Papa Francesco ha ricevuto in udienza oggi, in Piazza San Pietro, oltre 9000 ministranti, tutti giovani tra i 14 e i 30 anni, provenienti da tutte le parti del mondo, tra cui Francia, Italia, Portogallo, Svizzera, Ungheria, Serbia: l’incontro, parte del pellegrinaggio internazionale dei ministranti, aveva a tema le parole del profeta Isaia: “Eccomi, manda me!”.
Si tratta questo dell’undicesimo pellegrinaggio a Roma dell’organizzazione internazionale dei ministranti, pellegrinaggio iniziato lunedì e che si svolge nelle varie Chiese di Roma e nelle catacombe, in particolare in quella di San Callisto, patrono dei chirichetti.
Per i ministranti è stata una grande occasione di gioia quella di incontrare il Santo Padre, e per molti di loro è stata anche l’occasione per toccare con mano la dimensione universale e di comunione della Chiesa.
Il Vescovo di Roma, nel corso della sua omelia ha risaltato l’importanza di essere vicini a Gesù nell’Eucarestia, ed è questa la missione di coloro che servono all’altare: la familiarità e vicinanza a Gesù nell’eucarestia, servendo all’altare – ha spiegato il Papa – si converte in una opportunità per aprirsi agli altri, per camminare assieme.
Riconoscersi piccoli e deboli diventa fonte di vera forza, perché permette di comprendere appieno come solamente con l’aiuto di Dio si può trovare la forza per compiere quel bellissimo viaggio che è la vita.
Ricordando il vissuto del Profeta Isaia, infatti, Papa Francesco ha evidenziato come Dio chiamò a questo giovane per convertirsi in uno strumento della vicinanza di Dio e della misericordia Divina. Solamente quando Isaia si affida completamente alle mani di Dio, la sua vita si trasformerà: Isaia scopre che chi si avvicina per primo, chi fa il primo passo è Dio. Da qui la sua risposta alla chiamata di Dio: “Eccomi, manda me!”
Gesù ci chiama a condividere la allegria del riconoscersi scelti e salvati dalla misericordia di Dio – ha concluso Papa Francesco – Gesù ci invita a essere testimoni che la fede è capace di dare una nuova direzione per i nostri passi, che ci rende liberi e forti per essere disponibili e pronti per la missione.
Avevo chiesto al parroco se potevo amare Gesù facendo il ministrante, ma mi ha risposto che non ne aveva bisogno. Sono stato il suo collaboratore per una decina di anni nei quali mi ha saputo educare quando eravamo al riparo dalle orecchie indiscrete. Non ho mai disatteso le sue aspettative, non ho mai rifiutato di eseguire un suo ordine e ho fatto tutto quello che mi ha detto, in nome di Dio. Gli altri parrocchiani avevano capito che ero un uomo di Fede, avevano capito che ci tenevo, ma erano lì per sfruttare le conoscenze politiche del parroco che li aiutava a ottenere i contributi dallo stato perché avevano una fede “all’acqua di rose” e non volevano andare a lavorare. Secondo me quando hanno capito che il mio benessere dipendeva dalla mia Fede in Cristo si sono scandalizzati e hanno costretto il parroco a cacciarmi fuori dalla parrocchia perché ero un cristiano. Non è la prima volta che mi succede una cosa del genere ad esempio sono stato cacciato dalla scuola perché studiavo e sono stato cacciato dalle compagnie di amici che avevo perché li consideravo amici. Siccome il ruolo di ministrante non era per me ma era riservato a coloro che dovevano ricevere “i contributi politici” dal parroco ho deciso in modo definitivo che non devo fare il ministrante. In ogni caso conservo la Fede in Cristo Signore, ma senza frequentare le altre parrocchie in modo assiduo perché sono dei covi di vipere che troppo spesso servono per fare “punteggio politico”. Le chiedo scusa per quanto ho scritto, ma non saprei come devo definire il comportamento di un parroco apparentemente costretto ad offendermi in modo svalutante per aiutare gli sfaticati a rubare i soldi allo stato; non saprei come devo definire un parroco che giustifica i furti dei suoi parrocchiani dicendo loro che i preti, i vescovi, i cardinali e i papi si comportano allo stesso modo.
Antonio, non trovo qui il tuo commento: “Teodora è per caso a me che ti riferisci?” (l’ho letto solo nella posta in arrivo). Non è la prima volta. Non so a quale mio commento ti riferisci e non posso risponderti in merito.
Ti saluto, ti auguro tanta serenità e la realizzazione di quanto desideri.
Con vera sincerità.
Ma a chi lo dici?! Personalmente comprendo la tua sofferenza e ti auguro tanta serenità. Purtroppo questi sono gli andazzi silenti, anche se notoriomente riisaputi. Ti saluto, Teodora
Santo Padre,speriamo che i nuovi Ministranti NON seguone l’esempio dei Preti Francesi Pascal Thuillier &Vescovo di Parigi Andrè che nel nome del nostro Dio,hanno PLAGIATO mia zia marchesa Yolande d’Argenge Lafue 92 enne(deceduta 19 febbraio 2011) per impossessarsi di TUTTI i suoi beni MLN di euro,da me interpellati (essendo l’unico nipote) mi hanno prima minacciato di essere un millentatore(sebbene abbia dimostrato loro le prove del mio grado di parentela) poi mi hanno denunciato alla magistratura Francese la quale (non so con quali accuse) mi hanno indagato hanno corrotto anche i miei avvocati allora è vero che il Clero NON si può toccare,ma io NON demordo e dove NON arriverà la giustizaia terrena,prima della giustizia divina arriverà la MIA giustizia,ed a questo punto NON rispondo della mie azioni,ti PREGO Santo Padre AIUTAMI fare giustizia NON falla passare liscia a questi che rovinano la NOSRA Chiesa,sia lodato Gesù Cristo.
Per tutti i ragazzi/ragazze sarebbe utile un’esperienza da chierichetto, aiuterebbe sicuramente a sentire prima la chiamata di Dio. La sempre più scarsa partecipazione, dovuta a diversi fattori, non stimola la voglia di fare quest’esperienza importantissima per il nostro cammino di fede e di crescita umana. Oggi, inoltre, per le scarse vocazioni ma anche per una sorta di accentramento di sacerdoti e suore, vi sono ampie zone dove le chiese, anche parrocchiali, restano chiuse anche la domenica. Bisognerebbe riflettere, lo dico da laico ma convinto che se, nelle periferie e parlo di paesi che superano anche i 5000 abitanti, non si cercherà di riaprire gli oratori…il futuro prossimo non sarà roseo.
Buongiorno Papa Francesco…..qualche domenica fa, durante la S. Messa, ho fatto la lettura della IIa lettera di S. Paolo Apostolo ai corinzi……era la prima volta che leggevo dal pulpito. Iniziata la mia lettura…..proprio per il significato profondo delle parole…..sembravo io a dirle personalmente, perchè anch’io ho avuto una spina che mi affliggeva tanto e avevo voglia di ribellarmi! Quelle parole mi sono state messe in bocca esattamente nel momento giusto! Nonostante i miei singhiozzi….ho fatto la lettura in modo corretto. E’ stata un’esperienza che io non dimenticherò MAI.
Dio sa, vede, sente tutto e tutti.
Dio sa chi si comporta onestamente nel rispetto dei valori umani, operando nella verità, nel rispetto dei diritti altrui, senza cattiveria, odio, invidia, falsità, simulazione.
Sa chi soffre perché tali valori sono calpestati da chi, nella superbia dei propri poteri e/o neila certezza dei suoi sodalizi redditizi, non esita a sovrastare chi, ai suoi occhi e secondo le sue logiche, è “piccolo” e asservibile ai suoi interessi.
Che ci si proclami cattolici, cristiani o altro, che si pratichino o no rituali religiosi, Dio ne sa trarre le giuste valutazioni.
Dio conosce i nostri pensieri, le nostre difficoltà, i nostri limiti, i nostri errori, le nostre tendenze, le nostre umili richieste anche se silenziose.
Non credo che apprezzi le parole vuote e l’immodestia, ma la sincerità e la concreta dirittura morale, a prescindere anche da qualsiasi prassi o credenza religiosa.
Ci liberi dal male, ci conceda serenità, lenisca le nostre sofferenze e ci salvi da ingiustizie e abusi.
Con animo sereno, riusciamo a potenziare e perfezionare anche l’aiuto al prossimo.
Papa Francesco preghi per me che a settembre devo operarmi,certa delle sue preghiere la ringrazio e le auguro una buona e serena notte. Angelo di Dio che sei il mio custode illumina reggi e governa me che ti fui affidato dalla pietà celeste amen. Sia lodato e ringraziato ogni momento il Santissimo e Divinossimo Sacramento.
Grazie Santo Padre delle sue parole Dio e’ grande e attraverso la testimonianza di tutti noi credenti e con l’aiuto di Gesù e Maria porteremo frutti per convertire chi non crede. Il credente e’ gioioso, ha la festa nel cuore e la serenità, anche nella fragilità confida sempre nel Dio vivente. Che la nostra Cara Mamma dal cielo guidi Lei Francesco per portare tutti al Padre. Io prego per lei Papa santo e Benedetto, lei preghi per me e per tutti gli uomini affinché nessuna anima vada persa, Maria Madre della chiesa e Sposa del Divin Figlio accompagnaci nel sentiero e in cammino col dolce Gesù mostraci il volto del Padre per amarlo in eterno amen. Gesù e Maria custodite e proteggete in quest notte me e il mondo intero, e imprimete nei cuori la pace, pace nelle famiglie pace tra gli uomini che amano Dio. Sia Lodato Gesu’ Giuseppe e Maria con gli angeli e i santi amen. Sia lodato Gesù Cristo. Buona notte.