. Che Dio la benedica sempre.