Alla Messa della Divina Misericordia il Santo Padre ricorda il miracolo della resurrezione di Gesù che ha cambiato la vita dei suoi discepoli, donando loro pace e misericordia.
La pace che viene dal cuore, è questo un dono bellissimo, “non porta una pace che toglie i problemi di fuori, ma una pace che infonde fiducia dentro. Non una pace esteriore, ma la pace del cuore.[…] La pace di Gesù libera dalle chiusure che paralizzano, spezza le catene che tengono prigioniero il cuore.” Così nasce la loro missione, e la nostra.
E la misericordia, attraverso lo Spirito Santo “per la remissione dei peccati. […] Il perdono nello Spirito Santo è il dono pasquale per risorgere dentro. Chiediamo la grazia di accoglierlo, di abbracciare il Sacramento del perdono. E di capire che al centro della Confessione non ci siamo noi con i nostri peccati, ma Dio con la sua misericordia. Non ci confessiamo per abbatterci, ma per farci risollevare.” La confessione ci aiuta a rialzarci quando cadiamo, come i bambini che vengono aiutati dal padre, così il Signore ci tende la Sua mano, attraverso questo sacramento.
Dunque “ dopo la pace che riabilita e il perdono che risolleva, ecco il terzo dono con cui Gesù misericordia i discepoli: Egli offre loro le piaghe.” Cosa vuol dire essere salvati dalle piaghe? “Che ha fatto sue le nostre ferite, che ha portato nel suo corpo le nostre fragilità. Le piaghe sono canali aperti tra Lui e noi, che riversano misericordia sulle nostre miserie.”
Ma il messaggio principale è che “solo se accogliamo l’amore di Dio potremo dare qualcosa di nuovo al mondo” come hanno fatto i discepoli, che “ misericordiati, sono diventati misericordiosi. E anche noi “non rimaniamo indifferenti. Non viviamo una fede a metà, che riceve ma non dà, che accoglie il dono ma non si fa dono. Siamo stati misericordiati, diventiamo misericordiosi.”
nel mio primo viaggio in Cina, invitata dall’Agenzia di Stampa XINHUA, mi trovai a lavorare di fronte alla Cattedrale della Vergine Maria, fondata da Matteo Ricci, l’ingresso era ancora antico, varcata la soglia mi trovai accolta con tanto entusiasmo che pensai di approfondire con il capo redattore Huang Changrui perchè a Roma come nel resto del mondo si usavano FAKE NEW sulle religioni in Cina.così scoprii che Papa Giovanni Paolo II desiderava visitare la Cina prima di morire,portai con me nel secondo viaggio, 25 anni fà, il Gesù Misericordioso, una tavola di legno acquistata proprio nella Chiesa della Divina Misericordia in Sassia a Roma, non parlavo cinese, lasciai la tavola in chiesa ed al mio ritorno la trovai esposta con un vaso di fiori freschi e donne e uomini che pregavano…il resto è storia, pubblicata dal Governo Cinese.