Tutti corriamo il rischio di adagiarci negli allori, di mettere al centro anzichè Dio e l’uomo, il nostro benessere. Papa Francesco non manca mai di farci notare come il benessere che crediamo un bene tanto da aver basato tutta la nostra società su esso in verità ci rende schiavi.
Infatti nella omelia in occasione della il Pontefice è nuovamente tornato a ricordare come la comodità e la mondanità iniziano dallo stile di vita e poi inevitabilmente infettano anche il cuore, addormentandolo.
E una volta che il cuore si intorpidisce, perdiamo la nostra individualità, perdiamo la nostra capacità di dominare gli eventi e le cose, terminando con l’essere dominati da questi. Il Vangelo ci parla della esperienza del ricco la cui preoccupazione era quella di vestirsi bene e mangiare bene; “e il povero che era alla sua porta” dice Papa Francesco “e non aveva di che sfamarsi? Non era affare suo, non lo riguardava.”
Questo è il rischio che corriamo dunque, che le cose ci possiedano fino a farci diventare “un ricco” qualunque, senza nome – esattamente come non possiede nome il ricco del Vangelo -, per il quale vale più una cosa che possiede che le persone che gli stanno attorno. Dobbiamo dunque evitare che le cose che possediamo siano il nostro volto.
Per evitare di cadere “nel pericolo di chiuderci, di mettere la nostra sicurezza nelle cose, che alla fine ci rubano il volto, il nostro volto umano” dobbiamo imparare a non dimenticare Dio, a non perdere la memoria di Dio e del Suo Amore. “Se perdiamo la memoria di Dio, anche noi stessi perdiamo consistenza, anche noi ci svuotiamo, – dice il Pontefice – perdiamo il nostro volto come il ricco del Vangelo! Chi corre dietro al nulla diventa lui stesso nullità”.
Come dunque evitare di perdere la memoria di Dio? Papa Francesco ci aiuta in questo fornendoci una serie di indicazioni: il cristiano deve coltivare i rapporti umani con Dio e il prossimo, deve fidarsi di Dio, deve essere uomo di carità e di amore verso i fratelli nonché paziente e perseverante nell’affrontare le difficoltà ponendo sempre la sua fiducia totale nel Signore. Infine, come Gesù, deve essere mite, capace di comprensione e di misericordia.
NON possiamo SUBIRE e TACERE di fronte alle minacce dal Prete Francese Pascal THUILLIER & dal suo “capo” Cardinale TROIS,i quali in risposta alla lettera da noi divulgata e portata alla conoscenza di diverse persone ivi compresi Parroci, Cardinali,giornalisti,e non per ultimo al Santo Padre PAPA Francesco,dove raccontavo la mia storia dell’adozione e di come ero venuto alla conoscenza della mia origine blasonata,che mi ha portato alla conoscenza di mia zia marchesa Yolande d’Argenge Lafue,Fondatrice a Parigi della Fondazione Pierre Lafue,mia zia mi ha ospitato per una decina di volte in quel di Parigi suo ospite nella fondazione dove ci sono diverse stanze dove le ragazze della Francia “bene” vengono ospitate per la frequentazione dell’università,MA sapete perché i sudetti THUILLIER & TROIS ci hanno minacciato? (e NON solo noi ma anche un paio di organizzazioni che ci hanno affiancato sposando la nostra causa)Perchè di prima persona l’Abbè Pascal ha PALESEMENTE PLAGIATO mia zia 92enne per impossessarsi di suoi beni 20/25 milioni di euro,io dal 2005 NON sono più riuscito comunicare con mia zia ed essendo l’UNICO VERO nipote(figlio di sua sorella Paola) saputo per vie traverse della sua mancanza mi sono messo in contatto con THUILLIER per un chiarimento il quale ha rifiutato qualsiasi approccio,allora abbiamo contattato il Cardinale suo “CAPO” stesso trattamento,io chiedo PERCHE’ PERCHE’,Noi abbiamo documentazioni che certificano il mio grado di parentela con Yolande e anche foto che sono con lei,e che io sono l’UNICO e VERO NIPOTE,abbiamo anche testimoni che certificano il PLAGIO di mia ZIA, siamo andati a Parigi ad ottobre 2013 abbiamo interpellato un avvocatessa di Parigi consigliataci dal Consolato Italiano di Parigi,alla quale abbiamo dato 500 euro per eventuale ricerche e per la mia disponibilità della prova del DNA purtroppo da 5 mesi NON abbiamo ottenuto nessuno risultato nemmeno informativo,siamo comunque disponibili per qualsiasi informazione in merito,distinti saluti Olga & Antonio e—mail debenedetti.antonio@gmail.com SKYPE antoniomacchi tel.00385981313866
DIO ,è LA NOSTRA GUIDA ,PER IL BENE , SE LO DIMENTICHIAMO ,ANDIAMO ,IN UNA STRADA SBAGLIATA.
Gesù Cristo ci ha dato una grande lezione di vita basata sui principi di carità verso il prossimo; ciò è la grande lezione cristiana, da sempre cercata di essere seguita sia da parte dei laici che da parte del clericato, a partire dal basso, ossia dai preti, e via via seguita dai vescovi, arcivescovi, metropoliti, patriarchi e papi, e dai religiosi, monaci e frati e loro abati e generali degli ordini. Ovviamente c’erano delle differenze. Ad esempio i cluniacensi e i certosini pensavano che i ricchi feudatari dovessero investire i loro risparmi donando alle chiese per essere abbellite, in quanto la ricchezza doveva essere concentrata nelle chiese e non nei castelli o palazzi signorili, mentre invece altri ordini quali i cistercensi o trappisti, ad esempio volevano chiese dignitose, belle, ma povere, senza grandi ricchezze all’interno. erano punti di vista diversi, ma con una parte di ragione da parte di entrambe. L’obbligo di donare elemosine ai poveri era comunque sentito da entrambi i due punti di vista.
Tutti i mali vengono sempre dall’antico avversario. Bella la preghiera di Giuseppe grazie.
Ognuno di noi e’chiamato a portare la parola del Signore”se non vi ascolteranno lasciateli perdere”
Quando si da fastidio perche’cristiani alleluia!
Il Signore ci aiuti a proseguire con la nostra croce sempre che sia Lui a permettere…ma guai a coloro
i quali rendono piu’ pesante il giogo che loro non. vogliono portare.Purtroppo esiste questa categoria di
individui e il Signore li conosce bene anche se sanno ben camuffare.Preghiamo affinche’la verita’ prevalga sempre a lode e gloria del Signore.Saluti a tutti.
Personalmente non ho nessuna intenzione di perdere la memoria di Dio e manco di farla perdere agli altri. Ed è per questo che la Santa Madre Celeste ci invita a pregare non solo per i nostri fratelli ma, anche e soprattutto per i sacerdoti.
C’è una bellissima preghiera per la Chiesa e per i sacerdoti di Santa Suor Faustina Kowalska.
O Gesù mio, Ti prego per la Chiesa intera:
concedile l’amore e la luce del Tuo Spirito,
rendi efficaci le parole dei sacerdoti,
affinché spezzino anche i cuori più induriti
e li facciano ritornare a Te, o Signore.
Signore, dacci sacerdoti santi,
e Tu Stesso conservali nella serenità.
Fa’ che la potenza della Tua Misericordia
li accompagni dovunque
e li custodisca contro le insidie
che il demonio non cessa
di tendere all’anima di ogni sacerdote.
La potenza della Tua Misericordia, o Signore,
distrugga tutto ciò
che potrebbe offuscare
la santità dei sacerdote,
perché Tu sei Onnipotente.
Ti chiedo, Gesù, di benedire
con una luce speciale i sacerdoti
dai quali mi confesserò nella mia vita.
Amen.
E’ una preghiera potente, infinitamente potente perché è la Misericordia stessa ad agire e distruggere il male che colpisce i sacerdoti. E quando si parla di Misericordia, Gesù dice che se metti tutta la Scienza dei Santi insieme, manco riescono a comprenderla. Che cosa meravigliosa.
Non dormiamo sugli allori. E’ pericolosissimo.
Ciao guaglju’. 🙂
Queste parole sono giustissime, ma prima di tutto, per poterle mettere in pratica bisogna essere dei veri e buoni cristiani, solo così si capiscono meglio. Il più bel libro si storia è proprio la Sacre Bibbia, che ben interpretandola ci insegna il miglior comportamento da seguire. Buon giorno Papa Francesco! Non passa giorno che non penso a Dio e a Te! Sto imparando tutte queste cose meravigliose…..
Carissima Signora Vera Martignone, sono uno studioso del cristianesimo e dell’esegesi, sopratutto riguardante il Nuovo Testamento. La figura di Gesù Cristo e della Sindone di Torino mi hanno sempre affascinato e stimolato nella ricerca. Da sempre io credo nell’autenticità della Sindone, e avevo avvertito nel 1987 il Cardinale Ballestrero di far fare l’esame del radiocarbonio in un cero modo, ossia far togliere l’amido che circonda i fili del tessuto sindonico. Solo in quel modo avrebbe avuto pochi minuti prima del test un campione senza contaminazioni di 2000 anni. Altrimenti avrebbe avuto un risultato medioevale, frutto di una media storica fra il 30 d.C. e il 1988. Il Cardinale non mi ascoltò e così il risultato fu di un tessuto del 1260-1390 d.C. Scrissi in un libretto periodico un’ipotesi molto eretica, ossia che Claudia Procula, moglie di Pilato, prelevò la Sindone dal Sepolcro alle 3 di notte di Domenica 9 aprile 30 d.C. e fece asportare da suoi servi e serve fedeli
la salma di Gesù, per trasferirla nei sotterranei del Tempio di Gerusalemme, per salvarla la mattina seguente, poichè alle 3 di notte c’era stato un terremoto che aveva causato l’apertura della pietra rotonda di chiusura del sepolcro, e quindi aveva dato impurità alla città di Gerusalemme, in quanto c’era un morto condannato a morte e condannato dai sinedriti per essersi proclamato il Figlio dell’Uomo che siede alla destra di Dio. La Procula volle prelevarne la salma per nasconderla e prelevare anche la sindone che aveva un’immagine; essendo un indumento funebre sarebbe stato bruciato, per di più con impronta umana. Quindi ho difeso i 12 apostoli dall’accusa di essere stati loro a togliere la salma di Gesù per diffondere la resurrezione. Tale libretto fu bocciato dalla Chiesa e considerato eretico. Oltretutto Gesù non credeva nella resurrezione cadaverica, diceva lasciate che i morti seppelliscano i propri morti. Egli credeva nella resurrezione in un corpo sottile, come i corpi degli angeli, e non in corpi biologici; nè tanto meno in cellule morte che riprendono vita, come invece capitò a Lazzaro che fu resuscitato ma che morì in seguito a Marsiglia. Le cellule biologiche non si trasformano in corpi angelici.
Nicola Antonio de Liso nicolaantonio.deliso@beniculturali.it cell. 3450041888
Caro papa Francesco,
la ricerca del benessere passa dal cuore, dobbiamo volere ricchezza e abbondanza non solo materiale ma anche dell’anima e condividere entrambe le cose con l’intero Universo.
Grazie del dono gratuito di ogni giorno.
Io stimo apprezzo ed ammiro papa francesco a nn riesco proprio a seguire i suoi insegnamenti per questo vorrei fargli una domanda diretta:ma lui ha mai perdonato cpn facilita’ e poi aiutato di nuovo una persona dopo essere stato preso a calcioni nel sedere? Vorrei vedere lui come ci si sente. Grazie Nencioni Elisabetta frascati 3296168964
Vicolo bambocci 14
Mia cara Elisabetta per poter capire gli insegnamenti di Papa Francesco ,devi abbandonarti di piu’ a DIO e al suo figlio GESU.,e leggere di piu’ il Vangelo e chiedere allo S.Santo di fartelo capire..IO ho perdonato e perdono sempre ,ho perdonato chi ha scolvolto la mia vita e chi mi ha rubato la mia famiglia dividendola,
prego ogni giorno per colei e coloro che mi hanno fatto del male..
Ricordati che solo con la
LA PREGHIERA E CON IL BENE SI SCONFIGGE IL MALE…E PERONANDO CHE SI E’ PERDONATI ,COSI HA FATTO gESU’ SULLA cROCE HA PERDONATO COLORO CHE LO HANNO CROCIFISSO …EPPURE ERA DIO..E NOI UOPMINI PECCATORI PERCHE’ NON DOBBIAMO PERDONARE…???