Pietro, il pescatore, dopo aver ascoltato le donne riguardo la risurrezione di Gesù e non aver creduto loro, senza dubbio non se ne è rimasto seduto né si chiuse in se stesso: questo è il particolare nell’atteggiamento del discepolo, che nonostante non creda in quel momento, fa la differenza.
Torniamo a riflettere, in questi giorni successivi alla Pasqua, alla ora della preghiera del , sulla bellissima omelia del Santo Padre prunciata nella .
In tale occasione, Papa Francisco ha parlato di Pietro, ma non partendo da un evento personale, ma citando direttamente il Vangelo di Luca al capitolo 24, versetto 12, che recita: “Pietro tuttavia si alzò“.
Ha sottolineato Francesco, Pietro non rimase seduto “Pietro corse al sepolcro“. Quali pensieri ribollivano nella mente e nel cuore di Pietro mentre correva al sepolcro? I pensieri di Pietro sono quelli che ognuno di noi ha provato di fronte agli eventi traumatici che segnano la nostra vita, di fronte al dolore, di fronte alla violenza… “pensieri negativi“, li ha definiti il Vescovo di Roma, tra cui, primo fra tutti, il dubbio, seguito dalla tristezza e dalla delusione.
Il particolare che fa la differenza in Pietro, però, è che dopo aver udito le donne e non aver creduto loro, comunque non rimase chiuso in casa, come facevano gli altri. Anzi, “Pietro, dopo aver ascoltato le donne e non aver creduto loro, «tuttavia si alzò» (v. 12)“.
Pietro, nonostante non credesse in quel momento, “cercò Gesù, non se stesso“. Pietro “preferì la via dell’incontro e della fiducia e, così com’era, si alzò e corse verso il sepolcro, da dove poi ritornò «pieno di stupore» (v. 12)“.
Rivediamo questo atteggiamento di Pietro che non rimane chiuso in se stesso, nonostante il dubbio e la tristezza, che non si “fece assorbire dai rimorsi, dalla paura e dalle chiacchiere“, nelle parole di Papa Francesco nella Santa Messa nella Cena del Signore, quando, nel momento della lavanda dei piedi, alla quale parteciparono profughi di differenti nazionalità e religioni, disse:
“Siamo diversi, siamo differenti, abbiamo differenti culture e religioni, ma siamo fratelli e vogliamo vivere in pace”. E questo è il gesto che io faccio con voi. Ognuno di noi ha una storia addosso, ognuno di voi ha una storia addosso: tante croci, tanti dolori, ma anche ha un cuore aperto che vuole la fratellanza. Ognuno, nella sua lingua religiosa, preghi il Signore perché questa fratellanza contagi il mondo, perché non ci siano le 30 monete per uccidere il fratello, perché sempre ci sia la fratellanza e la bontà. Così sia.
Pietro “senza cedere alla tristezza e all’oscurità, ha dato spazio alla voce della speranza: ha lasciato che la luce di Dio gli entrasse nel cuore, senza soffocarla“. Che, in questo periodo pasquale, anche noi possiamo aprire il nostro cuore e lasciarci contagiare, nonostante i nostri dubbi, tristezze e problemi, dalla speranza, che nella Risurrezione di Gesù diventa certezza che è possibile un mondo nuovo.
Santo Padre, la espereza de un mundo nuevo, bondadoso, dónde nadie sea olvidado es lo que quiere Dios para nosotros, como todos los padres buenos, su felicidad es la felicidad de sus hijos.
Saludos desde España.
***Grazie!!!…Pietro,e’irresistibile…!!!!e’ l’uomo vero col cuore in mano!!E’della serie del “non ti credo,ma magari fosse!”E’un asciutto che asciuga come il sole,e’ salato e dolcissimo e niente sofismi,mica e’ un greco lui!!No…..lo sa che non si vive di quelli…..E il primo a saperlo e’ proprio Gesu’…….no??
Buona serata……..lo Spirito Santo sia con te.
Isabella
mi piace di Pietro che lui parte sempre “cosi’ com’ e'”!, li’ dove si trova, non perde tempo a tentennare, a ragionarci su…, non va a pettinarsi o sistemarsi…lui e’ troppo curioso, Bisognoso e Bramoso! gli interessa troppo quella Novita’ di cui percepisce il sapore e l essenza. Parte e va. Cerca e trova!!!.
Bravo Pietro! e con Lui anche il ns. Caro papa Franciscus!!!
che Dio vi Benedica in eterno Sempre.
gil
E io, Signore, come posso essere Pietro senza di Te?