Commovente e toccante la telefonata di Papa Francesco al campo profughi di Ankawa, in Iraq, che ha avuto luogo questo pomeriggio: grazie ad un collegamento via satellite estemporaneo e alla traduzione in arabo eseguita da un sacerdote locale, il Pontefice ha potuto fare i propri auguri di Natale ai cristiani ospitati presso il campo profughi.
Nel corso della telefonata il Santo Padre, nel ribadire la propria vicinanza a quelle popolazioni che soffrono, ha ricordato loro come lo stesso Gesù soffri come loro e dovette scappare, poiché per Lui non c’era posto.
“Buona sera saluto tutti voi in questa serata di Natale. – ha detto il Vescovo di Roma iniziando la propria telefonata – Abbraccio tutti voi e auguro a tutti voi un santo Natale”.
Bergoglio ha voluto poi sottolineare come il Signore sia vicino loro, pur nelle sofferenze che stanno attraversando: essi vivono davvero “un Natale con Gesù perché voi siete come Gesù la notte del suo Natale – ha detto – per lui non c’era posto e lui è stato cacciato via ed è dovuto fuggire in Egitto per salvarsi.”
“Voi siete come Gesù questa sera e io vi benedico tanto e sono vicino a voi. – ha quindi proseguito – Pensate che siete come Gesù in questa situazione e questo a me fa pregare di più per voi”.
“Il Natale è la festa della vicinanza di Dio con noi” ha spiegato il Santo Padre, per questo anche Francesco è “vicino, molto vicino questa sera. Sono vicino a voi con tutto il cuore e chiedo a Gesù che vi carezzi con la sua tenerezza e alla Madonna che vi dia tanto amore”.
“La tenerezza e’ ciò che Dio fa per manifestare” la propria vicinanza: “Gesù lo ha detto in due brani del Vangelo, dove c’e’ tutta la vita cristiana: nelle Beatitudini e poi nel brano di Matteo 25 – ha commentato il Papa – Tu vai a trovare gli ammalati, i carcerati, quelli che hanno bisogno, curati delle vedove, di chi non ha da mangiare e da visitare, curati dei isognosi, che sono la carne di Cristo. Questo si chiama tenerezza”.
“Questa sera viene Gesù, viene come un bambino, tenero, innocente. I bambini che sono tra voi, i bambini morti, i bambini sfruttati. Pensiamo ai bambini – ha quindi concluso Francesco – Gesù Bambino viene tra noi, è l’amore e la tenerezza di Dio. Che il Signore ci dia la grazia di riceverlo con tanto amore. E anche penso ai nonni agli anziani, che hanno vissuto tutta la vita e adesso soffrono questa croce. Che gli anziani ci diano a tutti noi la saggezza della vita. Nel mio cuore questa notte ci sono i bambini e gli anziani. E adesso a tutti voi, specialmente bambini e anziani, vi benedico di cuore”.
Abbiamo bisogno oggi di tanta ma tanta Tenerezza che questo Natale porti nel mondo Pace e Tenerezza nei cuori di tutti gli uomini!
Un saluto di buon natale ai malati agli anziani Che sono soli e a tutti i Che sofrono in cuesto giorno di natale . E nato il salvatore del mondo Che e con noi faciamo Che cuesto natale sia un natale di pace e amore buon natale
Santo Padre, la Tua testimonianza,le Tue parole sono segno della vicinanza di Dio al Suo Popolo. Grazie a te la nostra vita si illumina dell’Amore di Dio e il Bambino ci dona fuducia e speranza di poter vivere in un mondo migliore, con il Potente aiuto dello Spirito Santo e con l’amata Madre Maria, la Donna purissima che insieme Giuseppe ha permesso l’incarnazione del Verbo. Buon Natale anche a Te caro Francesco. Gloria a Gesù! Che la venuta del Signore possa toccare il cuore di ciascuno di noi.
La telefonata del S. Padre a questi fratelli lontani e forse anche in pericolo,produce anche a noi un senso di pace e di speranza!
E’ una esplosione di luce nelle nostre vite buie, d’amore sui nostri affanni!
Quel cuore grande che sostiene le sue scelte pone tra le braccia di tutti il Bambino Gesu’!
Sono felice di essere anziana e di essere una nonna…perchè la speciale benedizione natalizia la sento anche un po’ mia….Grazie, Papa caro, di questo bellissimo regalo, in un giorno così importante per la nostra fede. Oggi, io e mio marito, avremo la gioia di condividere il nostro pasto con una cinquantina di fratelli, di tutte le età, che stanno attraversando momenti difficili della vita. La Sua benedizione ci aiuterà a donare tutto il nostro cuore, senza nulla risparmiare…per fare loro fare il pieno dell’amore di Gesù Bambino. Auguri, Santo Padre…
Che tutti possano far entrare il Signore nel proprio cuore e nella propria vita.
ogni Natale si rinnova il Mistero della nascita di Gesù,l’immnso amore di Dio x l’umanità racchiusa in quella piccola Creatura, così piccolo e così potente tanto che i grandi dell’epoca per timore di perdere il loro regno tentarono di ucciderlo ma così non fu e Gesù portò avanti la sua vita sulla terra per la nostra salvezza. Senza di Lui non possiamo vivere con amore e dare pace.
Buon Natale e Buon Anno Nuovo Caro Papa Francesco!
Tanti baci dolci da Riccardo, Gabriele e Jeanne!