L’ Angelus di oggi in Piazza San Pietro era incentrato sul passo del Vangelo di Matteo 22,15-21, in cui Gesù è “alle prese con l’ipocrisia dei suoi avversari”.
In un momento di occupazione romana, mal vista, gli chiedono per metterlo in difficoltà, se sia lecito pagare le tasse a Cesare, pensando che esista solo una risposta secca , si o no.
Ma Gesù non si fa trarre in inganno “chiede loro di mostrargli la moneta, la moneta delle tasse, del tributo, la prende tra le mani e domanda di chi sia l’immagine impressa. Quelli rispondono che è di Cesare, cioè dell’imperatore. Allora Gesù replica: –Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio-“.
In questo modo, afferma il Pontefice, Gesù “Da una parte, riconosce che il tributo a Cesare va pagato – anche per tutti noi, le tasse vanno pagate – perché l’immagine sulla moneta è la sua; ma soprattutto ricorda che ogni persona porta in sé un’altra immagine – la portiamo nel cuore, nell’anima –: quella di Dio, e pertanto è a Lui, e a Lui solo, che ognuno è debitore della propria esistenza, della propria vita.”
E continua a spiegare che è anche un insegnamento per tutti noi, che dovremmo capire che è bene pagare le tasse e rispettare le leggi dello Stato, ma “al tempo stesso, è necessario affermare il primato di Dio nella vita umana e nella storia, rispettando il diritto di Dio su ciò che gli appartiene”.
E’ questa, conclude, “la missione della Chiesa e dei cristiani: parlare di Dio e testimoniarlo agli uomini e alle donne del proprio tempo.”
Ed è proprio il primo Sacramento, il Battesimo,che ci rende cristiani e ci chiama alla missione, a portare il Vangelo nella società “portando il proprio contributo all’ edificazione della civiltà dell’amore, dove regnano la giustizia e la fraternità.”
Seguo con tanto interesse le catechesi del Santo Padre che mi portano tanta gioia. Credo che le nostre generazioni abbiano un particolare beneficio ad avere Papa Francesco che sento molto vicino e per il quale prego, come posso,come egli chiede.
Segnalo una cosa su cui non so se possiate intervenire. I brani delle catechesi sono spessissimo inframezzati o seguiti da una pubblicità su come trovare o mettersi in contatto con il proprio angelo custode. Secondo me questi interventi non hanno niente in comune con la religione cattolica ma possono trarre in inganno tante persone. Si potrebbe chiedere che vengano visualizzate in altri spazi. Grazie per l’ascolto.
La Sua preghiera per la fine della pandemia
Con sincera devozione