San Giuseppe dia ai giovani la capacità di essere sognatori, di rischiare e di guardare con coraggio ai compiti difficili della vita. Questo l’augurio che Papa Francesco ha formulato nella Messa mattutina a Casa Santa Marta. Al centro dell’omelia, la figura di San Giuseppe, vero custode delle debolezze e del “sogno di Dio”. Il Papa ha dedicato soltanto oggi riflessioni e parole alla figura del Santo, perché la solennità, che cadeva ieri, coincideva con la domenica di Quaresima.
San Giuseppe dà ascolto all’angelo che gli appare in sogno e che prende con sé Maria, rimasta incinta per opera dello Spirito Santo, così come narra il Vangelo di Matteo. Era un uomo silenzioso e obbediente, Giuseppe. Ed è proprio attorno a questa figura, sulle cui spalle pesano le promesse di “filiazione, stabilità, eredità, discendenza e paternità”, che ha preso corpo l’omelia di Francesco.
“Quest’uomo – ha detto il Papa – è capace di accettare un compito tanto grande, un compito gravoso e che ha tanto da dirci a noi in questo tempo di forte senso di orfanezza. E così quest’uomo prende la promessa di Dio e la porta avanti silenziosamente, perché vuole che quello che Dio auspica sia compiuto”. San Giuseppe, insomma, è un uomo che “può dirci tante cose, ma che non parla”. E’ “un uomo nascosto” che è autorevole e importante, ma che non vuole darlo a vedere.
“San Giuseppe è l’uomo che non parla ma obbedisce, l’uomo della tenerezza, l’uomo in grado di portare avanti le promesse affinché diventino sicure; l’uomo che garantisce stabilità al Regno di Dio. Giuseppe – ha detto Bergoglio – mi piace pensarlo come il custode del senso di debolezza, di quella debolezza pura che spesso è anche nostra: è capace infatti di far nascere tante cose belle dalla debolezza e dai peccati”.
Sottolineata l’importanza di questa figura e tutte quelle che sono le sue caratteristiche, Francesco ha quindi lanciato un messaggio: “Vorrei chiedere a San Giuseppe che ci dia la capacità di sognare perché quando sogniamo le cose grandi e belle, ci avviciniamo al sogno di Dio, le cose che Dio sogna su di noi. Che ai giovani dia la capacità di sognare, di rischiare e di assumersi compiti difficili. E che dia a tutti noi la fedeltà”. Una fedeltà vera, esattamente come quella che ebbe ai suoi tempi; una fedeltà che cresca nel silenzio, nella giustizia e nella tenerezza.
Il Papà dice: ” S. Giuseppe ci dia coraggio” …….credo nei miracoli, ma purtroppo gli uomini impediscono che avvenghino….anzi fanno in modo di peggiorare le situazioni come nel mio caso, un giudice corrotto della Rota di nome A.T. Campano ( Av), ha annullato il mai matrimonio durato 21 anni, con 2 figli. Ora mio marito vive con la sua amante…..che vergogna, ma la chiesa non ha vergogna che un SACRAMENTO venga annullato. NON CREDO PIÙ NEI SACRAMENTI, prego, ma non rispetto i sacramenti, sono stanca, amareggiata, delusa. Un giorno andrò a trovare questo A.T. per dirgli che ha contribuito a distruggere la vita dei miei figli e mia….che S. Giuseppe illumini questo uomo giudice rotale e lo porti a fare altro lavoro, al di fuori della nostra religione e della nostra Chiesa… ora ho solo vedo, credo in Dio…ma quale?
Grazie per aver pubblicato il mio scritto…..ma il Santo Papà lo ha letto?6
Grazie Santo Padre per queste splendite intercessioni di preghiera, mi unisco con amore, quello che chiedo nella preghiera e’ luce per vedere, ascolto vero profondo di quanto il Signore ci dice, forza per “fare”.———