Nel corso dell’omelia di oggi, durante la Santa Messa nella cappella di Casa Santa Marta, Papa Francesco è tornato a parlare di “cristiani pagani” ovvero di quei pagani che “con due pennellate di vernice di cristianesimo” si dicono cristiani ma in verità sono “nemici della croce di Cristo“.
Prendendo spunto dalla Prima Lettura (Fil 3, 17 – 4, 1) il Pontefice ha fatto notare come già ai tempi dei primi apostoli ci fosse il problema di certi cristiani che in verità erano dei pagani. “Anche oggi ce ne sono tanti! Anche noi dobbiamo stare attenti a non scivolare verso quella strada di cristiani pagani, cristiani nell’apparenza.” ha detto Bergoglio “E la tentazione di abituarsi alla mediocrità, la mediocrità dei cristiani, di questi cristiani, è proprio la loro rovina, perché il cuore si intiepidisce, diventano tiepidi.“
Sono quei cristiani che nei giorni scorsi il Santo Padre aveva definito come cristiani grigi, quei cristiani che, come i sepolcri imbiancati cui faceva riferimento Gesù, si vestono “con due pennellate di vernice di cristianesimo” ma che in verità “sono nemici della Croce di Cristo” poiché “prendono il nome, ma non seguono le esigenze della vita cristiana“.
Come fare per capire noi dove siamo noi? Attraverso l’esame di coscienza: domandiamoci “mi piace vantarmi? Mi piacciono i soldi? Mi piace l’orgoglio, la superbia?” Ognuno di noi deve domandarsi, insomma, “dove ho le mie radici, cioè di dove sono cittadino? Nel cielo o sulla terra? Nel mondo o nello spirito mondano?” Il vero cristiano è un cittadino del regno dei cieli, le sue radici sono là, nel regno dei cieli “e di là aspettiamo, come Salvatore, il Signore Gesù Cristo“.
Questo esame di coscienza, questa verifica costante di dove sono le nostre radici, va fatto ogni giorno poiché la perdizione non giunge “da un giorno all’altro“: la predizione, a sua volta, è un cammino, “il cammino della mondanità di questi nemici della Croce di Cristo è così, ti porta alla corruzione!“
Per questo la “sorte finale” dei cristiani pagani sarà la perdizione, perché a poco a poco perderanno il cammino e imboccheranno il percorso che suggerisce quella cittadinanza che loro hanno nel cuore, che non è quella che porta all’incontro con Cristo.
Rimaniamo saldi nel Signore, ha quindi esortato Papa Francesco: “Saldi nel Signore e nell’esempio della Croce di Cristo: umiltà, mitezza, povertà, preghiera, servizio agli altri, adorazione“.
per VINCENZO valdella
teodora on novembre 9, 2014 at 2:34 pm.
i RITORNELLI SENZA SOSTANZA SONO STERILI.
Per non perderci in polemiche inutili, se possibile, indichi la natura del problema, abitazione, salute, economia. Discutiamo di cose di cui non hanno una origine per cui non si può indicare una fine. Sapendo il problema, si può indicare una soluzione, se disponibile, oppure una condotta, e se veramente Sua Santità Francesco, può interessarsi di quanto la affligge. Polemizzare, giudicare, pretendere sul nulla, è già di per se un reato.
Vincenzo Valdella
Se hai conoscenze e competenze giuridico-legali, come sembra, sai meglio di me che non è opportuno spifferare dettagli pubblicamente, esponendosi a ritorsioni di comodo.
La natura del problema comprende tutte e tre le tematiche: abitazione, salute, economia.
Il tutto è stato dettagliamente spiegato a Papa Francesco con Racc. a.r., risultata regolarmente pervenuta.
Mi aspettatavo una risposta, sia pure di mero riscontro e solidarietà umana.
Personalmente, sono convinta, che, se la missiva è arrivata nelle mani di Papa Francesco, Egli può intervenire presso il Vescovado segnalato, se non altro per fare chiarezza e stabilire rapporti corretti e cristiani,.
Spero di essere stata abbastanza chiara ed esaustiva.
Un saluto. Teodora
Vincenzo Valdella,
sia ben chiaro che non avanzo alcuna “pretesa” da questo Blog. E, laddove, lei dovesse condivedere che “Sua Santità Francesco, può interessarsi di quanto mi affligge”, non so quale concreto effetto potrebbe produrre.
La ringrazio, naturalmente, per l’attenzione che ha voluto rivolgermi e spero, anche se ormai non credo più in NULLA, che CHI può, riesca a smuovere le coscienze intorpidite dall’egoismo e dall’avidità, in coerenza al messaggio cristiano che devono trasmettere, non solo a parole, ma soprattutto con l’esempio e con i fatti. Anche se consapevole dell’incancrenita ipocrisia che pervade il mondo intero, nella sfera di chiunque eserciti un potere, in ogni ambito. Il Vangelo non va solo predicato, ma attuato: fare il contrario è un insulto alla Parola di Dio.
Caro Papa Francesco. fare parte del Suo blog mi ha dato tanto coraggio e serenità, tanta luce. E ogni sera prima di andare a riposare ero e sono felice di leggere le Sue parole, sempre chiare, limpide, donate a noi a braccia aperte. Ho poi letto i vari commenti per mio arricchimento umano. Ora non lo farò più. Mi ritrovo in una serie di ghirigori mentali che invece di innalzarsi mi sembra si attorciglino e intrighino in modo da non staccarsi mai da terra. Non è questo di cui ho bisogno, anche se questa è la società. Le prendo le mani Santo Padre, perché Lei mi porti sempre con sé. Così, semplicemente..
Lucia anima bella, sono Sara, il consiglio che posso darti,se usi discernimento senza guardare la persona,aiuta tanto .Immergersi in tutto ciò che è buono aiuta, con questo non vuol dire non vedere ciò che è male, ma non lasciarti coinvolgerti dal male, caccialo dalla tua vita tutto ciò che ti fa male e meglio ancor prima che arriva sulla tua porta. Poi è anche vero che siamo tutti peccatori per cui ci abbiamo convissuto e ci conviviamo tutto oggi, per cui è difficile vederli. Ma aver avuto la Grazia di riconoscere ciò, non ci resta che incamminarci verso la Luce, chiedendo al Signore che ci aiuti a comprendere tutto ciò che è buono in modo che la nostra casa la nostra anima si arricchisca di Luce in modo che trasbordi che così pure altri possano attingere.
Vedi per prima cosa c’è da mettere in riparo noi stessi , affidandoci sotto il manto della Madonna, poi potrai essere di aiuto ad altri e in più ti puoi difendere da tutto ciò che non è buono.
Il nemico è ciò che vuole e farà di tutto pur che noi molliamo.
Perciò scrivere non è obbligatorio, ma aiuta a riflettere almeno per me è così, importante è di non perdere di vista i Santi consigli che ci da il Santo Padre.
Gesù stesso disse :- vi mando come agnelli in mezzo ai lupi.
E dai lupi ci dobbiamo difendere, come? Cambiando se stesso e non aspettare che siano i altri a cambiare, anzi dal momento che ci si cambia , saranno i altri che si accorge di questa luce e lo vorranno conoscere.
Ti abbraccio nel Signore! Sara
Lucia,
Cara Lucia, finchè vivrai su questa terra, dovrai coesistere con tutte le sfaccettature dell’umanità.
A volte le prove sono dure. Non sempre si è all’altezza di superarle, perché non sempre chi ti trovi di fronte è animato da sani principi. Sappi essere sempre onesta, ciò non sempre ti premierà ma ti farà vivere con serenità di coscienza, anche se non dovesse lenire o risolvere le sofferenze che altri potrebbero procurarti.
CHIEDO SCUSA ALLO STAFF. Purtroppo quando clicco su “Per leggere il resto o rispondereclicca qui”. Il commento non compare. Compare (dopo) se invio un commento a mia volta
MA DOVE STA? A cosa si riferisce?
anny ha appena lasciato un commento su “Rimaniamo saldi nel Signore e nella croce di Gesù”. Ecco un estratto:
bravo hai spiegato benissimo tutto con parole semplici e comprensibili, io ho difficoltà a capire le parole del papa forse la lingua lo mette in difficoltà per esprimersi meglio,basterebbe scrivere il discorso nella sua lingua e poi farselo tradurre, poiché non leggo parole di speranza nei suoi discorsi ,i cristiani sbagliati sembrano essere spacciati ,ci vorrebbe una parola di incoraggiamento e di misericordia per non essere vinti dallo sconforto di non potersi rialzare.
Se andiamo a ricercare, ci troviamo di fronte a mille incongruenze.
D’altra parte le incongruenze, anche senza defatiganti studi e ricerche, sono sotto gli occhi.
Se, al posto della predicata povertà, amore, perdono, carità, fratellanza, umiltà ti scontri con opulenza, indifferenza, egoismo, ipocrisia, cinissmo, sordomustismo, superbia… studi o ricerche saranno solo un qualcosa in più.
Se hai dei principi morali, vivi secondo la tua moralità. E ciò è anche vivere cristianamente, al di là di ogni formalità e pratica religiosa.
La solidarietà rientra nei principi morali. Mi riferisco alla solidarietà concreta e fattiva. Se questa fiducia viene tradita, non si può che prenderne atto.
Una precisazione che credo sia necessaria. Mai nessuno predica la povertà. almeno come risulta dalla Bibbia. Si fanno delle scelte individuali, come fece San Francesco, il quale si dedicò ai problemi sociali fra cui i poveri e per cui spese la sua vita al servizio di quelli che avevano più bisogno. Questo è stato sempre un comando di Dio, aiutare i bisognosi: le vedove, i poveri gli orfani, ma questo è semplicemente in tema con la qualità di Dio che è amore. Ognuno lo può mettere in pratica, per libera scelta e non per obbligo. In quanto alla povertà questa non è una regola fissa se si riferisce ai beni materiali. Si è poveri d’amore verso il prossimo se ci si comporta egoisticamente e si crede che tutto sia lecito pur di accumulare beni materiali. Possedere dei beni materiali, sotto qualsiasi forma, sicuramente non è un reato per Dio, diventa reato quando nel proprio cuore si bramano le ricchezze che sono solo i beni materiali, cioè l’egoismo, avidità, e si esclude l’amore,invece il volere di Dio è che nel proprio cuore ci sia l’amore che è la qualità di Dio. L’amore per il prossimo che ci impone una società dove si convive in pace e si collabora alla soluzione dei problemi comuni. Rispondere al comando di Dio: “NON BRAMARE LE COSE TERRENE”. “GUADAGNATI DA VIVERE ONESTAMENTE”. I principi morali sono senz’altro un’ottima qualità. Ma non possono indicare il cristiano senza le altre qualità insegnate da Gesù. Come Gesù stesso dichiarò: Vi ho lasciato un modello.
La mondanità e sinonimo di anticristo. In quanto si adorano più gli dei pagani, o i cosiddetti, Penati o dei dell’olimpo. Venere, Marte, ecc. Cioè la Dea che promuove il sesso,Il dio della guerra, ecc.. In contrasto dell’amore per il prossimo, promuovere la pace, rimuovere situazioni di odio, ecc…
I falsi Cristiani o gli anticristi sono una realtà in quanto non è possibile credere a Dio o dichiararsi seguaci di Gesù e contemporaneamente praticare pratiche quali spiritismo, occulto, magie varie, ecc. Come disse Gesù: non si possono servire due padroni, inevitabilmente si finisce per tradire uno dei due. E’ molto diffusa la credenza che le parole di Gesù: a chi ti schiaffeggia sulla guancia destra porgi anche la sinistra, che il cristiano deve subire qualsivoglia violenza. E’ Tutto falso. Facendo riferimento alla legge del taglione “occhio per occhio dente per dente”, quanto su fa riferimento agli schiaffi morali, cioè non reagire a qualsiasi insulto o provocazione con violenza, ammazzando, o comunque trascinando in tribunale il proprio fratello, amico, conoscente, ma appianare le cose con accordi fra le parti interessate facendo prevalere la ragione. Per cui battersi per i propri diritti, e la legittima difesa, è giustificata. Non odiare i propri nemici è determinante in quanto il cristiano deve fare di tutto per spezzare la catena dell’odio. Non perché la legge non deve fare il suo corso. Chi ammazza va giudicato e il suo errore deve essere pagato, come chi ruba, calunnia, ecc.. Come Gesù insegnò: Dai a Dio quello che è di Dio e a Cesare quello che è di Cesare. Vivere nel rispetto delle leggi di Dio e degli uomini. Ne la legge di Dio ne la legge degli uomini ammette, assassini, calunnie, appropriazioni indebite, ecc.. Mettendo in pratica gli insegnamenti di Gesù. quando un Cristiano fa la carità o comunque aiuta una persona lo deve fare per amore del prossimo, cioè con la massima riservatezza e non per glorificarsi, in quanto deve glorificare Dio e non se stesso. Gesù insegnò: La mano sinistra non sappia quella che fa la mano destra.
bravo hai spiegato benissimo tutto con parole semplici e comprensibili, io ho difficoltà a capire le parole del papa forse la lingua lo mette in difficoltà per esprimersi meglio,basterebbe scrivere il discorso nella sua lingua e poi farselo tradurre, poiché non leggo parole di speranza nei suoi discorsi ,i cristiani sbagliati sembrano essere spacciati ,ci vorrebbe una parola di incoraggiamento e di misericordia per non essere vinti dallo sconforto di non potersi rialzare.
“il cammino della mondanità di questi nemici della Croce di Cristo è così, ti porta alla corruzione!“
Chi si appropria dei sacrifici degli altri, attraverso falsificazioni e poteri forti è immerso nelle corruttele, non chi rivendica i propri sacrifici e la verità.
Non si faccia confusione, altrimenti passa il messaggio che i corrotti possono continuare a sopraffare, e le vittime devono accettare e lasciar correre per amore di Dio.
Facile sapere dove si è: 1- testimoniare il Signore anche a costo di perderci qualcosa;
2- Appena iniziano le persecuzioni o le indifferenze, continuare.
3- vita di preghiera e sacramenti.
4- Attenzione verso gli altri, quando nessuno ti vede.
5- Accettare i rimproveri, anche dall’ultima persona di questa terra. L’Umiltà è fondamentale per crescere.
Senza croce e senza attenzione verso gli altri, non c’è Cristianesimo
Il vangelo di oggi dice: “Nessun servo può servire a due padroni: o odierà l’uno e amerà l’altro oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire a Dio e a mammona”. E ciò è fino a prova contraria esattamente quello che fa la chiesa cattolica. Recentemente ha dichiarato che l’ergastolo è come la pena di morte e che quindi dovrebbe essere escluso dagli ordinamenti statali, e da ciò si evince che la chiesa si dichiara implicitamente contro la pena di morte. C’è da chiedersi allora come mai l’articolo 2267 del catechismo della Chiesa Cattolica, redatto nel 1997 (che recita: “L’insegnamento tradizionale della Chiesa non esclude, supposto il pieno accertamento dell’identità e della responsabilità del colpevole, il ricorso alla pena di morte […]”) sia ancora in vigore. L’incongruenza della dottrina cattolica è dunque evidente dato che chi predica di eliminare l’ergastolo avalla però di fatto un catechismo in cui la pena di morte non è esclusa. Questo catechismo fu redatto da una commissione presieduta da Ratzinger e fortemente voluto da Wojtyła, che dichiarava nell’introduzione: “Nel 1986 ho affidato a una Commissione di dodici Cardinali e Vescovi, presieduta dal signor Cardinale Joseph Ratzinger, l’incarico di preparare un progetto per il Catechismo richiesto dai Padri del Sinodo […]” (Introduzione di Giovanni Paolo II a pag. 11, del “Catechismo della chiesa cattolica”, Ed. LEV, 1992). VERGOGNA!
Se facciamo un’analisi dei principi Biblici si evidenzia che il tema e “AMORE”. Il popolo di Dio deve essere un esempio d’amore e diffondere amore. Quando Dio scelse “ABRAMO” che poi chiamò “ABRAAMO” gli disse: dal tuo seme genererò un popolo che tutto il mondo si benedirà. Un popolo che accettò, per libera scelta, di seguire gli insegnamenti di Dio e metterli in pratica, cioè vivere nel rispetto delle leggi che Dio aveva dato loro a mezzo di Mosè, Le quali esprimevano amore ai più alti livelli che nelle civiltà allora in essere erano sconosciute. Per fare in modo che il popolo di Israele non abbandonasse queste direttive, cosa facile e che molti fecero anche i re, e assimilassero le usanze dei popoli confinanti, per il quale Dio li condannava, tenendo presente che l’uomo non è perfetto per cui si lascia andare facilmente verso atteggiamenti peccaminosi, se così non fosse inutile sarebbe stato che Dio provvedesse a introdurre nel mondo le sue leggi per guidarlo verso la perfezione perduta da Adamo ad Eva, (vivere nel rispetto degli insegnamenti di DIO, anche se non si crede nel Paradiso, si crea una società dove la convivenza fra i popoli e sicuramente unica, senza guerre, senza malvagità, dove ci sia prosperità, collaborazione fra i popoli ecc. possiamo godere da subito la soddisfazione di vivere in una società dove ogni componente si prodiga per la soluzione dei problemi comunitari e non egoisticamente personali) introdusse la così detta legge del taglione, occhio per occhio dente per dente, dove i preposti alla applicazione della detta legge dovevano fare subire a chi commetteva un reato la stessa sorte della sua vittima. Previo accurata indagine e dimostrazione che il reato era stato commesso ed era volontario. Contemporaneamente diede a Mosè anche il comando “AMA IL TUO PROSSIMO COME TE STESSO”. Successivamente, molti anni dopo, Il Re Davide nei Salmi dichiarava, non rendere male per male, Il re Salomone ne libro Proverbi dichiarava, non ti rallegrare delle disgrazie che subisce un tuo nemico ma aiutalo a superarle. Come si nota il tema è sempre l’ AMORE. Deve prevalere sempre l’AMORE. Con la venuta del Messia, così come profetizzato da Dio in Genesi, quando condannò Satana per quello che aveva fatto contro Adamo ed Eva, e successivamente a mezzo dei Profeti come è scritto nel Vecchio Testamento, confermò quanto scritto da Davide, da Salomone, eliminando la pena di morte per i reati minori, quale l’adulterio, una semplice provocazione, un furto, una truffa, perché era eccessivo ammazzare per reati non propriamente gravi, come quelli che mettevano in pericolo la vita dell’uomo, anche perché la perfezione è sicuramente impossibile e tutti pecchiamo. Gesù abolì il comando di odiare i nemici insegnando di amare i nemici, inteso, nel tuo cuore non covare odio verso nessuno, in modo che nella propria famiglia, fra amici, e nella società prevalga l’AMORE. In tema con la promessa fatta ad ABRAAMO, “TUTTO IL MONDO SI BENEDIRA'”. La pena di morte non è mai stata abolita perché nella società possono esistere “MOSTRI” che distruggono tutti, e per cui occorre combatterli, anche con scontro a fuoco con le forze dell’ordine. Invasioni da parte di popoli o comunque organizzazioni terroristiche che mirano ad ammazzare tutti senza alcuna ragione e solo per il piacere di farlo. Sarebbe coerente abolire la pena di morte totalmente e poi impugnare le armi contro chi vuole uccidere un uomo oppure la sua famiglia, per legittima difesa? La detenzione di chi commette un reato e diversa, in quanto questo, anche se ha ammazzato, si arrende alle forze dell’ordine, e lo stato deve isolarlo dalla società, imponendogli un periodo, in base alla gravità del reato, accertato, acquisendo le relative prove e il movente, con il compito di rieducare il soggetto, con tecnici appropriati, psicologo, dottori in legge, e a scelta teologi. Il cittadino che commette un reato non va messo in un locale chiuso a chiave e fatto morire in quella condizione. Va rieducato per Reinserirlo nella società. Il tema è sempre l’AMORE. Cioè portare avanti e diffondere la qualità di Dio. Il discorso di Sua Santita’ FRANCESCO è coerente.
Se fosse coerente correggerebbe il catechismo.
Quando si chiede al proprio parroco di volersi confessare, e nell’occasione si recita l’Atto di Dolore, preghiera di pentimento e richiesta di perdono a Dio dei falli commessi, Cosa si promette a Dio?, La preghiera conosciuta come “IL CREDO” cosa insegna? Il Padre Nostro o Preghiera del Signore insegnata da Gesù cosa insegna? Si rispetta gli insegnamenti di Gesù, il vostro “SI” sia “SI” e il vostro “NO” sia “NO”? Non giurate affatto perché il giuramento non mantenuto è del Malvagio? Predicare Amore fra i popoli e permettere che l’esercito degli uomini preposti al mantenimento dell’ordine pubblico a difesa degli oppressi o perseguitati e Amore, in quanto si protegge le persone utili alla società, quelli che si prodigano per il bene comune, quelle che diffondono pace, gli innocenti,in armonia con la volontà di Dio. “LA PACE NEL MONDO FRA TUTTI GLI UOMINI”. Quel tipo di amore, non semplicemente l’amore per un qualcosa, che poi si traduce in desiderio possessivo. Gesù insegnò: cosa fate di straordinario se amate solo i vostri cari, i vostri amici, e odiate i nemici? La stessa cosa non fanno anche gli esattori di tasse? Vi identificate miei seguaci, Cristiani, se dimostrate amore anche ai vostri nemici. Dovete perdonare i falli ai vostri nemici, così Dio perdona i Vostri. L’unico modo per spezzare la catena dell’odio. Non che la legge non deve fare il suo corso, ma nel cuore di un Cristiano non si deve covare odio per i suoi simili. I governanti degli uomini vanno rispettati in quanto Dio li permette. Se non ci fossero i governi che emanano le leggi per controllare l’operato degli uomini il mondo sarebbe in preda al caos. Confusione totale. Per cui nessuno può farsi giustizia da se ma devono operare gli organi preposti.
http://bastamonopolio.over-blog.com/2014/11/appunti-di-logica-del-1966-di-nereo-villa.html
i RITORNELLI SENZA SOSTANZA SONO STERILI.
Insegnamento tradizionale significa quello che la Chiesa nel corso dei secoli ha insegnato. Premesso che un insegnamento che potrebbe essere criticato non significa servire due padroni, veniamo al merito della questione. La pena di morte. Il catechismo non è redatto per un tempo solamente. Ma per tutte le situazioni di tutti i tempi. Mi sembra chiarissimo il fatto che, quando manca la società, con mezzi giudicanti, istituzioni di pena e/o di redenzione sociale, gli organi di polizia, la giustizia diventa molto più difficile da amministrare. Altrettanto chiaro che nelle epoche passate si sono avute diversissime situazioni, per esempio una chiesa clandestina e perseguitata che certo aveva regole molto diverse. Anche, ricordiamo la morte di Anania e Saffira, Atti degli Apostoli 5,1-11, dove fu lo Spirito Santo che fece morire i due. Lo Spirito Santo e San Pietro (Lo Spirito Santo e noi). San Pietro faceva risorgere i morti e penso che avesse anche la facoltà di farli morire. Perchè morirono? Perchè stavano cercando di rendere ridicola la Chiesa nascente e così avrebbero reso vano il sacrificio di Cristo e la diffusione della Sua parola. I casi in cui si potrebbe mettere in pratica la pena di morte sono veramente eccezionali e non appartengono alla società attuale. Nella nostra società italiana, ci sono molti strumenti diversi, non c’è affatto bisogno della pena di morte. Per quanto riguarda l’ergastolo, occorre ricordare che la pena deve essere adeguata. Deve tendere al recupero della persona, non alla sua punizione. L’ergastolo è il carcere a vita, a prescindere dal pentimento della persona. S.Paolo uccise i cristiani, ma si pentì fino a dare la vita egli stesso. S.Paolo uccise, insieme con altri, e del tutto colpevolmente, bravissimi cristiani. La chiesa, ancora una volta sotto la spinta dello Spirito del Signore, decise di metterlo alla prova e diede dei segni per questo (un altro Anania ebbe una visione del Signore per questo). Sarebbe stato meglio dargli l’ergastolo? Certo che riuscire a capire se una persona si è veramente pentita non è facile. Ma noi non dobbiamo mai pensare di dover mettere in pratica comandamenti scritti, ma agire sempre sotto la spinta dello Spirito Santo. E lo Spirito decide di volta in volta tutelando l’annuncio del Vangelo e la salvezza per tutti.
Gruppo sinodale
2 appuntamento o giro
Nella prima tornata ho sentito multe delucidazioni del senso dell’uomo nella vita donata da Dio polarizzando tal senso verso la fine inevitabile dell’uomo stesso quale nuova strada verso l’oblio , di fronte alla paura stessa della morte ci si polarizza con comportamenti di chiusura verso la prospettiva della morte e ci si indica con affermazioni di giudizio polarizzato alla individuazione della povertà spirituale altrui , ecco che si nota esclusivamente e solo difetti arcaici nella comprensione della stessa Bibbia o meglio della storia del genere umano e se uno più uno fa sempre due si dimostra dunque da dove si dovrebbe iniziare .
Il riferimento diventa inequivocabile se si dovesse leggere a rigor di cronaca anche i libri di altre religioni quali coadiutori della verità . ma soffermiamoci al piccolo contesto del cristianesimo / cattolicesimo .
Il Vangelo , con la Bibbia è e rimane il libro d’oro che ognuno di noi teniamo nel cuore , quale risorsa della nostra vita ?
Sappiamo distinguere la diversità del testo inserito a seconda dei periodi che ci competono ?
Distinguiamo le propedeutiche conoscenze intellettuali per evidenziare le sofferenze umane ?
E poi evidenziamo nel contesto stesso dell’uomo i punti nevralgici che competono alla religione ?
Questo io mi domando ogni giorno che trascorro in vita e noto che l’incomprensione del libro dei libri è alla base dei peccati umani .
E’ pur vero che la croce e la sofferenza di GESU donataci per redimere i nostri peccati,ma non è peccato anche solo non ricordare la vita di GESU ?
Ecco che si evidenzia la povertà dell’uomo non riconoscendo lo specchio di noi stessi su ogni fattore di vita .
Esempio : Quando diamo la carità ad un individuo meno fortunato di noi stessi , ricorriamo solo ad evidenziare la posizione che teniamo , quale essa sia , ma sempre superiore a quella dell’individuo a cui abbiamo dato la carità nascondendo la nostra povertà intellettuale , quasi ricorressimo a questo solo per rinnegare la possibilità che anche noi stessi potremmo diventare cosi . ed allora è la croce che evidenzia il martirio o la vita che evidenzia il senso della croce o del sacrificio perpetuato da GESU?
Mi auguro di far riflettere a questo compendio perche il sense è sempre e solo questo .
Graffigna Tiberio
MN 06081956